Tormenti del passato

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Lui. Proprio lui.
Geson.
Il mio incubo più grande.
Il ragazzo che strappò via con se la mia allegria,il mio sorriso e il mio pudore per parecchio tempo.
Grazie a Cristian e Laura riuscii a superare tutto il male che mi aveva procurato e lasciato quell'essere abbovinevole e disgustoso .
Che ci faceva li?
Nei bagni? A questa festa?
CON LAURA?
L'avevo detto che era cambiata
Che non era l'amica di una volta.
Che diavolo le è preso?
Cosa avrebbero dovuto nascondere?
Sicuramente si trattava di me.
E mi tremavano le gambe al solo pensiero.
Solo lei e Cristian sapevano quanto ho sofferto a causa sua.
Mi rassicurarono stando gli ultimi anni,sempre con me e ricominciai da zero, tutto da capo.
Senza l'appoggio della mia famiglia.
Flashback
-"Basta ti prego"- urlai in preda ala disperazione.
Le guance erano andate a fuoco per i troppi ceffoni, la sua mano mi schiacciava completamente la mascella e del sangue si faceva largo dentro la mia bocca.
Il naso era completamente sanguinante e come se fosse trucco, avevo l'occhio destro completamente viola,e le vene pulsavano ininterrottamente quasi come se volessero scoppiare.
Ero legata ad una sedia.

Pensando che poche ore fa ero nel mio letto al caldo e ora sono qui a subire le pene dell'Inferno.

-"Sai,chi l'avrebbe mai detto. Sei sempre stata insolente,sgarbata e stronza..non accondiscendevi in niente.
Se qualcosa non ti andava a genio, eri capace di scalare il mondo pur di riuscire nel tuo intento.
Mi dispiace deluderti ma non avresti mai dovuto farlo.
Ricordalo come l'errore più grande della tua vita.
Eri sempre te stessa.
Con quel visino dolce ammaliavi tutti,anche me.
Mi sono fatto sottomettere più volte da te.
Volevi sempre averla vinta tu.

Eri orgogliosa da morire e non sai quante volte avrei desiderato fare quello che ti sto facendo ora.
Picchiarti,picchiati fino allo svenimento perche sei puttana di merda che mi ha rovinato la vita"-

Pugno nello stomaco.
Cacciai un gemito di dolore e il respiro pian piano si mozzava in gola.

-"Che c'è non controbbatti? *Geson basta.
Geson no.
Geson la.
Geson qua.*
Volevi sempre averla vinta tu.
Sai che ti dico?
Che queste botte non basteranno mai per farti provare come mi sentivo io quando facevi la puttana"- urlò.

Con un filo di voce alzai lo sguardo su di lui.
Le lacrime si presero possesso di me.
Non ero mai stata così tanto vulnerabile.

-"I-io n-n-on t-ti ho fat-t-o m-ai nient-te"- sussurrati con un pezzo di sangue alla gola.
Mi bruciava tereribilemente.
Me lo sentivo.
Era la fine.
Stavo morendo di botte.
Botte da Geson.

-"Lurida puttana che non sei altro"- divenne un forsennato e con un salto piombò a cavalcioni su di me,mordendomi il naso, l'occhio gonfio e graffiandomi il collo.
Per finire mi diede un calcio da dietro.
Dritto in mezzo alla schiena e crollai per terra.
Distrutta.
Ma non morta.

-"Pezzo di merdaaa!"- urlò una voce a me conosciuta.
Cristian.

Poi il buio.

Mi ritrovai tra le braccia del mio migliore amico e tre medici intenti a guardarmi,mentre un altro era alle spalle di Cristian e gli ordinava di lasciarmi.

Ricordai tutto in un baleno e delle lacrime si fecero spazio sul mio viso.

-"Questa sarà la prima e l'ultima volta che ti succederà qualcosa, d'ora in poi ti proteggeró sempre amica mia,stai tranquilla."-

La voce melodiosa del mio fratellone riusci a calmare il mio pianto.

-"Cosa diamine è successo?"- spuntò fuori Laura che corse ad abbracciarmi.

Fine Flashback
Non dimenticherò mai il suo volto assatanato di vendetta.
Vendetta per cosa poi?
Tutto frutto della sua pazzia.
Vederlo ancora qui.
Ad un metro di distanza.
Non mi provoca nulla di buono.
Ho paura,tanta paura.

Escono dal bagno e finalmente sospiro cacciando l'aria che avevo tenuto dentro.

Anche un minimo sospiro l'avrebbe incuriositi.
Non doveva più toccarmi,vedermi,picchiarmi

Non sono quella di tre anni fa.
Non mi farò calpestare di nuovo da un mostro come lui.
Mentre sono seduta accasciata davanti al lavandino, sento un rumore,dei passi e non ho il tempo di nascondermi.

Entra.
È lui.
Mattia.

Pov Cristian.

-"Amore ma Micole dov'è?"- esclamiamo all'unisono io e la mia ragazza.

Scoppiano a ridere.
Sento di essere felice per davvero questa volta.
Clarissa è la ragazza che ho sempre sognato.
Mi ama incondizionatamente.
E io faccio lo stesso.
Assaporare le sue labbra e tenerla stretta tra le mie braccia è un qualcosa di meraviglioso.

Insieme andiamo a cercare Micole.
La mia seconda sorella.
Quanto l'adoro.
È come se fosse sangue del mio sangue, ho sempre provato più affetto verso di lei, che per Laura.
Era piu dolce,più tenera,più simpatica, era la mia piccola sorellina rompiscatole.

Quanto male aveva passato.
I genitori non le erano mai stati accanto,ha dovuto rimboccarsi le maniche e affrontare la vita.
Dopo pochi anni un altra batosta le scombussolò la vita.

Quell'essere schifoso che si era permesso di farle cosi tanto male.

Fisico e psicologico.

D'allora le ho promesso di proteggerla per sempre,e lo farò.

Clarissa ed io mano nella mano,spostiamo corpi sudati e gente sbronza fermando un paio di persone che però non si rivelano la piccola Mic.

Ma dove diavolo sarà finita?

Travis si piazza dinanzi a noi.
-"Hey ragazzi vi sta piacendo la festa? Come va?"- maneggia con una bottiglia di vodka alla pesca mentre sorride come un ebete.
Proprio lui ci voleva.

-"Si è favolosa,ora se non ti dispiace"- Clarissa mi prende per mano e corre avanti spingendo in modo brusco tanta gente che nemmeno conosciamo.
Quanto la amo questa ragazza
Mic dove sei?

SALVE RAGAZZE.
SCUSATE IL RITARDO MA COME SI DICE..MEGLIO TARD CHE MAI GIUSTO?
Ecco chi ha turbato,e turba tutt'ora la nostra protagonista.

Vorrei passaste a fare un salto a leggere la mia nuova storia "Insieme"
Spero vi piaccia.
A presto.
E grazie tante per i voti❤❤❤❤

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