Nel pomeriggio Laura entra in casa sbattendo con forza la porta dell'appartamento.
-"Stasera schiuma-party"- urla
Impreco sottovoce per lo spavento che mi ha fatto prendere e mi dileguo in cucina con sguardo indifferente.
Cristian acconsente subito e porterà anche Clarissa con lui.
Non lo invidio. Non c'è motivo.
Anche lui ha sofferto tanto, credo che questa ragazza sappia dargli la felicità che merita.Di colpo sto diventando saggia?
È passato un giorno dal bacio con Mattia e non c'è stato più niente.
Ne un messaggio,ne una chiamata.
Ma vabene cosi, in fondo era stato un momento di debolezza, era tutto uno sbaglio.
Voglio ritornare gelida,anche cpn lui.
Meno delusioni e meno problemi.
Meno te stessa
Il pomeriggio passò in fretta, e come al solito solo Cristian si occupò di tirarmi su il morale. Laura è cambiata e non so nemmeno il perché.Salgo le scale ripensando a tutto quello che mi fa stare bene,guardando il lato positivo delle cose.
Al momento avevo un amico fidato e me stessa.
Si. Avevo me stessa. Contavo su di me e basta.
Neanche su Mattia. Non era più un amico e nemmeno qualcosa di più.
Come immaginavo che accadesse quel bacio ha rovinato anche il nostro rapporto innoquo.Quella sera indossai un abito nero ricamato,consapevole che non avrei partecipato la parte della serata in cui ci si spalmava della schiuma addosso .
I miei occhi verdi erano diventati blu chiaro.
Erano tristi. Ma non volevano bagnarsi. L'avevano fatto in passato per cose più gravi.
Era il momento di ricominciare davvero.Mi truccai leggermente e indossati dei tacchi che slanciavano la mia figura e almeno del mio aspetto fisico ne andavo fiera.
Solo di quello.
Perche nessuno sapeva leggermi dentro.
Nemmeno lui,che sembrava farlo.
Un bacio nulla da più, eppure sembrava toccare il cielo con un dito.
Con lo stesso dito con cui ora asciugo una lacrima amara scappata via dai miei occhi.-"Mic, ti accompagnamo noi,sei pronta?"-
Cristian era davanti a me,bello come il sole,e vidi nei suoi occhi l'amore vero.
Clarissa era accanto a lui, bellissima come sempre,i suoi capelli corti biondi,le davano un aria ribelle,mentre invece era la dolcezza in persona.
E anche nei suoi occhi vidi l'amore.
Loro erano l'amore e capii finalmente che fino ad ora quegli occhi li avevo avuti soltanto io per un solo ragazzo.
Lui no. Solo io.
E per essere l'amore, bisogna averli in due.Salì nella macchina del mio fratellone acquisito e notai che avevano accompagnato solo me.
Mi stupiva sempre di più la capacità di Cristian di leggermi nel pensiero.
Capí subito che qualcosa non andava con gli altri.
E evitò di accompagnare qualcun'altro.Scesi dalla macchina e ci incamminammo verso l'enorme casa di legno sul mare che un nostro vecchio amico di scuola, Travis, un riccone da far schifo.
Cristian e Clarissa si avvicinarono al tavolo delle bibite e non ebbi intenzione di seguirli per tutta la serata.
Anche se erano gli unici amici che mi erano rimasti.Gionny,un ragazzo che alle medie si prese una cotta per me e mi fece sbattere al muro del mio armadietto per confessarmelo, si avvicinò invitandomi a ballare.
Non lo vedevo da allora,aveva sempre quella faccia da furbetto e gli occhi neri come la pece che mi incuriosivano molto ai tempi.
Ballai un po con lui e con la scusa di andare a rifarmi il trucco, mi svincolai dalla sua presa insistente sui miei fianchi.
Corsi in bagno e tirai un lungo respiro di sollievo.
Il trambusto e la musica alta non facevano altro che peggiorare le cose.
Mi bagnai i polsi sotto il lavandino e mi guardai allo specchio.
Mattia non si era visto per tutta la sera e capì finalmente che mi stava abbandonando del tutto e che così facendo mettesse fine ad ogni rapporto creatosi tra di noi.
Che sia amore o amicizia.Sentì dei gemiti provenire da una delle porte del bagno delle donne e capì che c'era qualcuno.
Forse dovevo andarmene e farmi i cazzi miei
Forse dovevo placare la mia curiosità scoprendo chi fossero.
Non ebbi il tempo nemmeno di decidere che la porta si aprì e con una velocità a me sconosciuta riuscì ad infiltrarmi in uno dei bagni e origliare.Sentì uno schioccarsi di labbra fugace e poi il silenzio.
Finché i due corpi colpirono la porta del bagno dove ero nascosta.L'ennesima figura di merda se mi avessero visto.
Sentì che si allontanarono dalla porta e mi rilassai.
-"Sarà un segreto non preoccuparti"-
Laura. Era lei. Ecco dov'era finita.-"Riusciremo alla grande"-
No. Non può essere. Quella voce.
Lui.
La paura si impossessò di me.
Una porta e qualche centimetro ci separavano.
Laura acccanto a lui.
La mia migliore amica.
Non può essere.La gola incominciava a bruciare e gli occhi divennero rossi.
Feci di tutto per trattenermi anche nel respirare.
Non potevo rischiare di rivederlo.
Di averlo di nuovo vicino.Spazio autrice:
Di chi è la voce che ha destabilizzato Micole?
Di cosa ha paura? O meglio di chi?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo.Mi farebbe piacere se facesse un salto e leggere la nuova storia che sto scrivendo "Insieme".
La troverete sul mio profilo.
@bestia28.Grazie mille per le visualizzazioni di Esistendo.
Vi voglio bene❤
STAI LEGGENDO
Esistendo.
أدب الهواةIn questa storia mi sono inspirata a Mattia Briga, il secondo finalista di quest' ultima edizione di Amici, perche mi rispecchiò nel suo carattere. Non sono la dolcezza in persona,ma chi mi da modo di esserlo, riesco a dimostrarlo. Eh..beh..spero ch...