Capitolo 4 - Al parco

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Mi svegliai di soprassalto per il fastidioso beep beep della sveglia.

Ero davvero stanca, eppure avevo dormito profondamente questa notte.

Volevo restare a letto, non avevo la minima voglia di alzarmi e di andare a scuola. Non volevo lasciare il mio amato letto, mi guardava e mi diceva di restare perché aveva paura di stare solo.
L'istinto mi diceva di ascoltarlo mentre la testa mi diceva il contrario.
Per non subire uno dei soliti rimproveri dei professori: "Signorina Wilson, con quale coraggio si presenta a scuola a questo orario?", mi alzai.

Dopo aver completato la mia solita routine, allacciai le scarpe, misi lo zaino in spalla e corsi verso la fermata.

Persi la prima metro, ma fortunatamente 3 minuti dopo ne passò un'altra. Avvisai Kyle di salire su quella e cercai un posto.

Dopo 40 minuti di viaggio scendemmo.

Corremmo per tutto il tragitto dalla fermata alla scuola perché eravamo in ritardo, una volta arrivati ci dirigemmo verso le nostre classi senza salutarci.

Era il secondo giorno di scuola e già ero stufa di andarci.

La mattinata fu noiosa come al solito.

Tutto il tempo disponibile lo passai a pensare a come avrei potuto trascorrere il pomeriggio in centro, dato che sarei rimasta poiché mia mamma finiva prima di lavorare e saremmo tornate a casa insieme.

Finita la scuola, la sentii per sapere dove saremmo andate a mangiare.

Mangiammo in un ristorante italiano poco distante dalla mia scuola, ci arrivai subito a piedi.

Nel pomeriggio andai in centro e feci un giro nei negozi.

Entrai da Pennys, (per chi non lo sapesse è un negozio che c'è a Dublino dove vendono di tutto, costa tutto poco ed è su 3 piani, io lo adoro. In pratica è il Primark che c'è in Inghilterra, solo che si chiama Pennys, non so perché cambi nome da Irlanda a Inghilterra) uno dei miei negozi preferiti e trovai un maglioncino color porpora bellissimo.
Diedi un'occhiata anche a H&M, TopShop, Forver21 ma non trovai molto che mi intrigasse.

(Vi consiglio di ascoltare una di queste canzoni di Ludovico Einaudi : nuvole bianche, i giorni, le onde, una mattina, fly, divenire, quando leggete questa parte, io l'ho scritta con nuvole bianche e i giorni in sottofondo.)

Comprai un donut e presi un cappuccino, dopo di che mi avviai verso il parco.

Gustai la merenda sulla panchina a cui ero molto affezionata nel parco in cittá dove passavo tanto tempo. Cominciai a leggere "Le pagine della nostra vita" di Nicholas Sparks. La parte che stavo leggendo era la migliore del libro.

Passai un'ora e mezza a leggere dopo di che decisi di fare una passeggiata e trovarmi un posto carino dove ascoltare musica e rilassarmi.

Presi le cuffiette dalla tasca della giacchetta che indossavo, sfilai il nodo e le infilai. Non sapevo che canzone ascoltare e, dopo vari tentativi di scelta, lasciai il lavoro alla riproduzione casuale.

Camminai un po' fino a quando notai un albero in lontananza. La prima cosa che vidi una volta più vicina fu una scritta incisa nel legno: "Jade + Harry Forever". Chissà se questi Jade e Harry sono ancora insieme.

Mi sedetti sotto questo albero con la musica nelle orecchie e lasciai che il vento mi accarezzasse la pelle, rabbrividendo ogni tanto.

Cominciai a strappare qualche filo d'erba e giocherellarci.

Presi il cellulare e controllai le notifiche di twitter e i vari messaggi ricevuti.

Mentre canticchiavo Season di Olly Murs mi sdraiai a guardare il cielo. Era una bella giornata, il sole splendeva alto nel cielo con alcune nuvole qua e la e gli uccelli svolazzavano felici nel cielo. Rimasi per qualche minuto ad osservare quel paradiso, dopo di che mi rialzai e proseguii la camminata.

Non lasciarmi andareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora