Oblivion

Ho paura se non ci sei tu

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Il mio cuore batteva come non mai, le mie mani tremavano e nello stomaco avevo il caos più totale. Nella mia testa invece tutto era più chiaro, volevo solo una cosa. Volevo lui...

I nostri nasi si sfioravano, il suo sguardo passava dai miei occhi alla mia bocca.

Non pensavo potessi provare un sentimento del genere in vita mia. È un po' come un uragano, sei trascinata da questo immenso vortice che all'inizio un po' ti spaventa ma che poi non ti interessa se hai un punto fermo. Io ce l'avevo, era lui il mio punto fermo.

Eliminò la poca distanza che ci separava facendo combaciare le nostre labbra.

All'inizio fu un bacio dolce che poi si trasformò in passionale. Come se fino a quel momento, tutto ciò, ci fosse stato negato. Come se ognuno aveva bisogno dell'altro per poter sopravvivere.

Riuscivo solo a sentire i nostri cuori che battevano all'unisono. Come se tutto il mondo si fosse fermato ad aspettare noi.

Le nostre lingue giocavano a rincorrersi mentre le nostre labbra si sfioravano e si completavano a vicenda.
Le sue mani percorrevano la mia schiena provocando dei brivi, amavo quella sensazione, amavo sentirmi viva.

Si staccò da me lentamente, mi diede un piccolo bacio a stampo per poi andarsene lontano da me.
Già sentivo la sua mancanza, mi mancavano le sue labbra così morbide che giocavano con le mie.

Rimasi lì in piedi finché non venni distratta da una voce.
"Uhh, che mi sono persa? " chiese Jade con un sorrisetto che conoscevo fin troppo bene.
"Mhh nulla!" Dissi sedendomi accanto a lei.

"Vi ho visti!" Disse ridendo.
Risi con lei, poi mi sdraiai con le mani sotto la testa.
"Sei prorpio cotta eh!" Aggiunse sdraiandosi vicino a me.
"Non lo so" risposi sinceramente. Poi continuai "So solo che sto bene quando lui è accanto a me!"

《Damon Pov》

"L'hai baciata!" Commentò mio fratello ad alta voce.
"Si" dissi come se me ne fossi già pentito.
"E allora cos'è che ti preoccupa? Non dirmi che l'hai presa in giro?!" Chiese preoccupato.

"No! Io... sono diverso quando lei è con me. Non riesco a vederla tra le braccia di qualcuno che non sono io. Ma sai come sono fatto, potrei farle del male per proteggerla..." spiegai.

"Proteggerla da chi?" Chiese accigliato.
"Da me." Risposi sdraiandomi sul prato.

"Non le farai del male. O almeno io non te lo permetteró" rispose lui guardandomi.
"Insomma, sei mio fratello! Sai come sono fatto. Sai che io sarei capace di strappare il cuore con le mie mani a chiunque la guardi soltanto. E non credo che a lei vada bene..." sospirai per poi continuare.
"L'hai vista ieri?! Era completamente sconvolta alla vista di cadaveri!" Sussurrai per non farmi sentire.

"Mi pare ovvio! Lei non è un vampiro di più di cento anni che uccide per sopravvivere! " disse a sua volta.
"Uccideva" precisai.
"I primi tempi andavamo a staccare teste a persone innocenti per poi nascondere i corpi. Lo prendevamo come un gioco se non te lo ricordi!" Commentò abbassando la voce.

"Lo so! E anche ora dobbiamo combattere contro la nostra brama di sangue. Per questo non voglio che lei abbia nulla a che fare con questo mondo." Dissi contemplando il cielo.

"Lo sai che se vuoi che stiate insieme è inevitabile il fatto che scopra cosa sei davvero. Cosa siamo!" Disse.
"Certo che lo so! Ma non ora, non voglio che sappia che un tempo ero io ad ammassare cadaveri su cadaveri per poi nasconderli come nulla fosse!" Ribattei alzandomi.