Conan si fermò, con il fiatone, davanti al museo di Sherlock Holmes. I lampioni illuminavano l'insegna di un uomo con la pipa ed un cappello stravagante.
Il bambino si appoggiò al muretto, osservando il nome del personaggio che aveva tanto amato suo padre. Gli scese una lacrima al solo pensiero.
"Se era un normale impiegato, o qualcosa del genere...Forse ora..."
-Sei qui da solo?- Domandò qualcuno, affiancandolo- Potresti perderti, e poi, è quasi l'alba.
Aveva un giubbino abbastanza leggero, dei jeans, una felpa, ed un cappello con la visiera.
-Avevo bisogno di pensare...- Sussurrò il bambino di rimando.
-Vieni anche tu qui a riflettere?- Domandò quello- Io ci vengo quando Clare non mi sorveglia. Ho sempre ammirato questo leggendario Sherlock Holmes.
-Già...Non perdeva mai la calma. Doyle ha creato un personaggio fantastico...- Replicò Conan- Peccato che per colpa sua ho perso qualcuno di importante.
Rimasero in silenzio per un po'.
-Sei fortunato che tu abbia una famiglia. Perché ce l'hai, giusto?
Entrambi si guardarono, e sussultarono.
-T...Tu...- Boccheggiarono.
-CONAN!- Urlò Rachel, con gli altri, raggiungendolo- Stai bene?
Mei osservò l'uomo, e socchiuse gli occhi.
-C...Conan?- Mormorò quello, indietreggiando- Ehm...I...Io devo andare...
-Aspetta!- Urlò Rachel.
Conan stava per dire qualcosa, ma poi sentì una fitta forte al petto, e si toccò il punto dove c'era il suo cuore. Iniziò ad avere paura, e a sudare.
Mei gli mise timidamente una mano sulla spalla, preoccupata. Gli altri non si accorsero della condizione di Conan, troppo occupati ad urlare contro l'uomo, sperando che si fermasse.
Lo videro sparire dietro l'angolo. Stavano per raggiungerlo, quando quello indietreggiò, con le mani alzate. Aveva gli occhi spalancati, mentre una ragazza, doveva avere all'incirca sedici anni, gli puntava una pistola al cuore.
-C...Clare!
-Ho scoperto dove vai all'alba!- Ringhiò quella.
Aveva dei capelli castani, lasciati sciolti. Vestiti molto corti, troppo per il periodo invernale, dei tacchi molto alti ed una giacca di pelliccia, e non sembrava sintetica. Ma la cosa che fece rabbrividire Conan ancora di più, erano gli occhi ghiacciati e crudeli.
-E...Ero andato solo a fare d...due passi!- Cercò di difendersi quello, sbattendo contro un palo ed imprecando.
Clare sorrise.
-E va bene, ti perdono- E gli stampò un bacio sulle labbra.
Quello iniziò a tremare.
A quel punto, la ragazza si accorse dei cinque bambini, e sbiancò in volto.
-TU!- Urlò di nuovo al ragazzo, che si ritrasse spaventato- Da quanto tempo conosci quei cinque? Chi sono? Che ti hanno detto? PARLA!
Lui cominciò a tremare ancora di più.
-Giuro che...che non li conosco! C...credimi Clare!
Quella scrollò le spalle, caricò la pistola e si avvicinò ai bambini.
Conan sentiva il suo cuore pulsare, e sentiva tutto ovattato. Guardò la ragazza, che puntava la pistola alla fronte di Rachel.
-No...- Sussurrò
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Ricordati di me! [sequel di Uniti dal Fato]
Fanfic-Sarah? -Dimmi. -Secondo te, ora Shinichi è felice con Ran? Sono passati quasi tre anni dalla morte di Ran Mouri, la sconfitta dell'Organizzazione, la nascita di Conan, il matrimonio di Shinichi e Shiho e la nascita della piccola Rachel, sorellina d...