Benedetta
Il suo viso così vicino al mio, mi agitavo continuavo a guardare i suoi occhi, le sue labbra cosi vicine alle mie, credevo di impazzire era così sexy, mi sfiorò le labbra, le sue sensuali e morbide labbra. Ma subito si spostò alzandosi e vidi entrare velocemente mia madre in stanza venendo vicino a me, guardai il prof era imbarazzato come lo ero io del resto, " ma porca.. " pensai bloccandomi vedendo il prof sorridere e abbassare la testa, sbuffai e alzai gli occhi al cielo. Mia madre mi accarezzò dolcemente i capelli << piccola mia, come ti senti? >> disse preoccupata, io la guardai furiosa e trinsi forte le labbra << mamma sto bene finiscila >> dissi nervosamente, vidi il professore girarsi e ridere " perfetto " pensai abbassando la testa, credevo che lui da adesso mi avrebbe visto come una bambina, sbuffai rumorosamente girandomi verso la finestra. Mi accorsi che mia madre si alzò << la ringrazio professore, ho saputo che l'avete portata voi fuori >> disse, mi girai e le vidi stringergli la mano, << di niente e una mia alunna e ne sono responsabile, comunque adesso devo andare arrivederci >> gli disse il prof gentilmente, e usci. Mia madre lo fisso mentre usciva << mamma!? >> dissi attirando la sua attenzione, lei mi guardò << che c'è? non è niente male >> disse facendo un sorrisino, << mamma finiscila, più tosto dové papà? E poi e troppo giovane per te >> dissi, lei mi guardò piegando la testa di lato << tuo padre sta parcheggiando, e comunque gli occhi servono per guardare tesoro mio, non c'è niente di male >> disse " ma per favore, " pensai stuffa girandomi verso la porta e vidi entrare mio padre, era molto preoccupato << come stai? >> disse seriamente guardandomi, << ora un pò meglio >> dissi sedendomi lentamente sul letto, mi faceva ancora un pò male la schiena e avevo le braccia e le gambe indolenzite, << tra poco ti faranno una risonanza per vedere se ci sono lesioni o fratture >> disse mia madre, "ma che palle me ne voglio andare " pensai sbuffando interruppe i miei pensieri << Beni ma come hai fatto a ridurti così? >> mi chiese mio padre, " e mo che mi invento, non posso mica dirgli che sono stata attaccata da un vampiro, mi prenderebbe per pazza " pensai guardandomi le mani nervosamente, << papi stavo cercando di uscire cercando di evitare i pezzi di soffitto che cadevano e le fiamme, e ho sbattuto contro il muro e gli armadietti, e il professor Martin mi ha portata via di lì >> dissi cercando di essere convincente, lui mi guardo e poi si girò verso la porta << quel ragazzino che è appena uscito, e il tuo professore? >> disse mio padre indicando la porta << si proprio lui, e un.. >> dicevo ma pensai " e un bel ragazzino che mi porterei subito a casa, che perché mi sto appassionando alla fisica " pensai non potevo dirglielo mi avrebbe fatto cambiare scuola, e rinchiusa a casa buttando via la chiave, mentre rispondevo mia madre mi guardava come per dire ' attenta a quello che dici ' cosi continuai subito << un bravissimo professore >> dissi facendo un sorriso sghembo, e vidi mia madre ridere senza farsi notare, avevo un bellissimo rapporto con mia madre parlavamo e scherzavamo di ragazzi. Mio padre incrucio la fronte << credevo fosse il tuo ragazzo, pensavo di ucciderlo, ma se è il tuo professore OK >> disse, lo guardai male << uffa pa, anche se fosse stato il mio ragazzo non sono più una bambina, ti ricordo che tra poco farò diciottanni >> dissi quasi rimpriverandolo, << ti ricordo che tu sarai sempre la mia bambina >> disse seriamente, io sbuffai rumorosamente abbassando le spalle. Mio padre sempre troppo protettivo, per trasferirmi nel appartamento con le altre ho dovuto fare una battaglia, fortunatamente mia madre era dalla mia parte e con calma lo convincemmo. Speravo solo che per colpa di questo incidente, non avrebbe preso la scusa per farmi tornare a casa. Poco dopo entrò un infermiere, dicendo che dovevo fare la risonanza, cosi mi sedetti su una sedia a rotelle e mi portò in una sala dove mi stesi su uno strano lettino << signorina stia ferma >> disse un dottore mettendomi delle cuffie, " spero che sia al meno una buona musica " pensai, ma sfortunatamente serviva solo per il rumore che mi torturava le orecchie con tutto che indossavo le cuffie. Dopo un paio di ore finì e mi riportarono in stanza, dove i miei genitori parlarono con il dottore sentii soltanto che avevo alcune costole rotte e qualche frattura, << amore, noi adesso dobbiamo andare, tu tranquilla ora ti faranno una fasciatura e devi riposare, comunque torniamo stasera >> disse mia madre dandomi un bacio sulla fronte, << mi raccomando a te >> disse mio padre indicandomi con un dito,sorrisi guardandolo << si vai papi che adesso deve arrivare il mio ragazzo >> dissi facendo segno con le mani di andare, mi fisso come se volesse fulminarmi << ma finiscila che ti sta soltanto prendendo in giro >> disse mia madre tirandolo per un braccio e lo vidi annuire fissandomi male come per dire ' sarà meglio per te che non ci sia un ragazzo ', vidi mia madre fissarlo era stuffa e uscirono. Poco dopo entrò un'infermiera che mi fasciò strettamente il petto, dopo di ché uscì. Io mi appoggiai meglio al letto, mi stavo già sentendo meglio anche se questa fascia mi dava parecchio fastidio, ero stanca e mi addormentai.
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L'amicizia cambia tutto
VampireQuesta è la storia di alcune ragazze, in comune la passione per il soprannaturale. Un giorno dopo l'arrivo di due ragazze, tutto iniziò pian piano a cambiare, loro cambieranno. Ma solo una cosa non cambia, la loro amicizia. Affronteranno molte diffi...