Capitolo 18 - Help!

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Mi butto sul letto ripensando a tutto. E con tutto intendo solo Ross.
I miei pensieri vengono interrotti dalla vibrazione del cellulare. Dev'essere Logan...
Rispondo alla chiamata alzandomi dal letto.
--Pronto?
--Ciao Laura, sono Logan.
--Ciao Logan. Allora, dove vuoi andare stasera?
Ti prego, dimmi che vuoi cenare ad un ristorante e poi andare a fare una passeggiata in riva al mare.
--Stavo pensando di andare in discoteca.
Cosa?? Un'altra volta no!
--Hem...be' sì va bene. Ma puoi venire a prendermi te?
--Sì certo. Sarò lì sulle nove, d'accordo?
--Perfetto.
Dopo avergli spiegato dove abito metto giù la chiamata. Sono solo le sei...rimangono tre ora prima che Logan passi a prendermi.
Scendo al piano inferiore e chiedo a Van di guardare un film insieme.

Sono ormai le otto e decido di iniziare a prepararmi. Questa volta chiedo consiglio a Van.
--Secondo me dovresti metterti una gonna carina e una maglietta, o una camicia.-- dice rovistando nel suo armadio. Dopo un pò tira fuori la testa da tutti quei vestiti e mi porge una gonna nera non troppo attillata che arriva al ginocchio e una camicetta bianca a maniche lunghe.
Li prendo in mano e cerco di vedermi dentro quei vestiti. Non fanno proprio per me, ma a volte ho bisogno di essere carina...
Quando rientro nella camera di Van con i vestiti addosso lei spalanca la bocca. --Laura stai benissimo!-- esclama. Io mi guardo allo specchio abbozzando un sorriso. Questi vestiti piacerebbero molto a Ross. Laura smettila! Stai uscendo con Logan, non con Ross.
Sono ormai le nove quando suonano il campanello. Corro a prendere la mia borsetta, ma prima che possa scendere le scale Van mi prende per un braccio. Io mi giro, confusa.
--Cosa c'è Van?
--Stai attenta con Logan capito?

Apro la porta e trovo Logan appoggiato al cancello. Indossa un paio di jeans strappati, una camicia tenuta un pò aperta sul davanti e degli anfibi neri.
--Ciao Laura. Stai bene così.-- mi dice guardandomi le gambe e mordendosi il labbro inferiore.
--Oh grazie.-- dico imbarazzata.--Anche tu Logan.
Sulla strada è parcheggiata una macchina nera che sembra molto costosa. --Quindi hai la patente.-- dico fissando l'auto. Neanche mia madre ha una macchina del genere.
--Be' ho diciotto anni. Ho sempre voluto avere una macchina mia.
Apre lo sportello dalla parte del guidatore e dopo che siamo saliti entrambi, mette in moto. Sono davvero in imbarazzo: sono nell'auto di un ragazzo che conosco a malapena e che mi sta portando in discoteca. Ma gli appuntamenti sono fatti per conoscersi meglio, no?
Per tutto il tragitto nessuno dei due parla, perché Logan ha messo la musica a tutto volume.
Quando ci fermiamo davanti alla discoteca Logan spegne la radio. Grazie a Dio.
--Siamo arrivati.-- dice scendono dall'auto e aprendomi lo sportello. Lo ringrazio con un sorriso.

Quando entriamo rimango abbagliata dalle luci della pista da ballo e mi copro il volto con un braccio.
Logan si guarda in giro. --Vuoi qualcosa da bere?-- mi chiede dirigendosi verso il bar.
--Ehm, sì grazie.
Ci sediamo al bancone. -- Cosa vuoi Laura?
--Niente di alcolico se possibile.
--Oh andiamo!-- esclama. --Due birre.-- dice rivolgendosi al barista.
Sbuffo senza farmi notare. L'ultima cosa che voglio è ubriacarmi...non ho mai retto l'alcol.
Poco dopo il barista torna con due birre in mano e ce le porge. --Grazie.-- gli dico. Logan invece continua a guardarsi intorno.
--Allora Logan.-- dico cercando di rompere il ghiaccio. --Da quanto tempo vivi qui a Los Angeles?
Lui si gira verso di me bevendo un sorso di birra. --Da quando sono nato...comunque non parliamo di me. Divertiamoci un pò piuttosto.
Finisce la birra, mentre io non sono nemmeno a metà. Mi prende per una polso e mi porta sulla pista da ballo.
--In realtà non ho voglia di ballare!-- gli urlo cercando di farmi sentire. Ma lui inizia a ballare imitando tutti gli altri e mi incita a fare lo stesso.
Sono imbottigliata in una massa di persone che si strusciano l'uno contro l'altra e per di più inizia a farmi male la testa. Ma come ci sono finita qui?
Logan mi prende per la vita e mia fa dondolare a destra e a sinistra, facendomi aumentare il mal di testa.
--Logan!-- Ma lui non mi sente. Si avvicina sempre di più a me e appoggia le sue labbra sulle mie. Io cerco di staccarmi, ma lui mi tiene stretta con le braccia. Dopo alcuni secondi che mi sembrano un'eternità riesco a liberarmi e corro verso il bagno attraversando quella massa indistinta.
Entro nel bagno delle ragazze e accendo il rubinetto. Ma come si è permesso?! Non posso credere che il mio primo bacio l'abbia ricevuto da una persona che conosco a malapena e che oltretutto inizia a farmi schifo. Non credo che sia ubriaco. Lui è proprio così.
--Stai attenta con Logan capito?
Le parole di Van mi risuonano nella testa, quando la porta del bagno si spalanca. Mi volto e vedo che Logan cammina velocemente verso di me.
Io indietreggio a mi appoggio al muro. Quando mi raggiunge mi stringe con forza ed inizia a baciarmi sul collo, mentre si struscia contro di me.
--Logan lasciami! Ti prego!-- dico con le lacrime agli occhi. Ma lui non si ferma. Mi sbottona la camicetta e mi tiene incollata al muro.
--Aiuto!!-- grido, con la speranza che qualcuno mi senti.
--Risparmia il fiato tesoro. Nessuno ti aiuterà.
Ma cosa ho fatto di male?
Sono una stupida, ecco cos'ho fatto!
Sto per perdere la speranza, quando qualcuno entra in bagno aprendo la porta di colpo.
Non ci posso credere, è...

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SPAZIO AUDITRICE
Oddio scusate ragazzi! Vi prego non uccidetemi....
So che mi state odiando, ma era necessario per continuare la storia.
Comunque lo sapevo già che Logan non vi stava simpatico all'inizio, ma ora so che volete ucciderlo.
Ma perché Van l'ha messa in guardia? E soprattutto chi è entrato in bagno?
Non so se avete qualche idea...

Se volete scoprirlo dovrete leggere il prossimo capitolo. Scusate se questo è così corto, ma volevo finirlo così.
Votate e commentate☆

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