Capitolo 32 - Goodbye

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--Loro sono...Laura sono appena andati all'aeroporto.--
--Che cosa? Perché sono là?--
--Non lo so, potete venire a casa mia così ci andiamo insieme?--
--Sì certo, stiamo arrivando.-- Chiudo la chiamata e guardo Van, sempre più preoccupata.
--Dove sono?-- La prendo per il braccio e la trascino per la strada.
--Laura!-- Mi fermo sospirando e alzo gli occhi al cielo. --Sono in aeroporto.--
--Come? Ma...oddio.--
--Non so cosa sia successo, ma dobbiamo andarci subito.
--Quando vedo Rocky gliene dico quattro!-- Anche io sono sempre più arrabbiata, ma devo resistere.
Tutto questo non ha senso. Perché sono andati là senza dirci una parola?

Arriviamo davanti a casa di Jamie e la troviamo davanti alla macchina di sua sorella Christina.
--Jamie!-- Lei ci abbraccia, ancora con il cellulare tra le mani.
--Andiamo. Ci accompagna mia sorella.-- Annuisco e guardo Van, che sorride. Ma so che quello è un sorriso finto. So che tutte e tre ci stiamo chiedendo la stessa cosa. E so che abbiamo tutte paura che sia successo qualcosa...
Saliamo in macchina e nessuna di noi parla per tutto il tragitto. L'aeroporto è abbastanza lontano e questo non fa altro che aumentare la nostra agitazione. Ogni tre minuti Van chiede sempre la stessa cosa: --Quanto manca?-- E Christina le risponde ogni volta. Non l'ho mai conosciuta veramente: sapevo solo il suo nome e che ha vent'anni, niente di più. Però mi sembra molto dolce e comprensibile. Ma penso poco a questo: l'unica cosa in cui riesco a concentrarmi è l'immagine di Ross con gli occhi lucidi che mi accarezza la guancia e mi dice: Mi dispiace.

Mentre guardo fuori dal finestrino, mi accorgo che sta iniziando anche a piovere. Non potrebbe andare meglio di così. Appoggio la testa allo schienale e immagino che la macchina si fermi da un momento all'altro. L'unica cosa che posso fare per smettere di preoccuparmi così tanto, è dormire. Così chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalla macchina che profuma di nuovo e dalle gocce della pioggia che ticchettano sul tettuccio.

Sento una mano fredda sul mio braccio e apro gli occhi sbadigliando.
--Laura svegliati! Siamo arrivate.--
Mi tiro su e guardo Van, poi il mio guardo si posa su Jamie.
--Andiamo.-- Scendiamo dalla macchina dopo aver ringraziato Christina e corriamo verso l'entrata.
Entriamo nel grande edificio e ci guardiamo intorno, senza sapere dove andare. --Ma dove saranno?-- Chiede Van correndo verso il tabellone degli orari. La raggiungiamo anche noi e quasi vado a sbattere contro una ragazza. --Non lo so...Ci sono centinaia di persone e così tanti voli programmati.--
Mi volto verso Jaimie. --Come hai fatto a sapere che erano qui?--
--Be' me l'ha detto Riker, ma mi ha chiesto di non dirlo a voi. Non so il perché?-- Risponde agitata. Cerco di mantenere la calma e scuoto la testa.
--Non mi ha detto cosa ci facevano qui. Forse devono...-- La interrompo alzando una mano. --No, non dirlo ti prego.-- Non voglio sentire la frase: devono partire. Ma se fosse vero? No, devo essere positiva.
--Ragazze,-- ci chiama Jamie, --seguitemi.-- Inizia a camminare velocemente e poi a correre. La seguiamo senza capire dove ci sta portando.

Ci fermiamo poco dopo davanti ad una donna bionda sulla trentina dietro un bancone.
Van si avvicina e le chiede qualcosa.
--No, sono spiacente. Non possiamo rivelare la destinazione dei passeggeri.-- Van si mette una mano fra i capelli e sembra sul punto di scoppiare a piangere. Così mi avvicino alla donna e le sorrido.
--Ascolti, noi siamo venute qui da Long Beach per cercare i nostri ragazzi che se ne sono andati senza neanche dirci dove erano diretti e fra poco partono degli aerei. Quindi la prego, ci dica che volo devono prendere e non ci vedrà mai più in tutta la sua vita...--
La donna mi guarda e scuote la testa assumendo uno sguardo pieno di scuse. --Andiamo Laura, lei fa solo il suo lavoro.-- Mi dice Jamie prendendomi per un braccio. Mi volto e la guardo dritta negli occhi.
--Jamie, io lo amo. Se dovessero partire? Lo rivedrei ancora? Io non ce la potrei fare senza lui. Ti prego, fate qualcosa.-- Dico anche riferendomi a Van, che ora ha gli occhi lucidi come me. Jamie mi abbraccia e mi sussurra un: lo so.
--Come si chiama la famiglia che deve imbarcarsi?-- Mi sciolgo dall'abbraccio, e guardo la donna, stupita.
--Come?
--Ci sono passata anche io...lo so come ci si sente.-- Una speranza si accende in me e mi appoggio al bancone.
--Lynch. È la famiglia Lynch. Ross Lynch, Riker Lynch, Rocky Lynch e Rydel Lynch. Probabilmente c'è anche Ellington Ratliff.-- La vedo sfogliare le pagine di un registro e quando arriva alla lettera L si sofferma e legge i nomi più attentamente.
Jamie e Van mi prendono per mano e chiudo gli occhi, pregando che li trovi.
Ad un certo punto indica un punto in fondo alla pagina è annuncia: --Si devono imbarcare al gate 29.--
--Oddio la ringrazio, davvero. Ci ha salvate.-- Non fa in tempo a rispondere, che ci precipitamo al gate.
Quando arriviamo, ci sono così tante persone che non riusciamo neanche a muoverci. Sentiamo una voce provenire dall'altoparlante: --Tutti i passeggeri del gate 29 sono pregati di non lasciare incustoditi i propri bagagli e di imbarcarsi sull'aereo.
Non riesco più a respirare per l'ansia e inizio a perdere la fiducia. Mi guardo intorno per vedere se Van e Jamie sono ancora al mio fianco. Ma quando mi volto di lato, in lontananza vedo dei capelli biondi. Mi alzo sulle punte e...lo vedo. Sì! Sì, è proprio lui!
--Ragazze li ho visti!-- Esclamo per farmi sentire. I loro occhi si illuminano e ci facciamo largo tra la folla. Siamo ancora molto distanti, e con il cuore in gola ci avviciniamo. Ma un signore che va di fretta, ci viene a sbattere contro e mi fa cadere la borsa per terra. Perfetto! Mi inginocchio per cercare di raccogliere tutte le cose, ma la gente continua a venirmi addosso. Van si accuccia accanto a me e raccoglie il telefono, mentre Jamie cerca di tenere lontane le perosne. --Ragazze sbrigatevi, se ne stanno andando!-- Raccolgo le ultime cose e mi rialzo insieme a Van.
Continuiamo a camminare velocemente, ma i ragazzi si sono già allontanati. Così tento di chiamarli:
--Ross!!!!-- Niente, non si gira. Sospiro e sorpassiamo un altro paio di persone, ma ogni passo che facciamo noi per avvicinarci, ne fanno uno loro e si allontanano.
Ormai sento le lacrime riempirmi gli occhi e grido con tutta la forza che ho: --ROSS!!!-- Tutti si girano a guardarmi e anche i ragazzi...Una lacrima mi scende lungo la guancia e le persone ci lasciano lo spazio per passare. Dopodiché tornano sulla loro strada.
Ci avviciniamo a loro, che sono tutti stupiti di vederci. Ma io sono furiosa con Ross.
--Laura...io...-- Lo interrompo con un gesto della mano. --Davvero? Stavate per andarvene senza dire niente?--
Lui scuote la testa. --Non volevo farti soffrire. Mi dispiace.--
Intanto Van e Jamie prendono da parte Riker e Rocky, mentre Rydel ed Ell parlano fra di loro.
Ross lascia la valigia per terra e si avvicina a me. --Dove andate?-- gli chiedo con la voce spezzata.
--Ecco...la casa discografica di cui parlava Stella è a Miami, così dobbiamo trasferirci là immediatamente .-- Chiudo gli occhi, immaginando che sia solo un incubo.
--Perché non me lo volevi dire? Ti rendi conto che se fossi partito senza che io lo scoprissi, mi sarei preoccupata fino alla morte? Ve ne siete andati e ci avete lasciati lì da sole senza dirci niente...--
--Scusa Laura,-- dice abbassando la testa, --è che io odio gli addii. Ti avrei detto di essere partito solo dopo che l'aereo sarebbe decollato.--
Restiamo in silenzio per qualche minuto. Non ci posso credere che debba partire...Dopo tutto quello che abbiamo fatto per restare insieme.
--Per quanto state via?-- Gli chiedo, anche se ho paura della risposta.
--Non saprei...per degli anni, molto probabilmente.-- Mi metto le mani sugli occhi e cerco di trattenere tutto ciò che è dentro di me e che avrebbe volgia di uscire fuori da un momento all'altro.
Ross mi posa una mano sulla guancia e mi scosta le mani dal viso. --Andrà tutto bene Laura.--
--Smettetela di ripetere tutti questa frase. Non andrà tutto bene. Ross, io ti amo e non riesco ad andare avanti senza di te-- dico tra le lacrime.
Mi appoggia le mani dietro la schiena e mi abbraccia, stringendomi forte.
--Per sempre al tuo fianco. Ricordi?--
Stringo la sua maglietta fra le mie mani e piango sulla sua spalla. Non può finire così. Non voglio che finisca così. Gli lascio un bacio sulla guancia, ancora abbracciata a lui. Sento la sua guancia bagnata e questo mi fa stare ancora peggio.
Sciogliamo l'abbraccio, ma restiamo comunque l'uno fra le braccia dell'altro. Gli prendo il viso tra le mani e sorrido. --Ti amo Ross.
Detto questo si avvicina e mi bacia. È un bacio del tutto diverso da quelli che ci siamo sempre dati. In questo bacio si mescolano tutti i nostri sentimenti e tutto quello che non ci siamo detti. Le lacrime continuano a scorrere anche mentre gli poso le mani sui capelli bagnati. Vorrei che questo momento non finisse mai.
La voce dell'altoparlante ripete ciò che aveva già detto in precedenza e siamo costretti a spezzare quel momento.
Ci guardiamo negli occhi e a quel punto capisco che lo perderò per sempre. Lui starà via per degli anni e non è giusto che non si rifaccia una vita con un'altra persona.
Gli altri ci raggiungo e noto che anche Jamie e Van hanno ricevuto tutte le spiegazioni di cui avevano bisongo.
--Credo che sia arrivato il momento di andare-- annuncia Rydel tristemente. Abbraccio tutti e li ringrazio per quello che hanno fatto per me.
Abbraccio di nuovo anche Ross. Lo abbraccio per l'ultima volta. Cerco di respirare il suo profumo e di conservarlo nelle mie narici. So già che avrò bisogno di lui e so già che lui non ci sarà.
--Per sempre al tuo fianco, Ross.--
Lui sorride e mi scosta una ciocca di capelli dal viso. --Non ti dimenticherò Laura.-- Annuisco, forzando un sorriso.
--Neanche io ti dimenticherò Ross.-- Altre lacrime: altro dolore.
--Addio.
--No, non dire addio. Dì a presto.
--Allora, a presto Ross.
Mi guarda ancora per qualche secondo e poi raccoglie i bagagli e si avvia verso le scalette che portano all'entrata dell'aero insieme agli altri.
Prima di salire ci salutano con la mano e Ross si mette una mano sul cuore e poi indica il mio. Sorrido e appoggio anche la mia mano sul cuore.
Salgono sull'aereo e prendono posto nelle file centrali. Il posto di Ross è vicino al finestrino e noto che prende il cellulare in mano. Poco dopo mi arriva un messaggio.

Da: ♡Cucciolo♡
Ti amo Laura. Quando torni a casa, guarda nella buchetta della posta.

Alzo lo sguardo e Ross mi sta guardando sorridendo.
Restiamo lì finché l'aereo non decolla. Lo guardo allontanarsi. Ross se ne sta andando e non posso fare niente per impedirlo tranne che soffrire.
È così l'amore. Ridi e piangi. Ridi pensando a quanto ami una persona e sapendo che niente potrà separavi. Piangi quando ti rendi conto che ti stavi sbagliando.
Tutto può succedere. E io ho appena perso la persona che amo...

La pioggia continua a cadere e prima di rientrare, sussurro due parole, come se la pioggia potesse portarle a lui: Per sempre al tuo fianco.

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SPAZIO AUDITRICE
Okay non uccidetemi ma È FINITA!! Farò solo un altro capitolo dove scriverò la lettera che ha mandato Ross a Laura...
Lo so che ho ripetuto 3719292 la frase: per sempre al tuo fianco....però è il titolo della storia, no?
Vi prego ditemi cosa ne pensate e se volete che faccia il sequel, dovete scriverlo nei commenti.
Lo so che non è granché la storia, ma comunque votate☆ e commentate♡
Baciii

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