Capitolo 14 - I'm gonna help you

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Ross tiene le mani sui miei occhi da quando siamo entrati a Seaside Park.
Camminiamo lungo un sentiero, quando ci fermiamo. Ross mi scosta lentamente le mani dal viso e guardo dritto davanti a me.
Ci troviamo vicino al ruscello in uno spiazzo che di solito viene usato per i pic-nic. Distesa sull'erba si trova una coperta abbastanza grande e una lanterna posata sul tavolino di legno illumina debolmente l'ambiente intorno a noi.
Sono senza parole.
--È bellissimo.-- sussurro facendo qualche passo verso quel "paradiso". Non credevo che una cosa così semplice potesse risultare una meraviglia tale ai miei occhi.
--A volte vengo qui e guardo le stelle.-- mi dice facendomi avvicinare alla coperta.
Ci stendiamo e fissiamo il cielo. Non ci sono nuvole, perciò si intravedono moltissime stelle. Mi brillano gli occhi.
--Ma perché condividi tutto questo con me?-- gli chiedo senza smettere di guardare il cielo.
--Cosa vuoi dire?
--Insomma...la spiaggia, il surf, il lago, le stelle, la tua musica.
Si gira su un fianco e io faccio lo stesso. --Perché sei mia amica.-- mi risponde. --Non è quello che fanno gli amici? Condividere le cose, le proprie passioni...
--Ma con Jamie non lo fai. E lei è tua amica giusto?
--Sì certo, ma con lei è diverso.--fa una pausa prima di continuare. --Tu sei speciale. Non voglio avere segreti con te.
È davvero dolce.
--Per me è lo stesso.-- gli dico sorridendo. Poi mi ricordo del canto. Non gli ho ancora detto che amo cantare. Ma ora voglio dirglielo.
--Ross?--gli dico mettendomi a sedere. Lui mi guarda con un sorriso incoraggiante. Avanti Laura, di lui puoi fidarti.
--Io amo cantare. Lo faccio da quando sono piccola, ma non l'ho mai detto a nessuno, a parte i miei genitori. Non riesco a cantare davanti alle altre persone...è per questo che oggi non ho voluto cantare con te.
Ma sarebbe stato bello.
Non parla per un pò, ma poi trova le parole da dire. --Sai...--inizia, giocherellando con un filo d'erba. --Quando ero piccolo cantavo sempre e solo nella mia stanza, per paura che gli altri mi sentissero. Temevo che dicessero che non valgo niente.--
Mi guarda. --Ma poi con l'aiuto della mia famiglia e dei miei amici sono riuscito a superare questa paura.
--Non l'avrei mai pensato. Vedendoti adesso è impossibile credere ad una cosa del genere. Insomma, ora sei così sicuro di te e così...coraggioso. Anche io vorrei essere come te.-- dico abbassando lo sguardo. Mi mette due dita sorto il mento e mi costringe a guardarlo negli occhi.
--Tu sei la persona più coraggiosa che abbia mai incontrato. Non sottovalutati mai, hai capito?
Io annuisco leggermente, scossa dalle sue parole.
--Io posso aiutarti. Solo se lo vuoi ovviamente.
--Non sono sicura che potrò farcela.
--E invece ce la farai. E io ti aiuterò.-- dice alzandosi in piedi. --È ormai mezzanotte, meglio tornare a casa.
Mi alzo anche io. --Sì andiamo.

Arrivati davanti a casa mia mi giro verso Ross.
--Grazie di tutto. Spero che passeremo altre giornate così.
--Finché saremo amici sì, te lo assicuro.
Ci abbracciamo e mentre si allontana lo saluto con la mano. Senza che me ne accorga sorrido.
Entro in casa e spero che mia madre non si sia svegliata. Ma quando vedo la luce della cucina accesa mi manca un battito. No, no, no. Ti prego.

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SPAZIO AUDITRICE
Che dolce RossLa aiuterà con il canto...
Ma Laura rischia di essere scoperta!

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