Capitolo 26 - The show

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Il giorno seguente, dopo la scuola, decido di andare a fare una passeggiata a Seaside Park.

La ghiaia sotto i miei piedi aumenta sempre di più man mano che mi avvicino al piccolo stagno. Respiro l'aria pulita e sorrido ripensando alla sera in cui Ross mi portò qui a vedere le stelle. Mi sembra passata una vita.
Cerco con lo sguardo la panchina su cui era posata la lanterna e quando la intravedo, il mio cuore salta di un battito: Ross sta parlando con una ragazza girata di spalle e...sorride. Il primo istinto è quello di andare lì e chiedergli chi diavolo è quella, ma ovviamente farei solo la figura della stupida. Mi volto e chiudo gli occhi, come se fosse stata solo una visione.
Cerco di allontanarmi senza che lui mi veda e quando sono ormai fuori dal parco, crollo. Mi appoggio alla ringhiera e sento le familiari calde lacrime rigarmi il viso. Perché dovrei continuare a sopportare tutto questo?
Perché?...
Prima che possa asciugarmi le lacrime, sento qualcuno che mi chiama. --Laura!!-- Alzo lo sguardo e vedo Rydel venire di corsa verso di me. Quando è abbastanza vicina da poter vedere il mio volto, il suo sorriso si spegne. --Ma cosa succede?-- mi chiede aggrottando le sopracciglia. --Niente Rydel. Va tutto bene.-- cerco di dire, con voce sempre più bassa. Lei sospira. --No, non va tutto bene. È successo qualcosa con Ross?--
Sentendo il suo nome il mio cuore inizia a battere più velocemente, ma rallenta quando si ricorda che non succederà mai niente tra noi due.
Annuisco debolmente e lei si avvicina a me. --Ne possiamo parlare se vuoi. Adesso avrei un impegno importante, ma posso restare con te.-- Scuoto la testa e le sorrido timidamente. --No Rydel, vai pure. Me la caverò; alla fine non è così grave.-- Mi asciugo una lacrima e le faccio segno di andare. Lei mi saluta a malincuore e mi dice che più tardi verrà a trovarmi per parlare.

Passano alcune ore e io sono a casa da sola che sto guardando per la milionesima volta Colpa delle Stelle. Sento il campanello di casa suonare, e credo di aver già intuito di chi si tratta. Mi trascino fino alla porta e quando la apro, trovo Rydel ansiosa di parlarmi. --Adesso mi dici cosa è successo?-- Le faccio cenno di entrare e ci accomodiamo in salotto. --Vado a prenderti da bere.-- Lei mi ferma con un braccio. --Laura, lo sai perché sono venuta. Ora siediti e dimmi perché stai così male.--
Sospiro e mi siedo accanto a lei.
--Rydel, io sono innamorata di tuo fratello.-- La guardo negli occhi e la vedo sorridere dolcemente. Ma poi cambia espressione e mi intima di continuare. --Quando siamo andati in pizzeria tutti insieme, ho sentito Ross parlare al telefono con un altra ragazza e ci sono rimasta malissimo. E poi oggi al parco era con lei e stavano ridendo insieme e...-- Non riesco più a parlare per colpa delle lacrime e Rydel mi posa una mano sulla spalla.
--Ross non me ne aveva mai parlato. Insomma, non sapevo che si vedesse con...come hai detto che si chiama?--
Mi scosto una ciocca di capelli dal viso, cercando di nascondere le lacrime. --Mi sembra di aver sentito... Stella.-- Lei resta di sasso e mi guarda sgranando gli occhi. --Stella??!-- E poi scoppia a ridere. Ma cosa ci trova di tanto divertente?
--Rydel, perché ridi?-- le chiedo molto irritata. Lei smette di ridere e mi guarda scuotendo la testa. --Non ci posso credere che non te l'abbia mai detto.-- La guardo aggrottando le sopracciglia. --Stella. È la nostra manager Laura! E fidati: è molto più grande di noi.--
Rimango scioccata da questa scoperta. Stella è la manager degli R5... Lo sapevo che avevo esagerato con questa storia. Dio, che stupida che sono. Adesso mi sento così sollevata... Forse ho ancora una speranza, forse potrei provarci.
Non so cosa dire, perciò mi metto a ridere insieme a Rydel. È davvero un'ottima amica.
--Dio Rydel, mi hai salvata.-- dico continuando a ridere. --È a questo che servono le amiche no?

Parliamo un pò di Ross, di Rocky e Van. A quanto pare sanno già tutti che Rocky sarebbe disposto ad andare a Boston con mia sorella. Però è bello parlare di queste cose con qualcuno.
--Ascolta Laura, devi subito andare a parlare con Ross di questa cosa. Hai capito?-- La guardo facendo i capricci come le bambine piccole. --Ma se poi lui non prova le stesse cose per me?! Rovinarei la nostra amicizia, e io non voglio che questo accada.--
--Lo so Laura, ma devi rischiare. E poi tu sei l'unica che non l'ha ancora capito. Se ne sono accorti tutti che siete fatti l'uno per l'altra!--
Sbuffo, ma poi sorrido perché ha ragione. --D'accordo. Lo farò.-- dico convinta. Lei mi abbraccia tutta emozionata e poi mi alza dal divano spingendomi verso la porta. --Okay Rydel, calma!-- esclamo ridendo.
Prima che possa aggiungere altro, sento il cellulare vibrarmi in tasca. Faccio cenno a Rydel di restare in silenzio quando leggo il nome di Ross sullo schermo.
--Pronto?-- dico cercando di restare calma. --Laura! Ho assolutamente bisongo di parlarti!-- dice eccitato.
--Okay, ma è una buona notizia?--
--Lo scoprirai. Ci vediamo davanti al negozio della musica fra venti minuti.-- E riattacca. Guardo Rydel, che aspetta una risposta e io le riferisco tutto.
Mi sento come quelle ragazzine che per la prima volta devono uscire con un ragazzo. Mi è successo altre volte quando ero ai primi anni del liceo, ma devo dire che con Ross è tutta un'altra cosa. Perché lo amo davvero.

Rydel mi lascia proseguire da sola prima di arrivare al negozio, dandomi consigli che ho già dimenticato. Ma non mi servono trucchetti con lui. Basta che io sia me stessa.
Quando arrivo al luogo di incontro vedo che ha il cellulare in mano e, dopo aver digitato un numero, se lo porta all'orecchio. Sento il mio telefono vibrare e rispondo sorridendo.
--Ross...
--Laura ma dove sei?? Ti prego fai in fretta, è molto importante!
--Allora, ti sta mordendo il labbro e stai cercando di sistemarti i capelli anche se non ci riesci a causa del vento: vuol dire che sei nervoso.
--Ma come...?
Si volta verso di me restando per un attimo confuso, ma poi sorride e mi corre incontro. Non faccio in tempo a salutarlo, che mi sta già stringendo fra le sue forti braccia. Gli appoggio una mano sui capelli spettinati e lo sento sorridere. Sono così felice che non riesco più a trattenermi: devo assolutamente dirglielo.
--Laura,-- dice dopo aver sciolto l'abbraccio, --non è facile da spiegare.
--Anche io Ross devo dirti una cosa.-- Lui mi appoggia l'indice sulle labbra per non farmi parlare. --Prima io, okay?-- Annuisco, non capendo il motivo di così tanta fretta.
--Okay, allora. Ehm...io...-- Sospira e chiude gli occhi per un secondo. --Ho parlato con la nostra manager Stella e le ho fatto ascoltare la nostra canzone. Lei ha detto che hai una voce pazzesca e che le sembri eccezionale. Le piacerebbe molto se tu ed io potessimo dare inizio al concerto degli R5 la prossima settimana, qui a Los Angeles.--
Cosa?? Non so cosa dire. Sono senza parole. Lo guardo scuotendo la testa: non posso farcela.
--Andiamo Laura! È un'occasione incredibile per te. Potresti dimostrare quanto vali e...-- Non lo lascio finire.
--Sì, ma non hai tenuto conto della mia paura Ross! Andiamo, come potrei riuscirci? Sappiamo entrambi che è una follia. E io di certo non voglio rovinare il vostro concerto.--
Sembra deluso, ma si riprende subito. --No, ascoltami: tu puoi farcela okay? Abbiamo provato tanto e non c'è motivo di sprecare un'occasione del genere.-- Detto questo mi guarda dritto negli occhi e continua. --Di cosa hai paura veramente?
--Non lo so. Forse di non essere abbastanza brava, oppure di deludere qualcuno...-- Mi prende il viso tra le mani e fa un sorriso incoraggiante. --Ma ci sarò io al tuo fianco. Ricordi? Ci sarò sempre per te.-- Una lacrima mi riga il volto, ma continuo a guardarlo per paura che quegli occhi possano scomparire da un momento all'altro.
--Lo so, Ross. Lo so.
--E allora perché? Perché non credi in te stessa? Fidati di me: sei brava, sei fantastica, sei eccezionale. E se questa volta non ce la farai, ci riproverai un'altra volta. Però, Laura, prima o poi ce la farai, perché hai un grande talento.--
Ti amo. Queste sono le parole che vorrei dire, ma non quelle che mi escono dalla mia bocca. --D'accordo. Lo farò.-- Sto davvero dicendo che canterò davanti a degli sconosciuti in un concerto? Sì, esatto. È quello che farò.
Ross mi guarda stupito e con un sprriso raggiante sul viso, poi mi abbraccia di nuovo e per poco non rischiamo di cadere.
--Laura è fantastico!-- Rido e appoggio la testa sulla sua spalla: ha messo il profumo che piace a me.
Mi stacco da lui e gli sorrido. --Però mi devo esercitare.--
--Sì, certo. Tutto quello che vuoi. Sono così fiero di te.
--No dai, non dire così. Non ho ancora fatto niente in fondo.-- dico ridendo.
--Ma io so che farai qualcosa di straordinario.-- mi prende per mano mentre ci avviamo verso la spiaggia.
--Faremo.-- Stringo forte quella mano calda, come se attraverso di lui potessi assorbire le energie per riuscire a farcela.
Ma io so che ce la farò se lui sarà al mio fianco.

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SPAZIO AUDITRICE
Ehy come va?? ; )
Vi dico già che finirò in fretta questa storia e per questo i capitoli saranno un riassunto della fine che avevo in mente. Non credo sia un granché, ma spero vi piaccia lo stesso...
Ne approfitto per chiedervi di passare a dare un'occhiata alla nuova storia che sto scrivendo: Belive Me. Vi ringrazio se lo farete♡
Allora, cosa ne pensate di questo capitolo? Finalmente Laura ha scoperto chi è veramente Stella! E poi canteranno insieme al concerto! ♡_♡
Votate☆ e commentate come al solito. Se avete delle idee per migliorare la storia, fatemelo sapere
BACIII

BY YOUR SIDE ||RauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora