Capitolo undici

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Dopo le lezioni e l'invito di kim a passare una nottata in città con lei e il resto del gruppo mi ero rintanata nella mia camera per cercare di rimediare a qualche ora di sono di qui non avevo usufruito a causa dei miei incubi continui. Inutile dire che rigirarmi nel letto era inutile.
Quindi ero scesa in cucina per prepararmi un buon tè come sonnifero e nel bel mezzo del mio piano indovinate un po chi mi ritrovo sulla porta tutto scompigliato come se fosse apena sceso dal letto?
Si proprio Sedrick-il-rosso-cafone!
Ho incroviato le braccia e mi sono messa a fissarlo ma lui a fatto finta di niente e mi a iniorato massaggiandosi la testolona dolorante.
Doveva avere una forte emicrania a giudicare dalla espressione sofferente.
Ma allora era umano anche lui!
Senza accorgermene o sorriso.
Conciato cosi:con una canotiera aderente che gli fasciava il petto ampio e muscoloso, pantaloni della tutta che gli coprivano i talloni dei piedi scalzi e i capelli scompigliati come se ci avessi passato piu volte la mano sembrava davero piu giovane e purtropo devo agiungere attraente e sexy. Ma manco morta l avrei detto a voce.
Dandogli le spalle e senza smetere di sorridere tra me e me mi alungai a prendere un altra tazza e la riempi di tè con due cucchiai di zucchero, mi occupai anche della mia prima di portagliela."Non sembri in gran forma"buttai li, lo sentii mugugnare. Scosi la testa divertita. Pressi le due tazze di tè e ne poggiai una sul bancone di marmi dove era seduto lui indicandogliela con la mano quando alzo gli occhi. Da picola mia zia Diana me la preparava spesso quando nom riuscivo a dormire o mi faceva male la testa e funzionava spesso.
Sedrick mi giardo sorpreso.
Ehi non sono mica la strega cattiva della situazione! Avrei voluto urlargli ma mi limitai a fare una smorfia.
'' Il tè aromatizzato funziona con il mal di testa, te lo dico per esperienza personale" buttai li bevendo un sorso dalla mia tazza e guardandolo da sopra l oggetto ma lui continuava a fisarmi sralunato.
Mi sembra di parlare con un bambino di dieci anni!
"Un grazie non ucciderebe sai"borbotai stizzita.
Lui si limito a un sorrisetto sghembo che per un attimo solo mi blocco il respiro e anche il cuore devo dire.
Cazzo se da mezzo morto faceva danni a me che manco mi piaceva mi chiesi se quando era in forma perfetta non facesse venire un infarto a tutte quelle poverette che gli sbavavano dietro, perche ero sicura che c'è ne fossero a migliaia.
Perché stronzo e stonzo ma non posso dire che non si anche incredibilmente bello!
Stavo per uscire quando lo senti mormorare un "grazie"titubante.
Mi girai a guardarlo per qualche secondo da sopra la spalla.
"Visto che non sei morto mica?"gli dissi acida prima di andarmene. Pero era gia un passo avanti con quel cafone.

Tornai in camera e visto che a dormire non c'è la facevo proprio presi un libro dalla montagna che avevo sul letto, il titolo era il bacio della mezzanotte di Clarissa Adrian , mi infilai un paio di occhiali piccoli e quadratti e presi a leggere la dove avevo lasciato un segna libro.
Ero cosi presa che non mi accorsi di quanto tempo fosse passato finché qualcuno non busso con forza alla porta e per la sorpresa saltai giu dal letto e chiusi il libro di botto.
''Jodi ci sei?''era la voce di Susan.
''A si, si arivo subito!''dissi di rimando aprendo l armadio ed estraendo vestiti a caso.
"Okey, ti aspetto".
Infilai un vestito corto fin sopra il ginocchio di un colore sul grigio tenue con tante stelle dorate disegnata sopra, collant neri e stivali alti fino al ginocchio altretanto neri. Presi al volo la giacca nerra ed aprii la porta.
Susan si giro a guardarmi e sorrise.
Anche lei indosava vestiti normali, senza il logo della Cimellia Accademy. Pantaloncini grigi, magletta verde smeraldo e giacchetta marone mentre hai piedi portava all star bianche.
"Che carino il vestito!"
"Grazie e da un po che non lo indosso pensavo mi stesse picolo ormai"le sorrisi e insieme andamo verso l esterno della scuola. Ingiro non c'era nessuno ma non mi sorprendeva. Ormai era scattato il coprifuoco. Fortunatamente i miei amici non erano studenti normali quindi non saremo stati espulsi.
Fuori kim e gli altri erano intenti a discutere. Eravamo in sei; io, kim, Susan, Sedrick, Derek e Gabriel. Erano tutti rigorosamente vestiti di nero dalla testa hai piedi aparte kim che portava un maglione lungo a righe bianche e nere, jeans strapati i piu punti. Hai piedi portava anfibi neri e bassi con la punta in metallo uguali a quelli dei tre ragazzi. Era una cosa abbastanza strana.
Sembra più una battuta di caccia che un uscita tra amici. In effetti ogni volta che Diana andava a caccia indossava gli stessi indumenti che vedevo ora.
Vedendoci smisero di parlare e ci salutaro mentre io mi limitavo a un breve ceno.
Questi non me la raccontavano giusta e quando qualcuno mi tiene nascosto qualcosa mi incazzo. Odio essere tenuta al oscuro di fatti che mi riguardano.
"Okei"dice kim sorridendo"io vado con mio fratello, Susan von Derek e jodi con Sedrick!"
Lancio un occhiata a Sedrick che se ne sta appoggiato svogliatamente su una mostruosa motto nera e lucida.
Non dico niente tanto a che servirebbe sembrerei solo una svitata ma fosse l ultima cosa che faccio scoprirò che cose che mi nascondono.
Tutti e tre i ragazzi hanno le motto ma solo quella di Derek e bianca. Non mi sorpendo. A tutti i maschi, mortalo e immortali piace la velocita e devo ametere che nemeno a me dispiace!
"Muoviamocci"dice ridacchiando Gabriel.
Sedrick mi passa un casco nero e me lo infilo ma visto che non ci sono abituata non riesco ad alacciare il casco sotto il mento e quindi il rosso mi aiuta.
"Lascia fare a me"e in un secondo a finito.
"Grazie"mormoro sedendomi dietro di lui in imbarazzo. Per fortuna indossò i collant sotto il vestito altrimenti si che sarebbe stato umiliante!
"Reggiti forte se non vuoi cadere!"mi urla Sedrick al disopra del rombo della moto prima di partire come un razzo. Pensavo mi bastase tenermi agrapatta alla sua giacca ma quando parte non posso fare altro che affidarmi al istinto di sopravvivenza e quindi di conseguenza ancorarmi a lui come una cozza!Che umiliazione!
Con la testa apoguata contro la sua schiena riesco a sentire gli spasmi della sua risata tratenuta a stento. Quel idiota lo trovava pure divertente! Okei...senza pensarci gli do un pizicotto sul fianco, forte,e questo lo fa sciogliere in una risata roca che risuona sopra ogni altra cosa e rimbomba nelle mie orecchie.
E prima che lui acceleri ancora facendomi prebdere un colpo non posso fare a meno di rendermi conti che la sua risata non era afatto fastidiosa, ma incredibilmente piacevole.
Ma questi non toglie il fatto che lo uccidrro non apena ci fermeremo e io potro metere i piedi a terra e bacciare in terreno affidabile e solido della strada!

Pov' Sedrick

Apena ragiunta la città e fermata la moto Jodi salta giu e mi lancia contro il casco che io prendo al volo. A tutti i capelli neri scompigliati e gli occhi sgranati, se per rabia o paura non so?
Ma cavolo,non riuscivo a smettere di andare sempre più veloce solo per il gusto di sentirla stringersi di più a me!
E ora non riesco più a smetterla di ridere mentre lei mi urla contro. I ragazzi ci oservano divertiti anche loro ridendo.
''Non e divertente! Potevo morire!"urla stringendo le piccole mani a pugno. Lo so che in questo momento mi vorebbe strangolare ma anche in un momento simele lei sembra cosi tenera, indifesa e fragile. Ma certamente non lo e! Cavoli quando si arabbia sembra una tigre e io amo le tigri, anche se a lei starebbe meglio il sopranome gattina ma non credo sopravvivrei in questo momento se osasi tanto, ma la prosima volta magari si, in fondo o tutto il tempo che voglio.
''No che rischiavi di morire, eri con me no?''le dissi sicuro sorridendole.
Lei mi guardo solo per un attimo prima di corugare le sopracoglia e ringhiare un ''vuoi morire prima del tempo forse?''con tono deciso e assasino lanviandomi un occhiata di fuoco.
Alzai le mani in segno di resa.
'' Magari domani, per oggi tregua?"chiesi con un espresione da cane bastonato che mi isciva più tosto bene anche se la usavo solo con le mie sorelle per farmi perdonare per le mie cavolate. Ma con Jodi tutto era lecito ed era meglio usare tutte le moe armi se non volevo ritrovarmi in una bella barra.
Sembro funzionare e il suo sguardo si amorbidi un po.
"Se mi stai lontano e non mi parli almeno per tutto il tempo che stiamo qui si altrimenti diventi cibo per i cano randagi" dosse dandomi le spalle e alontanandosi. Pecato che cosi non sapeva che mi stava offrendo un ottima visuale del suo corpicino streto in quel vestito.
Soapirai. Magari tutte le tagazze fossero cosi ma più dolci. Il suo comportamento mi rivordava quello di Jennette la prima volta che ci siamo incontrati durante La Grande Guerra...
In forte dolore mi sferzo il petto e ricacciai indietro i ricordi prima che questi ni riportasero in quel giorno maledetto dove la mia vita a cesato di essistere e mi sono ritrovato a camminare sulla terra nei secoli senza uno scopo...
Con gli occhi basi segui gli altri limitandomi a parlare quando mi veniva chiesto ed eclisandomi il piu delle volte.
Avolte mi chiedevo perche io vivesi ancora quando colei che volevo non c'era più.

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Haloa!
Spero che la storia vi piacia e vi chiedo di mandarmi i comenti dove mi ditte che cose che non va o devo cambiare e se volette sapere chi e JENNETTE potete ndare a leggere un altra mia storia che si intitolo LE ORIGINI DEI TREDICI IMMORTALI che non e altro che l'inizio di tutta la storia. E visto che tea breve ricomincia pa scuola (tipo domani e io devo entrare in una nuova scuola e sono gia in seconda superiore o una fifa della madona visto cje saro quella nuova per i miei niovo compagni) i capitoli ritarderano un po!
Detto questo mo ecliso.

A presto
Da croama♥♥;-)

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