Questo capitolo è dedicato a Orgoglio e Pregiudizioun romanzo che mi ha colpito molto e così a fatto di più il film che è bellissimo.
Invito tutti a leggerlo.
Buona lettura
Risate. Musica e tanta armonia. Jene voltegiava leggiadra tra i ballerini, il vestito color perla frusciava a ogni suo movimento.
Era felice e il sorrriso sembrava non voler abbandonare il suo viso e la gioia brillava nei suoi occhi grigi.
Si sentiva leggera. Libera, dopo così tanto tempo.
Desidero che quel momento non finisse più mentre voltegiava tra le braccia del suo momentaneo cavaliere.
Suo padre non la portava mai ai balli della contea se non in occasioni speciali.
Non si era mai sentita più energica e vogliosa di ballare.
Non le importava del suo cavaliere o di quello dopo. Non era in cerca di matrimonio e avrebbe dimenticato i loro volti una volta allontanata per riprendere fiato.
Gli occhi seguivano i movimenti delle gonne di raso e setta delle altre Dame ma non si sentiva fuori posto.
Nonostante il suo abito fosse semplice e non elaborato e pomposo si sentiva nel posto giusto.
Era a conoscenza di essere una delle Dame attraenti e più elogiate ma non la preoccupavano nemmeno le occhiate di amirazione e né quelle di invidia.
Voleva solo vivere il momento.
Girò su se stessa e trattene il fiato. Due occhi color melva la guardavano divertiti, ammaliatori e ammaliati allo stesso tempo.
Il Lord sconosciuto era fermò in un punto più in ombra della sala, lontano da tutti nonostante avessse richiamato su di se lo sguardo di molti.
Ma lui non sembrava preoccuparsene. Guardava Jene e la giovane si senti tremare.
Sentiva di conoscerlo ma allo stesso tempo lo trovava estraneo, sia alla mente che agli occhi. Si sarebbe certo ricordata di un giovane dalla bellezza eterea.
Divina.
Dannata. Come la consapevolezza che la colse, sogliendole il sorriso e facendole fare un inchino di circostanza prima di allontanarsi.
Ciò che tempestavano i suou sogni come pezzi di vetro taglienti era lì. Un ricordi.
Un sogno.
Un incubo.
I suoi occhi la guardavano allontanarsi, sciogliendosi in un violento verde mare che fermava i battiti del cuore.
Un altro pezzo del pusle andava a sovrapporsi sulla tavola, ne mancavano altri pezzi però, molti, ma quello che susegui di certo non lo avrei dimenticato.
Le onde si abbatevano contro gli scogli, mentre il respiro le si bloccava nel petto ad ogni singhiozzio, le guance pallide rigate di lacrime e il cuore che bruciava e doleva allo stesso tempo, come folgorato da bracci ardenti.
Perché? Continuava a ripetersi.
Perché lui?
Solo menzonie! Tutte quelle belle parole, solo bugie...
Jene si sentiva sgretolarsi, ormai non le restava nessuna certezza, ne su se stessa ne sul suo tanto amato Lord.
Persino suo padre e sua madre le avevano donato una vita nella menzonia e nel falso affetto.
