Capitolo quindici

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Pov' Jodi

Chi se lo aspettava di essere buttata giù dal proprio letto alle cinque di mattina, di domenica per di più, da un gigante che soghignava della mia espressione terrorizzata.

"Ma che cazzo..."quando mi accorsi di chi mi aveva buttata giù la rabbia prese il posto della paura.
"SEDRICK!!!" urlai pronta a prenderlo a calci in culo. "MA SI PUO SAPERE CHE DIAVOLO TI SALTA IN MENTE!!"

Quel cretino alza un sopracciglio e con un sorriso bestiale mi disse di stare zitta che sto praticamebte urlando mentre gli altri stano dormendo. Esattamente la stessa cosa che dovrei fare io, penso.

"Cosa vuoi?"sibilo trai denti e tringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche.

"Ti ricordo che hai gli alenamenti di recupero di qui a parlatto il professore un po di tempo fa"si limita a dire uscendo dalla porta non prima di essersi girato ed evermi intimato un "hai venti minuti per prepararti e ragiungermi in palestra" prima di andarsene.

Stavo pensando ritornare a dormire ma ero certa che presto sarebbe tornati e mi avrebbe trascinato di sotto anche se non avessi voluto.
Quindi sbufando mi infilai nel bagno, fecci la doccia mi lavai i denti ed indossai i pantaloni della tutta e una t-short bianca. Infilai le scarpe e scesi di sotto ciondolando, gli occhi che mi si chiudevano dal sonno.

Trovai Sedrick in palestra concentrato su un foglio che stava leggendo attentamente ma a giudicare dalla fronte agrotata e le labbra strete a formare una linea dritta e dura non doveva essere nulla di buono.

Non si era ancora accorto della mia presenza quindi ne approfittai per studiarlo meglio.

Non lo avrei mai amesso a voce ma era davero bello. Era alto, quasi come Gabriel, con spalle ampie, e bicipiti che si notavabo a pino grazie alla maglietta un po aderente. Un fascio di miscoli perfetti che scatenava bella mente di qualsiasi ragazza pensieri maliziosi e pocco casti oserei dire...

Si passò una mano dalle lunghe dita affusolate tra le cioche ramate e sparate a caso in testa, a opera d'arte.

E incredibile come molti ragazzi siano fissati con il proprio aspetto mentre a Sedrick basti quel singolo ed innocuo gesto per risultare perfetto.

I muscoli sotto la maglietta guizano mentre abbassa il braccio e sospira.

I suoi occhi saetano verso di me e sul suo viso spunta un sorrisetto da schiaffi.

"Era ora", mi si piazza davanti e sono certa he qualsiasi cosa abbia in mente non sia nulla di carini. Mi squadra dalla testa hai piedi con un espresione seria.
"Direi che possiamo cominciare con qualcosa di leggero e facile"dice tra sé e sé.

Mi lascio sfugire un sospiro di sollievo ma i latti delle sue bracia si solevano di nuovo."Venti giri di corsa della pista mi sembrano perfetti".

Sento il mondo cadermi addosso.
Non può fare sul serio, moriro prima del secondo giro...sono tre fottutisimi chilometri a giro!!

Sotto il suo sguardo severo ma anche divertuto dal mio sputargli sotto voce ogni tipo di insulto che conosco comincio a correre. Prima cominciò e prima finirò, giusto?

Al primo giro sto gia grondanto sudore e respiro affannosamente come una donna obbessa che fa dieci rampe di scale.

Sento gli occhi attenti e fanelici di Sedrick su di me e questo mi basta a non demordere. Non so perche ma sapere che lui e li, che mi guarda, mi studia mi fa venir voglia di andare ancora più veloce e resistere quando normalemte avrei già mollato.

I suoi occhi mi d'hanno una scarica che mi fa resistere, e il bruciore hai polmoni sale in tutto il corpo, sempre più forte ed intenso fino a diradaesi in tutto il corpo lasciandomi libera di continuare ma in procinto di tornare ogni due giri che faccio.

Non posso crederci...ma c'é lo fatta, o finito tutto il percorso senza fermarmi un attimo.

Mentre io mi siedo soddisfatta di me a terra con le gambe incrociate e le bracia distesse indietro a darmi sostegno Sedrick mi si avvicina sempre a braccia incrociate sul petto anpio e cosi, io a terra e lui che si erge davanti ha me sembra ancora più imponente con il sole che gli brilla alle spalle e il viso legermente ombreggiato.

Da quant'è che il sole e spuntato?

Ero cosipresa a correre che non mi ero accorta di che ora fosse.

"Vedo che hai resistenza per essere una Mezzo Sangue"dice scandendo bene le parole con un aceno di ironia e malignità nella voce che al improvviso diventa la più fastidiosa del mondo.

"Sei veloce ma non c'é niet altri che io possa fare con una Mezza, dovro fare i salti mortali solo per insegnarti il minimo di basse..."sbuffa scocciato dandomi le spalle.

Assottiglio gli occhi che punto contri la sua schiena.

Non posso crederci che lui stia usando il fatto che abbia sangue misto per ferirmi...perche poi?
Abbiamo parlato per qualche minuto e non mi sembra di averlo offeso o altro.
Sento la rabbia prevadermi in tutto il corpo come fiame.

Nessuno ha mai usato il mio sangue contro di me ma che sia lui il primo a farlo mi fa ribrezzo. Non mi e mai sembrato una persona cattiva. Stronza si. Ma cattiva no.

Ma del resto delle persone non ci si può mai fidare. Io lo so bene ma non so perche ci abbia provato con lui...perche e questo che o fatto, ho almeno ci ho provato in questo piccolo tempo concessomi, ma e stato solo un errore. Che non capitera mai più.

Perche so che le parole avvolte possono essere anche più pericolore ed affiliate delle lame.

"Forse o sbagliato ad accettare di farti da istruttore e..."

Non lo lasciò nemmeno finire e mi alzo in piedi pulendomi i vestiti.

"E bene hai finito ho devi continuare ancora a lungo".

Perché nessuno puo accettarmi per cio che sono senza giudicarmi , accettandomi semlicemente per cio che sono. Imperfetta.

"Da oggi puoi stare sereno nella tua commiserazione. Io non sarò ne ora ne in futuro una tua complicazione o responsabilità. Ma sua chiaro..."lo guardo negli occhi con disprezzo e divertimento allo stesso tempo, dopo tutto chi e lui per giudicarmi. Me, che gli o pure datto il mio sangue per salvargli la vita nonostante sia una cosa anche intima tra gli immortali.
Lui non ha il dirito di giudicarmi, e qualsiasi cosa possa dire so con certezza che anche se fara male non potra fregarmene di meno se vi pongo in muro a proteggermi.
"Tu"dico sputandogli contro ogni singola parola." D'ora in poi per me non essiti come io non essito per te. Non mi devi più parlare, toccare, pensare o solamente guardare. TU-PER-ME-SEI-MORTO"dico scandendo ogni parola prima di girarmi sotto la sua espressione scioccata e dirigermi verso il dormitorio.

Poteva dire qualsiasi altra cosa e non me la sarei presa ma il mio sangue per me e un argomenti tabù. Offenderlo e come offendere mia madre e questo io non lo accetto.

Entro in camera il piumino velocemente pissibile e sbatto la porta cosi forte da non averla sradicata per miraco.

Mi butto sul letto a pancia in giù mentee i miei occhi tratengono le lacrime.

Mentre un unico pensiero mi vortica nella testa:che c'é di sbagliato in me, perche nessuno mi accetta?

Prima mi a rinegato mio padre che dopi la morte della mamma a abbandonato me emio fratello a morte se non fosse stato per zia Diana, poi e stato il turno di tutti quelli che mi circondavano e ora Sedrick.

Comincio a pensare che non siano le persone in sé a sbagliare ma io...

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Come vi sembra il capitolo? Vi prego commentate altrimenti non so se continuarla...

Ps.
Quella nel immagine e jodi♥

Baci
Croama♥♥

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