Capitolo otto

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Pov' Jodi

Aprii gli occhi in un posto che conoscevo piutosto bene ma che non avrei mai più voluto vedere.

Ero tornata al giorno in qui la mia vita era diventata un incubo.
Quando dieci anni fa la vita aveva cominciato a sfumare sotto i miei piedi e io persi la mia innocenza di bambina.

Quel giorno era quello dove avevo visto mia madre morire proprio davanti a me.

Ero solo una bambina di otto anni ma ricordo ancora tutto perfettamente.

Qurlla notte mio fratello Ryan era andato a dormire fuori a casa di un amico mentre io ero a casa con la mamma.

Fuori era scopiato un forte temporale e sopra tutti quei rumori l'urlo di mia madre aveva sovrastato tutto il resto.

Scesi dal letto e corsi giù dalle scale fini ad arrivare davanti alla camera della mamma.

I miei occhi si posarono sollo per un attimo sul ombra nascosta nel angoli più buio della stanza prima di correre verso il corpo della mamma stesso per terra.

Sembtava cosi piccola rivurva su se stessa....

Lei alzo i suoi occhi su di me, i suoi bellissimi occhi azzurri e dolci come il cielo ora erano di un colore spento come un spaventoso velo nero.

''Mamma'' sussurai.

Ma lei non mi rispose. Stava li ferma immobile e io continuavi a chiamarla ma non successe niente. Lei non si sveglio.

Lacrime calde mi rigarono il viso.

Il suo viso era sporco di sangue cosi come tutto il suo corpo.

E sapevo che non si sarebbe mai svegliata ma nonostante tutto non riuscivo a convincermi.

L'ombra volo via e io la guarda mentre era anvota macchiata su quelle bellissime ali nere dal sangue della mamma.

Un urlo di rabbia e dolore scuarcio la notte...il mio.
Mentre tutto intorno a me cominciava ad andare in fiame.

Ma io non sentivo piu niente ne fuori ne dentro. Solo un forte vuoto......

POV' SEDRICK

Quei cretini avevano portato la ragazzina nuova nel rifugio.
Ma erano fuori!!!!

Da Gabriel che era fin troppo prevedibile me lo potevo aspettare. Ma da Kim no.

O ma mi avrebbero sentito.

Non giudicatemi ma non soporti che qualcuno fichi il naso nei fatti miei.

Erano tutti nell salotto a guardarsi un film mentre mentre la bionfina della mensa e Derek dormivano insieme sul divano.

Mi piazai davanti al televisore e fulminai i miei amici.

La ragazzina non c'era. Dove diamine è finita...

''Dov' è la ragazzina?''chiesi trattenendo la voce.

''In giro...''

''MA VI SIETE BEVUTI IL CERVELLO??!!?'' esplosi facendo fare un salto si bei adormentati che mi guardavano stralunati.

''PORTARE UNA SCONOSCUITA NEL NOSTRO RIFUGIÒ. PERCHE LO AVETE FATTO?''

Fu kim oviamente a parlare con quel suo tono calmo e asciutto.

''Forse tu non l ai notato ma quela ragazza a un aria terribilmente famigliare. Per non parlare del aspetto poi e tale e uguale a ....''

''Non dire altro''. Stentai a riconoacere anche io la mia stessa voce per quanto fosse diventata fredda e letale in quel momento.

Non potevo soportare che lei continuasse a parlare di una peraona per me fin troppo importante.

Che ora pero nob c'era più...

''LEI e morta quindi non dire cazzate'' dissi marcando bene le parole.

Per me quello era un argomento tabù e loro tutti li sapevano.

Kim abasso la testa. Segno che non avrebe più parlato l tirato fuori quel argomento.

Bene ora dovevo solo ritrovare la ragazzina. Chi sa che fine aveva fatto.

Salii in titte le stanze ma non la trovai.

Incominciai a preoquparmi seriamente.

Arivai al ultima stanza. Ma era imposibile che fosse li visto vhe la porta era sempre chiusa a chiave e l'unica copia della chiave c' è la avevo solo io.

Stavo per tornarei indietro quando lo sentii.

Un tocco glieve e impercetibile sulla spalla come una carezza fredda come il ghiaccio.

Mi girai automaticamente ma non vidi nulla.

Sochiusi gli occhi e con lunghe falcate entrai nella camera chiusa.

Pecato che fosse apera...

L'occhio mi cade subito sulla ragazzina stessa a terra.

Mi avvicinai scuotendola.
Sembrava svenuta.

Cazzo...

''Ehi ragazzina apri gli occhi'' le intimai. Non ero proporio del umore per scherzare ma quando non mi rispose cominciai a preoccuparmi sul serio.

Mi guardai intorno. La finestra, l'unica per giunta, era atraversata dagli ultimi ragi del sole .

Guardai il viso di Jodi. Aveva le sopracciglia leggermente inclinate come se fosse in pensiero. E un lieve strato fi sudore le copriva la fronte

Non sembrava per niente la ragazza sicura che aveva tenuto testa a quella vipera di Sherol quella stesa matina. Che cosa la preocupava persino mentre dormiva....

Perche ? Davero ti interesa? Chiese la mia adorabile vocina interna che avrei tanto voluto prendere a calci in culo.

La presi tra le bracia a mo di sposa. Era gia la seconda volta in meni di tre giorno. Cominciaca a diventare un abitudine.

Chi sa come mi avrebbe risposto lei se acesse saputo che la tenevo tra le braccia ...

Qualcosa mi diceva non molto bene ma il pensiero mi fece comubque sorridere.



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