Attraverso un urlo acuto, Gioia esclama: "Non toccarmi!"; Copson ritira immediatamente la sua mano e si giustifica: "Volevo informarti che siamo quasi arrivati. Poi non è colpa mia, sei tu che non dovresti indossare gli shorts. Ho visto come tutti quegli uomini ti guardavano le gambe". "Ma cosa te ne importa? Non sei mio padre! Sei geloso?" "Sì" risponde impulsivamente Copson, ciò lascia la ragazza senza parole. Quella preoccupazione l'attira.
Passati pochi secondi, l'auto si ferma davanti a una villa gigantesca e illuminata. È una pietra preziosa in mezzo al buio, circondata da boschi oscuri. "Questa è casa mia" afferma John, Gioia si limita a guardare e a scendere dalla Jaguar a bocca aperta. "È una reggia" sussurra.
Il giardino è immenso, ornato di statue e piante. Dentro è ancora più meravigliosa, ricca di mobili e soprammobili e quadri. "Vuoi qualcosa da bere?" domanda gentilmente il padrone. "Un bicchiere d'acqua, per favore". Mentre l'uomo si avvia in cucina, Gioia osserva l'abitazione, soffermandosi su un mobile sopra il quale sono radunate miriadi di cornici luccicanti contenenti fotografie. Vede John da giovane -sempre affascinante-, in alcune immagini da solo e in altre con dei bambini; poi lo vede invecchiato, da solo o con dei ragazzi. Altre foto invece ritraggono solo quei bambini poi divenuti ragazzi. Quando Copson ritorna, Gioia gli chiede: "Sono i tuoi figli, vero?" John le porge il bicchiere e risponde: "Sì, ora vivono in Canada con la madre, la mia ex moglie. Lui è Jonah, ha 22 anni e studia Business, mentre lei è Jacqueline, ha 24 anni e studia Giurisprudenza. Sono davvero molto fortunato". "Hanno i tuoi stessi occhi" nota la ragazza, attenta ai particolari. "Tra l'altro sono dello stesso colore di quelli di Daniel". John, sorseggiando anch'egli un po' d'acqua, replica dicendo di non averci mai fatto caso. "Vivi da solo in questa casa così grande?" la curiosità di Gioia non si arresta. "No, ci sono anche una decina di domestici. Ora staranno dormendo".
Poco dopo Gioia mormora di voler andare a casa, John ribadisce che può fermarsi per la notte. "Senti, me ne voglio andare. Devo lavarmi e ho sonno". "Beh, puoi lavarti qui. Usa la camera di mia figlia, è fornita di un bagno enorme e ha tantissimi prodotti per il corpo e ha lasciato un mucchio di vestiti". La ragazza si arrabbia, ma un abbraccio di John, che le cinge le spalle e le sussurra: "Resta, ti prego" la convince. La voce sensuale di Copson ha fatto vibrare le corde dell'anima di Gioia. Qualcosa dentro sé le urla di restare.
Sale in camera di Jacqueline, accuratamente in ordine, pulita e ben decorata. Apre le tante ante dell'armadio: un mondo. "Non ho mai visto così tanti vestiti insieme. Se ha tutte queste cose qui, cos'avrà in Canada?" si chiede Gioia.
Il bagno è altrettanto sorprendente e floreale. Chiama il cugino, dicendogli che dormirà da una collega di lavoro. Si lava e mentre è sul letto a scrivere con i capelli che gocciolano lungo il suo corpo, coperto solo da un lungo telo bianco, sente bussare. È John, Gioia lo incita a entrare. "Sembri contenta.." dice l'uomo. "Sì, è magnifico questo posto. Grazie per avermici portata e scusa se sono stata un po' scortese, ma sai.." egli la interrompe: "Non sei stata affatto scortese" e sorride stringendole la mano. Appena avverte la vicinanza, Gioia chiude il diario. "È un diario segreto?" "Sì" risponde la ragazza, perdendo il suo sguardo nel vuoto. "Vuoi dormire in questa camera? Ovviamente non ti chiedo di venire nella mia, anche se ti accoglierei volentieri". "No, grazie. Mi va benissimo stare qui" si affretta a rispondere Gioia, sorridendo nervosamente. "Allora ti auguro la buonanotte. Sogni d'oro, bellissima. A domani" e la bacia teneramente sulla fronte. "Buonanotte anche a te" sorride Gioia mentre lo vede uscire dalla porta.
Conclude la pagina di diario scrivendo: "Si sta comportando da bravo uomo o sta cercando di conquistarmi? Io sono così confusa, aiuto." e si addormenta cullata da pensieri che sanno di John Copson.
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Lacrime di Gioia (momentaneamente sospesa)
RomanceGioia è una ragazza di diciannove anni tanto timida e fragile quanto bella e intelligente. Si trasferisce a Londra per realizzare i suoi sogni professionali, ma inaspettatamente, troverà anche l'amore di un uomo (o forse di due?). È la prima storia...