Lacrime di Gioia (momentaneamente sospesa)

Capitolo 8

Diario di Gioia
Ho bussato alla sua porta per mostrargli come mi stesse il vestito, visto che lo desiderava tanto. John, ha detto "Avanti".

L'ho trovato in piedi davanti allo specchio mentre si sbottonava la camicia; ancora una volta sono rimasta colpita dal suo fascino maturo. Mi ha guardata, ammirata, quasi venerata. I suoi occhi erano diamanti e la sua bocca non ha pronunciato mezza parola. Mi sentivo dannatamente bella, come una dea. Quando il silenzio ha iniziato a stancarmi, ho domandato: "Beh, allora? Come mi sta?" girando su me stessa.
Lui, sospirando, ha risposto: "Sei stupenda, incantevole.. non so se esiste un termine per descrivere la tua bellezza così pura e rara".
Ammetto che, anche se avevo capito che gli piacevo, ciò che ha detto mi ha sorpresa.

Io sono attratta da lui, è impossibile negarlo. Ho sempre detestato essere incoerente con me stessa.

Desideravo quell'uomo, soprattutto in quell'atmosfera.

Senza che lui se lo aspettasse, ho lasciato che il vestito mi cadesse da dosso, ripiegandosi sul pavimento. Sono rimasta coperta solo dagli slip davanti a lui che stava iniziando a sudare, ma non osava toccarmi. Allora ho deciso di fare io il primo passo, una volta nella mia breve vita. Gli sono saltata addosso completamente, ho iniziato a spogliarlo e a baciarlo appassionatamente. Ero impossessata dal momento di euforia e volevo a mia volta impossessarmi di quell'uomo.

John non ci credeva nemmeno, forse non riusciva a capire come una ragazza timida e impacciata come me, si fosse trasformata in un fuoco ardente. Dopo pochi istanti, eravamo coperti solo della nostra pelle. La mia giovane, liscia, fresca contro la sua con qualche piega, più vecchia e consumata. Chissà quante donne hanno toccato il mio uomo, chissà quante ci hanno fatto l'amore, chissà quante l'hanno veramente amato e chissà quante ne ha amate lui. È stato tutto così naturale, fino a quando lui, dopo aver preso precauzioni, stava per entrare dentro di me.
"Ho paura!" ho esclamato a bassa voce "È la mia prima volta..".
Lui mi ha interrotta, dicendomi che non mi avrebbe fatto male. Era appoggiato su di me, quando si è addentrato nella mia interiorità e le lenzuola bianche hanno iniziato a macchiarsi di sangue. Avevo sentito dolore, ma era mischiato con amore e non volevo che finisse. Mi ha vista sorridere e ha ricambiato, con i suoi denti brillanti. È penetrato dentro di me varie volte, era una bella sensazione. Trapassava la mia femminilità senza ferirmi. Era come se fossimo un'anima sola, come se la nostra unione fosse stata consacrata dalla magia di quegli attimi. Ondeggiavo su di lui disinvolta, col mio corpo nudo che poco a poco si ricopriva di gocce di sudore. Godevo nel vederlo godere, quindi andavo avanti assetata. Non avevo alcuna intenzione di fermarmi, e lui nemmeno. Ogni colpo volevo che fosse più forte del precedente e lui mi accontentava. Nutrivamo noi stessi a vicenda, ci capivamo tramite l'intensità dei nostri sguardi. Le sue mani, calde come al solito, hanno esplorato ogni parte di me. Si è addormentato infine sul mio fianco curvo e bianco, coprendosi delicamente con il lenzuolo. Io gli stavo accarezzando i capelli grigi mentre mi raccontava quanto fossi importante per lui e che da tanto tempo non faceva l'amore senza amare. I miei occhi luccicavano e lui se n'è accorto, così ha cominciato a baciare soavemente la mia mano. Si è addormentato con le mie dita appena accostate sulle sue labbra.

L'ho osservato per qualche minuto, ammirando la sua bellezza non più giovane. Poi, l'ho adagiato sul cuscino lentamente, per non farlo svegliare. L'ho baciato sulla fronte e ho cominciato a scrivere. Sono ancora qui, tra le lenzuola macchiate dalla mia verginità e improfumate con il nostro amore. Il mio amore e quello del mio re.

È stata la notte più bella della mia vita.

Ci sarà sempre un posto riservato a John nel mio cuore, a prescindere da come vadano le cose.