Capitolo 1.

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«Si Scott, ne sono sicura. Era lui.»

Lydia era in aeroporto, con una mano reggeva il telefono e con l'altra trascinava la valigia.

Era in vacanza al momento della visione, ma non esitò un istante a prendere il primo volo di ritorno a Beacon Hills.

«sono in aeroporto» continuò uscendo in strada «dammi un'ora e sono da te.»

Staccò la telefonata e fece cenno ad un taxi di fermarsi.

Scott, sentendo il bip metallico che annunciava la fine della chiamata, si voltò verso Kira, seduta sul bordo del letto, coi piedi a penzoloni e il viso impaziente.

«allora? Che succede?» chiese.

Scott era a bocca aperta, si passò una mano tra i capelli e «Stiles è in pericolo. Lydia ha avuto una visione.» disse.

Kira scattò in piedi.

«che vuoi dire?»

Scott prese a balbettare e a gesticolare.

«non lo so! Ha detto che era su una sedia di spine, che stava soffrendo, che urlava.»

Prese un lungo sospiro.

«da quant'è che non senti Stiles, Scott?» chiese cauta Kira, timorosa di toccare un tasto dolente.

Il ragazzo, in piedi al centro della stanza, si sentì improvvisamente in colpa.

«non abbiamo mai chiarito. Dopo Donovan, tutto è cambiato. Ho sentito che era andato in vacanza con Malia. Credevo fosse con lei, che si sarebbe divertito e che quando sarebbe tornato ci saremmo rivisti e sarebbe stato come ai vecchi tempi.»

Kira si avvicinò lentamente al suo ragazzo, gli posò una mano sulla spalla.

In certe situazioni, è difficile capire come poter essere d'aiuto.

«è tutta colpa mia.» sussurrò lui tirandosi i capelli per la frustazione.

Kira provò a ribattere ma venne subito interrotta: «Kira. È così. Ho sbagliato a non fidarmi di lui, dovevo crederlo fin dall'inizio. Dannazione è il mio migliore amico! Avrei dovuto stargli accanto. E invece adesso rischio di perderlo, per sempre. Dobbiamo fare qualcosa. DEVO fare qualcosa. Io devo salvarlo Kira. A costo della mia stessa vita.»

La ragazza minuta accennò un sorriso.

«perché non andiamo a parlare con lo sceriffo? Magari lui saprà qualcosa che a noi sfugge. Restiamo sul vago. Non accenniamo a nessuna visione, né tortura. È una faccenda in cui non dev'essere immischiato.»

Scott annuì. Poi si passò una mano sulla bocca e sul mento, pensieroso.

«non possiamo affrontare tutto questo da soli Kira. Chiamerò dei rinforzi.»

Derek Hale si stava allenando, quando ebbe la chiamata.

"Stiles è in pericolo" gli dissero "devi venire ad aiutarci."

Non esitò.

Accettò.

Così, su due piedi.

Aveva sempre avuto un rapporto particolare con quel ragazzo un po' strano. Ma se c'era una cosa che aveva imparato di lui è che era un ragazzo buono. Senza risentimenti, cattive intenzioni, né gelosia o malvagità.

E lo apprezzava per questo.

Le anime buone scarseggiavano: dovevano venir preservate più dei panda.

Quindi spiegò la situazione alla sua fidanzata, Braeden, e riempì la valigia.

Bentornato a Beacon Hills.

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