«secondo voi li ha uccisi?» sussurrò Kira rompendo il silenzio.
Scott alzò la testa di scatto.
Lydia, seduta su un sasso, scosse la testa e strinse la mascella.
«impossibile» disse «io Stiles l'ho visto. Era vivo.»
«e Malia? Lei l'hai vista?» chiese Derek incrociando le braccia al petto.
Lydia sbattè i palmi delle mani sulle ginocchia, in un gesto di profonda irritazione.
«okay ragazzi non dovete prendere alla lettera le mie visioni!» esclamò «sono contorte, e a volte senza senso. No. Non ho visto Malia. Ciò non vuol dire che sia morta, dannazione.»
«quindi? Ora che si fa?» chiese Bree guardandosi intorno.
Lydia sentiva un fastidioso prurito alle caviglie, quindi appoggiò la mano sulla parte bassa della sua gamba e «MA CHE DIAVOLO?» urlò.
Abbassando gli occhi vide centinaia di formiche che zampettavano frettolosamente sulla sua caviglia.
Si alzò di scatto allontanandosi dal sasso su cui era seduta e con la mano iniziò a scacciare le formiche che salivano sempre di più sulla sua gamba. Braeden le andò vicino per sorreggerla.
Scott osservava quelle formiche aggrottando le sopracciglia. Quelle che non erano occupate a mangiucchiare la pelle di Lydia, erano ammucchiate tutte intorno a qualcosa di giallastro.
Il ragazzo si abbassò per osservare meglio.
Era una caramella.
Con un soffio scacciò via gli insetti e la prese tra le mani; portò il dolcetto all'altezza del suo naso e alzò le sopracciglia.
«Lydia?» chiese.
La ragazza smise di schiaffeggiarsi la caviglia e gli rivolse la sua attenzione.
Scott le si avvicinò e le mostrò la caramella.
«cosa ti ricorda questa?»
Lydia non ci pensò due volte.
«è la caramella preferita di Stiles. La porta sempre con sé.» sussurrò.
«è un segnale.» esclamò Braeden «forse il vostro amico è più intelligente di quanto pensiate.»
«che vuoi dire?» chiese Kira.
«che ce ne sono delle altre. È un percorso. Sapeva che l'avremmo cercato.» disse Derek allontandosi.
«dove diavolo stai andando?» chiese Lydia gesticolando.
«seguo le formiche.» e, dicendo questo, si avvicinò all'auto e salì al volante.
I ragazzi si guardarono tra di loro confusi, ma consapevoli del fatto che Derek li avrebbe lasciati in mezzo al nulla senza farsi scrupoli, lo seguirono frettolosamente.
«il percorso finisce qui. Non ci sono altre caramelle.» disse Derek spegnendo l'auto.
Avevano superato dieci caramelle, ed erano arrivati in un posto identico a quello in cui stavano prima.
Si guardarono intorno, sconfitti, poi Scott alzò le sopracciglia.
«c'è un edificio liggiù.» disse indicando una costruzione che si scorgeva in lontananza.
«bene, sapevo che non eravamo a un punto morto.» disse Derek facendo ripartire l'auto.
L'edificio all'esterno appariva vecchio e abbandonato. Fatto di mattoni polverosi sovrapposti e marchiati in rosso con alcune frasi scritte in una lingua straniera.
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Looking for Stiles.
FanfictionVide un viso graffiato, ferito. Degli occhi iniettati di sangue. Un corpo che si fletteva. Che si arrendeva al dolore. Disse qualcosa di appena udibile. Un sussurro. Un nome. «Stiles»