Quinto capitolo

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Osservai il mio riflesso allo specchio del bagno. Avevo le labbra gonfie, le guance arrossate e gli occhi lucidi.
Incredibile ciò che riusciva a fare quel ragazzo.

Presi un asciugamano dal terzo cassetto ed entrai nella doccia. Shampoo al mango, bagnoschiuma al mango... Ok questa era una vera ossessione.

Mi infilai la maglia di Jace come pigiama. Aveva il suo odore. Osservai che se avessi voluto ci sarebbe entrata un'altra me per quanto mi stava grande.

Prima di dormire, non potei fare a meno di pensare a quel bacio.

Solamente questo mi faceva battere il cuore. Potevo ancora sentire il calore delle sue braccia attorno al mio corpo. Potevo sentire le sue labbra soffici sulle mie.

Mi addormentai con questi pensieri ancora ben impressi nella mia mente.

-Sveglia- Mi sussurrò qualcuno sedendosi sul letto. Scoprendo che si trattava di Isabelle provai una fitta di delusione.

-Jace mi ha chiesto di portarti qualcosa da metterti stamattina, così ho pensato che questi ti potessero stare- disse indicando i vestiti piegati che aveva riposto un attimo prima accanto a me.

-Grazie Isabelle, sei la mia salvezza- le sorrisi.

-Figurati, ora scendo così finisco di preparare la colazione- annuii e appena richiuse la porta cominciai a vestirmi.

Il jeans era attillatissimo e il top abbastanza scollato. Mi guardai allo specchio. Non era per niente da me quell'abbigliamento.

In bagno trovai una spazzola che usai per rendere i miei capelli guardabili.

Isabelle e Jace stavano facendo colazione così mi aggiunsi a loro.

-Buongiorno bellissima- mi sussurrò Jace all'orecchio facendomi arrossire in una maniera allucinante. Isabelle parve non accorgersi di niente.

-Così ieri Jace ti ha intrattenuta?- mi domando Isabelle facendomi quasi soffocare con un toast.

-Come?- dissi guardando Jace che stava trattenendo una risata mentre arrossivo sempre di più.

-Si insomma mi ha detto che alla fine avete visto un film insieme. Potevate anche chiamarmi- disse facendo finta di essere offesa.

Lanciai un occhiataccia a Jace.

-Mi dispiace- dissi ad Isabelle -Pensavamo stessi dormendo-

-Com'è stato?- mi chiese ancora.

-Mmh... Carino- risposi senza alzare lo sguardo dal mio piatto.

-Carino?!- Era stato Jace a parlare -Avanti Clary puoi dirlo che sono stato fantastico-

Lo guardai con gli occhi spalancati.

-...a scegliere il film intendevo- sogghignò alla fine.

Isabelle guardò prima Jace poi me.

-E così vi siete baciati- concluse.

Jace ridacchiò e io mi feci ancora più rossa in viso.

-Idiota- borbottai riferendomi al biondo che ancora rideva.

Una volta entrati a scuola Jace mi prese per mano e ci dirigemmo verso un muretto dove erano seduti Maia, Jordan e Aline.

-Avete visto Alec? Non risponde al telefono da ieri sera- chiese Isabelle. La preoccupazione le si leggeva sul volto.

-Si è lì- Disse Jordan indicando due ragazzi che parlavano.

Alec non era tanto distante da noi ed era impegnato in una conversazione con un tipo davvero strano.

Notai che era più basso di Alec e aveva tratti asiatici. A renderlo strano era il suo modo di vestire che attirava molto l'attenzione e in più i capelli sembrava che brillassero sotto il sole.

Alec ci vide e salutò il ragazzo con cui parlava, poi si avvicinò al gruppo.

-Alec, perché non rispondi al telefono?- gli chiese subito Isabelle -Mi hai fatto preoccupare tantissimo, ieri sei uscito senza avvisare e hai preso la macchina, pensavo che ti fosse successo qualcosa, che avessi fatto un incidente- disse tutto d'un fiato.

-Calma sorellina- le disse Alec mettendole una mano sulla spalla -Ieri sono andato da un mio amico e sono rimasto a dormire a casa sua. Il mio cellulare è morto, mi dispiace di averti fatto preoccupare-

-Era quello con cui parlavi prima?- chiese ancora lei.

Ma non feci in tempo a sentire la risposta perché Simon stava venendo verso di me. Salutai i ragazzi e diedi un bacio sulla guancia a Jace poi corsi verso Simon per abbracciarlo.

-Mi sembri particolarmente felice oggi- mi disse Simon -È successo qualcosa?-

-Mmh niente di che-

-C'entra per caso il fatto che hai dato un bacio sulla guancia a Jace due secondi fa?- disse ad un tratto facendosi serio -Pensavo avessi capito quello che...-

-Simon- lo interruppi -So quello che mi hai detto ma io non...-

Questa volta fu il suo turno interrompermi -Lascia perdere, non voglio arrivare in ritardo in classe- disse bruscamente e se ne andò.

Ma che gli prendeva? So quello che mi aveva detto ma non ero così stupida. Jace era stato carino con me e non mi aveva dato per niente l'impressione che lo stesse facendo solo per divertirsi. E poi ci eravamo solamente baciati.

SIMON'S POV

Clary aveva provato a parlare con me durante la lezione e aveva provato a chiamarmi moltissime volte. Ma non potevo credere che tra lei e Jace stesse nascendo qualcosa. Jace le avrebbe spezzato il cuore. Perché Jace vedeva Clary solo come un passatempo. Non la conosceva abbastanza per sapere quanto era fantastica, non la conosceva abbastanza quanto me. E non la meritava quanto me.

Ma la colpa era anche mia. Avevo atteso troppo tempo per confessarle i miei sentimenti. Ma avevo avuto troppa paura. Paura che lei non ricambiasse. Paura che lei non mi vedesse più allo stesso modo. Paura che per questa cosa la nostra amicizia fosse andata a puttane.

In quel momento la voce di mia madre scacciò i miei pensieri.

-Simon c'è Clary, vieni-

Cazzo. Cosa avrei dovuto dirle adesso? Mi trascinai giù dal letto sul quale ero steso controvoglia.

Clary mi aspettava fuori dalla porta.

-Facciamo quattro passi?-

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