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Inizia ad avvicinarsi a me, senza che io facessi nulla,di conseguenza mi alzo e mi avvicino anche io.

Sposto lo sguardo verso Bethany che mi guarda con un'espressione come se volesse dire "non farlo".

Lei ha sempre odiato Dylan,è fermamente convinta che lui mi faccia del male,ma non è così,perché io non sono mai stata innamorata di lui. Bethany ha sempre sostenuto questa tesi perché non riesce a concepire il fatto che io non mi sia mai innamorata seriamente.

Mi è sempre piaciuto alimentare la situazione con Dylan,non mi sono mai fatta tanti problemi sulla mia vita,probabilmente perché sono così,o forse perché ancora devo incontrare la persona che sappia gestirmi.

Dylan é davanti a me e sorride in modo malizioso: si avvicina a me dandomi un bacio sulle labbra,poi approfondisce sempre di piú il bacio e dopo 3 secondi ci stacchiamo.

non lo guardo neanche negli occhi e torno al mio posto,lanciando uno sguardo a Kate che sembrava divertita.

Io e lei invece ci assomigliamo molto. Riesce a capire cosa penso e cosa provo,ma soprattutto non è pesante.

Dopo un po' mi annoio di questo gioco,per questo chiedo ad alta voce a tutti di andare a ballare.

Mi avvicino allo stereo e alzo il volume al massimo,poi allungo il braccio verso un bicchiere,lo prendo e ci verso dentro una padre della nostra bottiglia di vodka nascosta,diluita con del succo di frutta.

Bevo tutto e mi dirigo verso Emily che mi sta aspettando per ballare. Al suo fianco c'é Nash che balla con delle ragazze a caso.

Appena mi avvicino ad Emily mi prende le mani ed iniziamo a ballare insieme.

La mia vita è sempre andata in questo modo. Un giorno cambierò,metterò la testa apposto,ma fino a quel momento non c'è nulla di più bello della mia libertà.

L'alcol si fa sentire e mi scateno nel vero senso della parola. Rido,scherzo e ballo in modo strano davanti ai miei amici,che ubriachi a loro volta ridono insieme a me.

Mi volto e noto l'amico di Carter e Kate che ballano. Decisamente non è fidanzato,poiché la ragazza di prima a sua volta sta ballando con un altro ragazzo di cui non riesco a capire l'identità a primo impatto. 

Successivamente vado verso la dispensa e prendo un altro bicchiere. Forse sto esagerando,ma poco mi importa.

Torno a ballare,ma non trovo i miei amici; mi giro intorno e non riesco a riconoscere nessuno,se non persone che conosco di vista.

Dato il leggero mal di pancia decido di andarmene da qui e il mio istinto mi porta verso il bagno,ma non voglio vomitare.

Non vomito di solito,ho solo bisogno di sciacquarmi un po' la faccia per sentirmi meglio,ma a quanto pare stavolta non ha funzionato molto..anzi, ora capisco ben poco.

Il salotto é pieno di persone,anche troppe per questa stanza, non so neanche dove sto andando fino a che perdo il controllo e vado a sbattere contro qualcuno.

Quando riapro gli occhi mi ritrovo distesa sopra un ragazzo,che neanche riconosco.

Non riesco a reagire. Ci guardiamo entrambi negli occhi in modo molto strano e non so se è colpa dell'alcol ma non riesco a pronunciare neanche una parola. Lentamente capisco che è l'amico di Carter.

Lui sorride e mi aiuta ad alzarmi.

"Ti senti bene?" mi chiede con un filo di voce che quasi non riesco a sentirlo.

"Si" rispondo imbarazzata dopo alcuni secondi,dopodiché ho un dolore alla testa incredibile e mi appoggio al muro per non cadere a terra.

Lui continua a guardarmi e senza dire una parola,ma si avvicina a me e cerca di prendermi per le braccia.

Mi gira tutto,quindi non mi oppongo alla sua presa. In poco tempo mi ritrovo su un letto e va a chiudere la porta in modo molto veloce,poi viene verso di me,ma io inizio ad urlare per istinto.

"Ma cosa fai? Sei matto?" urlo.
"Solo perché sono ubriaca non ti permetterò di approfittarti di me!" aggiungo.

"Cosa? Ma sei matta tu?" mi guarda confuso e io sto zitta,ho un gran mal di testa.

"Davvero credevi..? Carina,neanche ti conosco. Non so neanche il tuo nome ma per come ho capito sei amica di Carter e sei ridotta molto male,volevo solo aiutarti a trovare una stanza perché da sola ti saresti addormentata al massimo nella vasca"

Non ho neanche la forza di risponderlo. Mi fa troppo male la testa e mi sono appena resa conto della grande figura che ho fatto,ma ora non importa.

"Scusami" dico quasi sussurrando e in un secondo mi accascio sul cuscino per poi addormentarmi.

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