Capitolo 9

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Niall accostò la sua auto davanti alla piccola villa che gli avevano regalato i genitori per il suo diciottesimo compleanno.

"Arrivati." Affermò sorridendo. Quella sera era stranamente spensierato. Come se il sorriso di Hanna avesse liberato la sua mente da tutte quelle nubi che la tempestavano di pensieri negativi.

Scesero dall'auto e come il biondo aprì la porta, Hanna rimase estasiata da tutto quel lusso. Era arredata con uno stile molto particolare. Le tende grigio scuro facevano risaltare i mobili bianchi del salotto. Mentre i divani di pelle nere mettevano in risalto le pareti color perla.

"Ti piace?" Chiese, timidamente il ragazzo.

"Si, molto." Affermò la mora senza smettere di sorridere.

Si tolsero le giacche per poi spostarsi in cucina, anch'essa bianca e molto moderna.

"Vino bianco o rosso?" Chiese il ragazzo.

"Rosso." Affermò la mora con decisione. Aveva sempre amato il vino rosso, sia per l'odore che per il gusto. Infatti il padre era solito a portarla a quelle fiere del paese dove era possibile degustare i vini di tutta la regione. Le mancava molto il padre. A differenza di molti altri ragazzi lei passava giornate intere con i suoi. Quando si sta bene con determinate persone, non hanno importanza l'età o altre piccole caratteristiche a cui molte volte diamo fin troppa importanza. Le mancava anche il suo gruppo di amici. Si sentiva persa senza Sophia, erano amiche da una vita. E poi c'era lui, Edward. Non era il tipico "cattivo ragazzo" protagonista di tutte quelle stupide storie d'amore, lui era diverso. Ma quella diversità che ti affascina, quella diversità che pagheresti oro per ritrovarla in tutte le persone. Era un ragazzo dolce, disponibile e sempre sorridente. I capelli sempre tirati su col gel, tenuti perfettamente in ordine gli davano un'aria matura, per non parlare dei bellissimi occhi verdi che Hanna aveva notato dal loro primo incontro. Era raro trovare ragazzi così, ragazzi che ci tenevano veramente, ragazzi con veri sentimenti, e lei lo stava perdendo lentamente. Le stava scivolando via dalle mani senza che se ne rendesse conto. I suoi pensieri vennero interrotti da Niall che le passò un calice colmo di vino.

Hanna sussurrò un "grazie" per poi portarselo sotto il naso. Le sue narici vennero inondate dal forte odore di alcol.

"Vino francese." Affermò con un sorrisetto, avvicinando il calice alle labbra.

"Giusto." Rispose Niall leggermente sorpreso per poi berne un sorso.

"Sembra che tu te ne intenda di vini."
"Oh non proprio. Qualche volta accompagnavo mio padre a delle fiere di paese e così con il passare degli anni ho imparato a riconoscerli più o meno."

"Avevi un bel rapporto con i tuoi?" Chiese il biondo.

"Ho un bel rapporto con i miei genitori." Lo corresse Hanna.

"Tu invece?" Continuò per non far sembrare la risposta di prima troppo dura. Non voleva assolutamente rovinare il momento. Il Niall arrogante e violento la spaventava e di sicuro non voleva che tornasse.

"Diciamo di si. Sono molto legato a mia madre." Disse con una nota di malinconia.

"E con tuo padre?" Chiese la ragazza curiosa.

"Beh, lui è sempre a lavoro. Anzi lo è sempre stato per mandare avanti l'azienda di famiglia e quindi non è mai stata una figura presente e costante nemmeno nella mia infanzia."

"Oh capisco." Rispose semplicemente. Non doveva essere un argomento semplice per il biondo e quindi decise di chiuderlo lì.

"Bene, ci guardiamo un film?" Domandò poi.

"Certo." Rispose il biondo facendo una risatina per poi prendere la bottiglia e i due bicchieri per portarli nel salone.

"Che genere?"

"Horror." Rispose subito la ragazza con un sorriso sornione. Non aveva paura dei film di quel genere, le vere cose che la spaventavano erano le persone e una i queste era accanto a lei. Niall Horan si sarebbe trasformato nel suo incubo peggiore? O la sua era soltanto una maschera per nascondere il dolore e la sofferenza che regnavano nei suoi occhi?

"Perfetto." Sorrise Niall per poi far partire Annabelle, uno dei suoi preferiti. Mentre stavano guardando il film Hanna ripensò a tutto quello che era successo durante la serata. Si ricordò del discorso che aveva iniziato Maura e che il figlio aveva interrotto. Di quale problema stava parlando la donna? Niall notò lo sguardo perso della ragazza al suo fianco e decise di stoppare il film.

"Tutto okay? A cosa stai pensando?" Chiese premuroso, un tono che Hanna non aveva mai sentito. Lo stesso tono che le fece prendere un po' di coraggio per parlare.

"T-tua madre mi stava parlando di te. Mi ha detto che hai un pr-problema...Che problema Niall?" Gli chiese con voce tremante mentre gli accarezzava la spalla. Il biondo sbarrò gli occhi all'istante ma poi decise di rispondere...



Alone ||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora