Quando Hanna si svegliò, il lato destro del letto, quello in cui aveva dormito Niall, era vuoto. Si passo involontariamente le dite sulle labbra, quelle stesse labbra che poche ore prime erano state morse più e più volte. Senza rendersene conto gli angoli delle sue labbra si sollevarono. Decise così di andare a cercare il ragazzo nel resto della casa. Quando arrivò in cucina, infatti, lo trovò rivolto verso i fornelli riscaldando una teiera colma d'acqua.
"Buongiorno." Disse Hanna per attirare la sua attenzione. Vide le spalle del ragazzo irrigidirsi al suono della sua voce.
"Giorno." Rispose lui con voce terribilmente seria. Un brivido le percorse la spina dorsale. Che avesse sbagliato qualcosa?
"T-tutto bene?"
"Si. Ora fai colazione e poi cambiati, tra mezz'ora ti riporto a casa." Detto ciò si girò verso di lei e per la prima volta in quella giornata i loro occhi si incontrarono.
La risatina leggera di Niall riempì la stanza, quando vide l'espressione spaesata di Hanna.
"Cosa pensavi? Che un bacio avrebbe cambiato le cose?" Un sorriso amaro apparve nel suo viso.
"Non saranno dei fottuti baci a salvarmi la vita."
"Io..io pensavo che ti avesse aiutato, e poi sei stato tu a baciarmi." Il suo cuore si ricoprì di piccole crepe, doveva tenere insieme i pezzi però, non poteva distruggersi di nuovo.
Non un'altra volta.
Non ancora dolore.
"Ci siamo fatti prendere dal momento, non è significato nulla."
Nulla
Una semplice parola detta da quel ragazzo che stava tenendo lo sguardo fisso sulle punte delle sue scarpe, troppo codardo per affrontare la realtà. Era bastata una parola per far disperdere le schegge di quel cuore che aveva già sofferto abbastanza. Restò a fissarlo con occhi sbarrati, mentre dalla sua bocca, nemmeno una parola aveva il coraggio di uscire.
"E ora muoviti, ci sono dei vestiti di mia sorella nella camera degli ospiti, metterai quelli." Detto ciò Niall si chiuse nel bagno mentre il rumore secco della porta appena sbattuta faceva eco nella casa.
Hanna si avvicinò al tavolo posto al centro della cucina afferrando un bicchiere d'acqua per cercare di sciogliere quel groppo che le si era formato nella gola. E mentre si avviò nella camera degli ospiti una lacrima dispettosa che non era riuscita a trattenere le scivolò nella guancia sinistra.
******
Mezz'ora dopo erano entrambi seduti nella macchina sportiva di Niall diretti verso casa Stone. Il viaggio fu molto silenzioso e ogni tanto il ragazzo alla guida lanciava sguardi veloci alla mora.
Non aveva smesso nemmeno per un secondo di guardare fuori dal finestrino, gli alberi che si rincorrevano nella strada. Era come stare fermi, senza potersi muovere, mentre il mondo continuava a farlo, lanciandoti addosso qualsiasi cosa gli capitasse sotto braccio per ferirti ancora e ancora. E nonostante Niall sapesse di averla in qualche modo ferita continuava a stare zitto. È meglio per entrambi continuava a ripetersi, quando lui stesso sapeva che nulla era meglio dei suoi occhi, delle sue labbra o delle sue mani fredde. Nulla era meglio di Hanna.
Dopo un viaggio che sembrò infinito la macchina si fermò di fronte alla casa della ragazza e quando quest'ultima la vide una stretta al cuore le fece capire che infondo le mancava la sua famiglia, anzi le mancava decisamente, ma tutto quel dolore che aveva provato negli ultimi tempi l'aveva distratta persino dai suoi sentimenti.
"So di essere un codardo a chiedertelo, ma preferirei che non parlassi di me.."
"Mi stai dicendo di non dire alla mia famiglia che un pazzo mi ha rapita, picchiata e quasi violentata?!" Chiese Hanna a denti stretti."I miei hanno già troppi problemi.." Rispose lui senza guardarla negli occhi.
"Ti darò dei soldi per questo motivo." Disse mentre estraeva dalla tasca interna della sua giacca un blocchetto degli assegni.
"Non me ne faccio un cazzo dei tuoi soldi." Disse Hanna scendendo dalla macchina.
"E giusto per informarti, non avrei comunque detto niente, per il semplice motivo che tengo a te."
Percorse velocemente il vialetto di casa mentre sentiva il rumore della macchina di Niall sfrecciare via dietro alle sue spalle.
Ora si sarebbe dovuta inventare qualcosa da dire alla sua famiglia per essere sparita di casa per quasi un mese.
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Alone ||Niall Horan
Fanfiction"Allora inizia ad abituarti al buio, perché sarà l'unica cosa che vedrai finché non mi stancherò di te."