Black Eye.

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Laura entró in casa felice di ció che aveva fatto.
E se quello fosse stato un errore era felice di averlo commesso.

Entró a passo felpato,cercando di non svegliare nessuno.
L'orologio ticchettava le tre e quaranta e il suo soggiorno era tranquillo.
Rimpianse la notte,la notte era l'unico momento in cui tutto era calmo in casa sua.
Non c'erano discussioni.

Improvvisamente avvertii dei passi provenire dal piano di sopra.
Guardó le scale vedendo la figura del padre.
"Ora sei tornata?"urló avvicinandosi con rabbia alla castana.
Laura decise di non rispondere.
"Cosa sei stata a fare fuori fino ad ora? La troietta per la strada?"domandó il padre.

Lui era abituato a trattare le persone in quella maniera,ma le persone che venivano trattate in quel modo non lo erano.
Loro si convincevano che lui fosse buono,ma non era cosí.
Era la persona peggiore che Laura conosceva.
"No,non sono una di quelle zoccole con cui tradisci la mamma...a proposito quanto le paghi?"domandó avviandosi verso la sua stanza.
Il padre rimase sconvolto.
La afferró per i capelli trascinandola accanto a lui per parlarle.
"Non ti puoi rivolgere a me in questo modo"gridó tirandole uno schiaffo.
Lei si toccó il punto dolente.
Non era per niente sorpresa.
"Ti senti meglio ora?"chiese dirigendosi nella sua stanza.
Si soffermó sulle scale e si giró a guardarlo.
"Ah e grazie per avermi rovinato la notte"mormoró ricominciando a camminare.

Laura odiava il padre. Lo odiava dalla prima volta in cui aveva tradito la madre.
Si ricordó precisamente quel giorno.
Il padre aveva avuto una scappatella con la zia Raven,la sorella della mamma.
Ed era rimasta sbalordita da come in quella famiglia il livello di bugie non era dovuto ad un vaso rotto,ma al numero di corna messe.
Se non fosse stato per lei,la madre non lo avrebbe mai scoperto.
Era stata Laura a beccare il padre in uno stanzino buio a strusciarsi contro la zia e rimase disgustata da quella visione.
Nonostante il padre la avesse pregata di non dire nulla a nessuno,lei non riusciva a mantenere quel segreto anche se la sua famiglia ne avrebbe subito amare conseguenze.
E da quell'istante tutto cambió nella sua famiglia.
Damian non considerava piú Laura sua figlia,ma la persona che lo aveva deluso.
E l'autostima della castana in quel momento era colata a picco e non era piú riuscita a superarlo.
Continuava a credere di essere una delusione e finalmente aveva trovato qualcuno che non la considerava tale.
Ross.

_____________

La strada era cosí buia e triste,eppure in quel momento a lui sembrava giorno.
Saltellava contento come una bambina che saltellava tra le pozzanghere.
La sua vita stava prendendo la piega giusta,per la prima volta.
Stava iniziando una relazione seria con quella ragazza che aveva conosciuto sulla spiaggia quella notte che aveva cambiato tutto.
Aveva reso tutto speciale.
Lei era unica.
E per quanto riguardasse Britney,lui aveva preso la decisione di lasciarla quella stessa notte.
Infatti le invió un messaggio preso dalla situazione.

"Britney domani dobbiamo parlare"
Rilesse il messaggio.
Si pentiva di ció che sarebbe successo il giorno successivo,ma si sentiva quasi in dovere di farlo.
Non avrebbe giocato con i sentimenti della bionda,anche se sapeva che infondo lei se lo aspettasse perché piú di una volta lo aveva rimproverato per il suo sguardo assente,gelido.
In quei momenti lui ricordava la figura di Laura.
Il suo esile corpo,le mani piccole,le labbra rosee,gli occhi color nocciola in cui avrebbe potuto perdersi ed i capelli che profumavano di fragola.
Lei profumava di fragola.
Anche la sua pelle.

Sentiva giá la mancanza della ragazza.
Pensava a come probabilmente si sarebbe pentito di essersi messo con lei poiché la ragazza cambiava versione quasi ogni giorno.
Un giorno si baciavano.
Il giorno dopo lo spingeva tra le braccia di un'altra.
Un giorno facevano l'amore ed il giorno dopo,lei fingeva quasi di non conoscerlo.
E lui aveva paura,perché se ne era innamorato terribilmente.
Ed essere innamorati puó essere bello e brutto.
Vale la pena innamorarsi se poi devi soffrire?
Ross non sapeva rispondere a quella domanda.
Sapeva solo che con Laura si sentiva piú sicuro di tutto.
Anche di sé stesso.
E questo era insolito.

Decise di ritornare al luogo in cui alloggiava la madre per farle compagnia oppure semplicemente osservarla mentre dormiva sapendo che si sarebbe svegliata.
Le mancava tutto di lei.

Arrivó di corsa al secondo piano per raccontare a Stormie ció che era avvenuto qualche ora prima,voleva dirle che si era fidanzato con Laura e avrebbe voluto che esultassero insieme.
Si fermó qualche istante fuori la porta per spaventarli,anche sapeva che si sarebbero arrabbiati poiché era notte fonda e probabilmente stavano dormendo profondamente.
Si stupii quando li sentii farfugliare qualcosa come se non volessero essere sentiti.
Il biondo accostó l'orecchio alla porta riuscendo a sentire solo suoni confusi seguiti da un "Ross non deve assolutamente saperlo"

Cosa non avrebbe dovuto sapere?
Un grosso peso gli si formó allo stomaco.
Non si fidavano di lui.
Un ennesimo colpo alla poca stima che aveva verso sé stesso.
Aprí la porta di colpo,guardandoli curioso.
Entrambi emanarono un leggero urlo di spavento e poi incominciarono a ridere.
Ross non lo trovava divertente.
Non aveva mai un minuto di pace.
Sentiva che i suoi problemi fossero appena iniziati.

"Ci hai spaventato Ross"mormoró la madre dandogli un leggero colpetto sulla testa.
Ross alzó le spalle un pó nervoso.
"In realtá speravo che steste dormendo"spiegó.
La madre sorrise ironica.
"Che cattivo"borbottó la madre.
"Allora come é andata la passeggiata?"continuó la donna osservando il figlio.
Lui annuii.
"Bene"affermó.
La madre temeva che avesse sentito qualcosa del suo discorso e non voleva che lui conoscesse la veritá,sapeva che ne avrebbe sofferto incredibilmente.
"Io e Laura ci siamo messi insieme"bisbiglió sorridendo leggermente anche se era ancora nervoso.
"Davvero?"domandó la bionda entusiasta.
Ross fece cenno di si col capo.
"E britney?"chiese diventando improvvisamente seria.
Ross abbassó la testa deluso.
"La lasceró domani,l'avrei lasciata oggi..ma é un pó tardi"borbottó indicando l'orologio alle spalle della donna.
La lancetta ticchettava sulle quattro.
Si stupirono del tempo che avevano passato a parlare.
Ross era titubante.

Aveva dubbi sui suoi genitori e questo non gli piaceva,per niente.

"I miei mi nascondono qualcosa"invió il messaggio a Laura intuendo che non riuscisse a dormire per quel bacio che si erano dati.
Un bacio da togliere il respiro.

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