go home.

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Il locale in cui si erano diretti era poco lontano dalla scuola.
Era piccolo ed aveva le pareti dipinte di rosa accompagnate da fotografie di personaggi famosi che si supponeva fossero stati in quel piccolo pub.
Le foto sembravano molto vecchie,erano ingiallite e sembrava che fossero anche corrose dagli anni.
I ragazzi entrarono osservando quel luogo poco convinti.
Sembrava un pó femminile,Ross e Calum si scambiarono un'occhiata divertiti.
I quattro si accomodarono in un tavolo accanto alla finestra.
Calum e Raini insistettero per sedersi uno accanto all'altro e cosí Ross e Laura capitarono vicini.
Era quasi come se il destino stesse giocando contro di loro o a loro favore,ma questo lo avrebbero scoperto solo in futuro.
Laura si accomodó il piú lontano possibile dal ragazzo,voleva evitare ogni contatto possibile,eppure sentiva anche la necessitá di stargli accanto.
Dentro di lei vi era un conflitto,che rendeva ancora piú confuso il casino che aveva nella testa.
"Cosa vi posso portare?"domandó una giovane cameriera.
La riccia osservó il nome inciso sulla targhetta.
Britney
Osservó il rosso e notó una certa malizia nello sguardo.
Sapeva che lo conosceva da poco,ma per lei quella sera a discutere sopra ad un divano era stato piú importante di tante altre uscite.
Si era aperta con lui completamente,aveva spiegato tutti i suoi complessi dovuti alla madre e lui sembrava aver compreso tutti i suoi disagi.
"Io prendo un frullato alla fragola"mormoró Ross non degnandola di uno sguardo.
Al contrario Britney sembrava molto interessata al biondino perché lo squadrava con malizia.
La castana se ne rese conto.
"Prendo lo stesso anche io"borbottó osservandola allontanarsi dopo che i suoi due amici avessero ordinato un frappé alla banana.
Si sorprendeva di quanto quei due fossero affiatati pur conoscendosi da poco tempo e ad un certo punto si chiese se il rosso conoscesse l'amica meglio di quanto la conoscesse lei.
Ed inizió ad aver paura di perderla.
Lei aveva paura di perdere tutti.
Stava perdendo entrambi i genitori e aveva una gran paura che a poco a poco perdesse chiunque fosse importante per lei.

Gustarono tranquillamente le loro bevande.
Sorseggiarono tutti con calma parlando del piú e del meno.
"É strano non esserci trovati tutti alla festa"esclamó Raini entusiasta.
Laura inghiottí come se avesse un grosso macigno in gola.
Quello era il peso della veritá.
"Si..strano"accennó il biondo.
"Davvero strano"bisbiglió la castana ricominciando a sorseggiare all'interno del suo bicchiere per evitare quell'argomento.
Non toccarono piú quell'argomento.

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Laura osservó l'orologio preoccupata e si accorse che erano trascorse tre ore.
Sarebbe dovuta tornare a casa per salutare il padre che andava a lavoro.
Sapeva che ben presto non lo avrebbe piú visto con la solita frequenza e per quel motivo ci teneva ad assaporare ogni attimo con lui.
Sentiva che dopo tutte le litigate che c'erano state tra quelle quattro mura,la madre avrebbe deciso di cacciarlo o sarebbe stato lui ad andarsene con qualche altra ragazza di giovane etá.
Quindi voleva esserci quando andava al lavoro e quando tornava rinchiudendosi nel suo ufficio.
"Ragazzi,mi dispiace io devo andare"affermó afferrando la sua borsa ed avviandosi alla porta del locale lasciando il prezzo del suo frullato sul tavolo insieme a qualche soldo in piú di mancia.
Appena si stava incamminando all'uscita si sentii afferrare per il braccio e si voltó sorpresa quando notó la presa ferrea di Ross sul suo polso.
"Se non ti dispiace,ti accompagno"si offrii il ragazzo.
Laura sembrava contrariata,ma decise di accettare per non rimanere lí e perdere altro tempo.
Doveva assolutamente salutare il padre.
"Ok" ammise quasi esausta.
Lui la seguii al di fuori del locale seguendo i suoi passi mentre camminava con una certa velocitá.
Dopo un pó tranquillizzó il passo,capendo di non potercela fare perché il padre sarebbe probabilmente uscito entro ppchi minuti e lei non sarebbe mai arrivata in tempo.
Ross notó che la castana sembrava un pó abbattuta.
"É successo qualcosa?"domandó quasi preoccupato.
Lei fece cenno di no con la testa.
Non voleva aprirsi con uno sconosciuto,nonostante fosse successo ció che era successo.
Lei non lo conosceva e non poteva fidarsi anche se quel biondo le ispirava fiducia.
"Niente,solo volevo arrivare a casa in fretta"ammise.
Rimase in silenzio.
"Posso sapere perché hai voluto accompagnarmi?"domandó curiosa ed incerta.
Il biondo camminava guardando il pavimento.
Non lo sapeva nemmeno lui.
"Vorrei conoscere un pó di piú la ragazza con cui l'ho fatto stanotte"
Sbuffó nervosa.
"Sulserio,smetti di fare queste battute" lo rimproveró.
"Perché?"chiese il biondino osservandola curioso.
"Perché é stato uno sbaglio"affermó lei convinta.
Ed aveva ragione. Lo era anche per Ross eppure questo gli fece male,nessuno lo aveva mai definito in quel modo.
"Bhe..si,ma comunque é successo"borbottó lui riprendendo il discorso.
Laura alzó gli occhi al cielo.
"Si,ma potremmo far finta di niente"esclamó.
Laura non cel'aveva con Ross,era solo arrabbiata con sé stessa perché non era riuscita ad arrivare a casa in tempo e questo la distruggeva internamente.
Lui accettó con un semplice "ok".

"Da quanto tempo conosci Raini?"si interessó il biondo.
Voleva comunque conoscere la ragazza con la quale aveva trascorso una notte.
Voleva anche accertarsi sulla sinceritá della riccia. Non accettava che lui soffrisse ancora,perchè aveva sofferto abbastanza nel corso della sua vita.
"Dal primo anno delle superiori"rispose Laura.
Ross fece un leggero "mhm" interessato per far intuire alla castana di continuare tranquillamente il suo racconto.
"Noi eravamo le ragazze piú escluse di tutta la scuola,e diciamo che lei ha trovato me ed io ho trovato lei"spiegó.
Il biondo trovava davvero assurdo che delle persone venissero escluse,ma del resto nemmeno lui era il piú amato della scuola ed anche lui e Calum erano estraniati dal resto del corpo studentesco.
"Tu e Calum invece?"chiese Laura curiosa.
E le interessava davvero.
"Ci siamo conosciuto da quando mi sono trasferito dall'orfanotrofio"affermó con noncuranza.
Si stupí della semplicitá con cui lo disse.
"Oh,mi dispiace" sussurró.
"Non dispiacerti,ho una bella famiglia che mi ha insegnato tanti valori"mormoró il ragazzo felice.
Lui era orgoglioso della sua famiglia.
"Allora vorrei essere adottata"borbottó Laura esausta della sua vita.
Ross non capii,ma non chiese una spiegazione a quella sua affermazione..voleva che si sentisse libera di parlare di ció che voleva.
"Sai,i miei sono sull'orlo del divorzio ed ogni giorno sembra l'ultima volta che vedo mio padre"mormoró la ragazza con paura.
Il ragazzo intuii che quello fosse il suo punto debole.
E non lo avrebbe piú nominato per non farla soffrire inutilmente.
Era la prima volta che la castana si aprisse con qualcuno,qualcuno che fosse cosí estraneo.

Laura vide la sua casa in lontananza e avverti Ross di essere arrivata al capolinea.
Prima di entrare,gli diede un leggero bacio sulla guancia e se ne andó salutandolo con una mano.
"Ci becchiamo in giro"bisbiglió lei.

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