Capitolo 74

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Ti avrei amato così tanto che anche il mare, in confronto, si sarebbe vergognato della sua piccolezza.



Sono diventata col tempo, una persona esigente.
Mi spiego meglio. Non riesco ad accontentarmi, non voglio raccogliere briciole ovunque per saziarmi. Io voglio qualcosa di stabile, qualcosa su cui contare sempre. Per costruire un qualcosa di solido, si ha bisogno di forti fondamenta. Perché se il solco è alla base, quella che sembra essere una piccola crepa, col tempo diventa voragine.






Come se mi avesse dato la vita è poi me l'avrebbe tolta. Questa è la sensazione che ho provato quando se ne andò. Stavolta che avevo puntato tutto su di lei. Stavolta che mi ero innamorata fino al punto di correre sotto casa di notte. Per me ora si è spento tutto, spero di andare avanti. Non so quanto tempo ci metto per rialzarmi e non so se mi rialzo. Avrei accettato di tutto pur di averla accanto a me. Mi sono immaginata mille volte in una casa con lei, magari con qualche figlio. Tornare a casa e sentire quel profumo di cibo e lei che mi aspetta. Baciarla appena apro gli occhi dopo passato la notte a fare l'amore. Quante cose ho immaginato con lei, forse sarà solo immaginazione opure se il destino vuole tutto ciò accadrà. Sono sempre stata innamorata di quei due occhi verdi, di quel sorriso con lo smile. Di quel viso. Quei capelli rasati. Ho sempre amato tutto di lei, anche le cose negative. Infondo quando ami e vuoi stare con una persona ami anche il mostro che ha dentro, ma il mostro che ha dentro non ha voluto farsi amare.





o invece ti voglio con me, capisci? Non voglio nessun altro al tuo posto.





Ed ho ancora un colpo al cuore quando sento pronunciare il tuo nome."





Ti ho sognata anche stanotte.
È stato un sogno molto lungo, complesso, bellissimo.
Sogni che, al risveglio, diventano incubi.







Non c'è verso, non c'è soluzione; non c'è parola che mi suoni meglio del suo nome.





Io non amerò mai nessuno come ho amato lui.
E questa consapevolezza è deprimente a soli 13 anni.






olo lui è stato capace di spezzarmi il cuore davvero. Anzi, l'ha calpestato, graffiato, lacerato, dilaniato, l'ha masticato e poi sputato davanti a tutti; e l'ha lasciato lì, inerme, distrutto, perso; e molti l'hanno potuto ammirare, alcuni con compassione, qualcuno persino con disgusto. Solo pochi si sono inginocchiati al mio fianco e mi hanno aiutata a raccoglierne i resti sepolti nella polvere. Hanno tenuto le loro mani sulle mie, mentre io recuperavo quel poco che rimaneva del mio cuore. Li ringrazierò sempre infinitamente per questo.
Ci è voluto tanto, ma alla fine un cuore l'ho ricostruito. Ora però è piccolo - c'entrano poche persone - ed è fragile. Palpita piano e non può sopportare di più.
Perciò non credere che i tuoi gesti possano scalfirlo più di tanto: ormai è tardi. Nonostante le mille esperienze che non ho mai fatto, ho già sofferto abbastanza, e non succederà più, perché non ti lascerò arrivare abbastanza vicino da toccare il mio cuore.
L'ho protetto troppo a lungo, per offrirlo di nuovo a qualcuno che non lo merita.






È che se conosco altre persone alla fine continuerò a pensare a te, a paragonare tutti a te, perché tu sei perfetto o forse perché io ti amo alla follia

•La ragazza che si sfogava con citazioni•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora