Window's Friends « S. Agüero.

//Cinco//

Da: Argentina. ⚽

Ti manco, vero?

Diana sbuffó, e alzò gli occhi verso il cielo grigio.
Stava fumando la sua solita sigaretta delle nove di sera, ma stavolta non aveva Sergio a tenerle compagnia con le sue chiacchiere.
Era andato in Francia per una partita di Champions League, e perciò avrebbe fatto a meno di lui per qualche giorno.
Ma a quanto sembrava, lui non aveva nessuna intenzione di evitare la loro strana tradizione.

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C'é una pace meravigliosa senza di te.
Non potresti stare un giorno in più a Parigi?

La ragazza digitò la risposta, con un sorrisetto divertito.
Era piuttosto esilarante non dare nessuna soddisfazione al vicino.
Fortunatamente, lui non se la prendeva mai.

Da: Argentina. ⚽

Pft.
Perché non ammetti che ti manco? Dai, so che è così!

Oltre a non prendersela mai, Sergio non era uno che si arrendeva facilmente.
Diana non poteva affatto negare che il ragazzo avesse grinta da vendere.

Contempló il messaggio per qualche minuto, pensando a cosa rispondere.
Intanto spense la sigaretta, ormai al filtro, schiacciandola nel porta cenere.
Fumare le piaceva, era l'unico momento in cui si ritagliava dello spazio per se.
Quando fumava, era tranquilla.

Rialzó gli occhi dal portacenere bianco sporco, e li puntó sulla finestra di Sergio.
Le tapparelle erano abbassate, e vederle giù, le diede una strana sensazione di tristezza.
Era difficile da ammettere, ma non vedere il suo vicino dal grande ego e dal sorriso sempre stampato sul volto, affacciato da quella finestra, era terribilmente brutto.

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Perché non è così, non mi manchi.
Ma a quanto pare, io ti manco.
Non mi avresti scritto, sennò.

La risposta di Sergio non tardò ad arrivare, e quando la lesse, lei spalancò i suoi grandi occhi azzurri.

Da: Argentina. ⚽

A me manchi, Norvegia, ma io non ho problemi ad ammetterlo, al contrario tuo.
Tanto so benissimo che stai guardando la mia finestra con aria depressa, in attesa di un mio ritorno.
Stai tranquilla, domani sarò già indietro.
Prima, però, devo segnare almeno un goal al Psg.

A Diana venne spontaneo guardarsi attorno.
Come diavolo faceva Sergio a sapere che stava guardando la sua finestra con aria depressa?
Quel ragazzo era sempre più inquietante.

Ad: Argentina. ⚽

Hai ingaggiato delle persone per spiarmi? È poco professionale da parte tua, mi deludi.
Come ho detto, più tempo ci metti a tornare e più sono felice.
E poi io non ti manco, ti mancano le mie focaccine. È diverso, Argentina.

Soddisfatta dalla sua risposta, rientró in casa.
Buttò il telefono sul tavolo, e si lanció a peso morto sul divano.
Accese la televisione, e inizió a fare zapping, ma naturalmente non c'era nulla di interessante.
Quasi si addormentò dalla noia, ma la vibrazione del telefono la salvò.
Si alzò quasi di corsa dal divano, e prese in mano il suo consunto galaxy.
'Dimmi che è lui' si ritrovò a pensare, ma quando si accorse con grande orrore di ciò che aveva pensato, si sbrigó a pensare ad altro.
Ma la delusione che la colpì quando vide che era solo un messaggio che l'avvisava che le era terminato il credito, fece più effetto di mille parole.

Prese semplicemente il telefono, e ritornó sul divano, pronta a guardare per l'ennesima volta un episodio di Csi Miami.

Mentre la ragazza si addormentava, cullata dalla voce di Horatio Caine, ecco che il telefono vibrò nuovamente.
Con i sensi intorpiditi dal sonno, sbloccó il telefono e lesse il mittente del messaggio.
Dopo almeno un'ora di attesa, Sergio le aveva finalmente risposto.

Da: Argentina. ⚽

Scusami, qui siamo un'ora avanti ed ero leggermente impegnato.
Non ho nessuno a spiarti, lo so e basta.
E infine, le tue focaccine mi mancano, ma tu un po' di più.
Ora ti lascio dormire, ci sentiamo domani, Norvegia!

Diana lesse il messaggio tutto in un fiato, e sorrise debolmente.

Ad: Argentina. ⚽

Hai un certo feeling con le frasi fatte, eh?
Comunque a domani, Argentina.
Mi raccomando, mi aspetto un goal.

E dopo quella breve risposta, spense il telefono.
Il sonno stava prendendo sopravvento su di lei.