"Ciao amore!" Esclamò una donna bionda, appena entrammo nel suo bar, aprendo le braccia dopo essersi piegata sulle ginocchia.
Harry corse subito da lei per abbracciarla e capii che doveva essere la madre.
"Ciao, tesoro" Aggiunse guardando il riccio al mio fianco, sorridendogli amorevolmente dopo essersi alzata.
"Ciao mamma" Rispose lui con tono freddo, meritando una gomitata da parte mia.
"Piacere signora, io sono..."
"Acacia" Continuò la donna, dirigendosi verso di me.
"Esattamente.." Sussurrai imbarazzata dalla situazione, come diavolo faceva a sapere il mio nome?
"Io sono Jenna, la mamma di Ashton!"
"É un piacere conoscerla" Le sorrisi dolcemente, era una donna così gentile.
"Spero che succeda qualcosa tra di..." Fortunatamente venne interrotta dal figlio maggiore.
"Noi dobbiamo proprio andare" Esclamò afferrandomi con forza il polso, trascinandomi fuori dal locale.
"È stato un piacere, arrivederla"
Una volta fuori mi porse il casco e velocemente salì sulla moto.
"Cosa dobbiamo fare?" Mi chiese antipaticamente prima che seguissi il suo esempio.
"Tua madre è davvero simpatica" Commentai, meritandomi un suo sguardo torvo.
Non disse nulla, assoluto silenzio.
"Dobbiamo comprare dei petali e delle candele"
Ancora niente, non mi voleva rispondere..
"ASHTON" Urlai, meritandomi finalmente la sua attenzione.
"Cosa vuoi?" Borbottò furioso, guardandomi male tramite lo specchietto retrovisore.
"Rispondimi!" Brontolai a mia volta.
"Cosa dovrei dirti? Tu non sei niente al di fuori di una ragazza che sono costretto ad aiutare per ottenere uno stupido diploma!" Urlò mantenendo il solito tono arrabbiato.
"Va bene, questa ragazza con cui sei costretto a stare, SE NE VA" Urlai a mia volta, sfilando il casco e scendendo dal mezzo.
Gli lanciai il casco al petto prima di incamminarmi verso la scuola.
"E SAPPI CHE POSSO FARCELA ANCHE DA SOLA" Urlai, dopo essermi voltata verso di lui.
[...]
"Era da un po' che ti aspettavo" Esclamò il riccio, con un sorriso antipatico stampato in volto, non appena entrai nella palestra della scuola.
Non lo degnai di attenzione e posai le buste, con il necessario, su di un tavolino.
"Non mi parli? Bene, facciamo i giochini dei bambini" Brontolò, dirigendosi verso di me, dando un'occhiata al materiale comprato.
Afferrò una candela e la mise al centro di un tavolo poco distante, prese anche dei petali e li posizionò attorno alla candela.
Era davvero bravo quando si trattava di abbellire qualcosa."Ti piace?" Mi chiese, avvicinandosi di nuovo, questa volta, però, non prese nulla dalle buste.
Annuii lentamente e mi diressi verso il palco, seguita da lui, sedendomi poi sul bordo, stando attenta a non rovinarne le decorazioni.
"Ho capito che mi odi, ma concedimi un ballo" Sussurrò, porgendomi la mano.
Scossi la testa in segno di disapprovazione, ma quando lui afferrò il suo cellulare che iniziò riprodurre esattamente Love Story di Taylor Swift, nonché mia cantante preferita, fu difficile rifiutare.
"Perché questa principessa si è rifiutata di ballare?" Mi chiese, stringendomi a sè.
"Sono una principessa senza principe azzurro, che senso avrebbe!" Risposi ridacchiando leggermente per la situazione imbarazzante.
"Potrei essere io il tuo principe, non sono perfetto, non ho gli occhi azzurri e i capelli biondi ma dovrai accontentarti."
"Un principe che non è azzurro?"
"Esattamente"
"Penso che mi accontenterò"
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Prom [A.I.]
Fanfiction"È sparito tutto! Non si può organizzare un ballo senza decorazioni." Quasi urlai notando che le decorazioni, realizzate con tanta fatica, erano scomparse. "Andrà tutto bene, basta realizzare altre decorazioni" Il preside tentò di calmare la mia fur...