1.3 ~ Sorpresa

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"Come programmato non si è nemmeno presentato" Sussurrai non appena tutti gli alunni entrarono nella palestra, luogo dove si sarebbe tenuto il ballo scolastico.

"Dai Acacia, non fa niente, divertiti almeno con la tua migliore amica" Mi consolò Anna, per poi abbracciarmi dolcemente.

"Va bene" Esclamai prima di sbuffare pesantemente.

[...]

"Perché diavolo non arriva il Dj? Avevamo perfettamente accordato per le 21.00, lui è in ritardo di 30 minuti e non mi risponde a telefono. Che grande coglione" Urlai dando sfogo al grande nervosismo che avevo in corpo.

"Arriverà" mi tranquillizzò, ancora una volta, la mia migliore amica.

"Non si può ballare senza musica, diavolo Anna, non ne posso più di questo ballo, gli esami e tutto, sono esausta" Borbottai, trattenendo le lacrime che non facevano altro che bruciarmi alla gola.

"Non sei esausta di tutto ciò, so benissimo che tu sei esausta di soffrire, tu sei forte e lui è un fottuto idiota se ti ha lasciata andare"

"Stiamo parlando del dj?" Le chiesi ridacchiando leggermente, asciugando le lacrime che non sono riuscita a trattenere.

"Sai benissimo di chi stiamo parlando, cogliona" Esclamò prima di scoppiare a ridere.

"Ti voglio bene" Le sussurrai all'orecchio, durante il nostro abbraccio dolcioso.

"Te ne voglio anche io, tanto" Sussurrò a sua volta, stringendomi più forte a se.

"Ora vediamo di risolvere. Vado un attimo fuori e chiamo quel coglione del Dj" Aggiunsi, prima di dirigermi all'esterno della palestra.

Chiamai nuovamente il Dj e fortunatamente questa volta rispose.

"Dove diavolo sei?" Gli chiesi, piuttosto alterata.

"A casa mia, dove dovrei essere?" Rispose mantenendo una calma sovrumana.

"Cosa diavolo vuol dire che stai a casa? Diavolo, John, dovevi essere qui un'ora fa" Urlai, probabilmente stonandolo.

"Mi hanno chiamato poco fa disdicendo tutto e quindi sono a casa."

"MA COSAAA?! COSAAA???" Urlai con fare fin troppo isterico.

"ACACIA, ACACIA" Urlò Anna correndomi incontro.

"Cosa succede??" Le chiesi in preda al panico, guardandola come se fosse impazzita.

"Non abbiamo più bisogno del Dj, CORRIIII" Urlò afferrandomi velocemente il polso prima di trascinarmi all'interno della palestra.

Una melodia familiare mi accolse non appena entrammo, era dolce e melodiosa e non riuscii a distinguere la canzone finché lei non iniziò a cantare.

Alzai gli verso il palco e inutile dire che iniziai a sclerare non appena riconobbi la chioma bionda e gli occhi azzurri della mia Taylor Swift.

"Cosa ci fa lei qui?" Chiesi, iniziando a saltellare.

"Non ne ho idea" Rispose la bionda al mio fianco, poi improvvisamente urlò: "Ecco la tua risposta". Indicandomi un punto preciso sul palco.

"Ashton" Urlai emozionata correndo a più non posso verso di lui.

Con un salto piuttosto imbarazzante, salii sul palco, rischiando persino di cadere.
Corsi verso di lui e non ci volle molto affinché lo abbracciassi forte.

"Grazie" Gli sussurrai all'orecchio.

In quel momento non mi importava di quanto fossi arrabbiata con lui, di quanto fossi delusa o triste.
Mi importava solo di lui e di quanto lo amassi.

"L'ho fatto solo per te" Sussurrò prima i cingermi i fianchi e baciarmi dolcemente sulle note di Love Story.

Ormai questa era la nostra canzone, e non poteva essere più perfetto di così.

Prom [A.I.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora