Capitolo 8

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Lunedì ore 9:00.

"Mamma io vado. Ciao!"

"Manuel fai colazione!"

"Mamma è tardi... ci vediamo dopo. Sarei dovuto già essere all'università" prese il giubbotto e lo zaino e uscì chiudendosi la porta alle spalle.

9:10. Manuel parcheggiò il motorino vicino all'università. Meno male che si ricordava la strada. Mise il casco nella sella e si avviò a passo svelto verso la scuola. Dopo pochi metri vide passare una ragazza su un motorino nero, il casco a padella gli permise di vederle il viso e, per un attimo restò incantato da quanto era bella. Poi si ricordò del ritardo e ripartì quasi a corsa. Era già tardissimo. Il suo primo giorno e già era in ritardo, pensò tra sé e sé. Finalmente arrivò. Chiese informazioni per l'aula e dopo cinque minuti entrò. Fece più piano possibile visto che la lezione era già iniziata. Vide Valentina e un posto libero accanto. "Ciao Vale!" le disse bisbigliando.

"Sei in ritardo di venti minuti, ma dov'eri finito? Non ti ricordavi la strada?"

"No, la strada me la ricordavo benissimo è che stanotte non ho chiuso occhio e, stamani, mi sono svegliato tardi. Che ne so, sarà stata l'ansia del primo giorno."

"Scemo! Prendi i libri che questa lezione è importante."

"Ok. Io ho questo!" le disse mostrandogli il libro che aveva.

"Sì, è uguale!"

"Perché hai lasciato due posti liberi? L'altro è per la tua amica? Quella del pub?"

"No, è per Giulia. Anche lei ha fatto tardi stamani."

"Finalmente la conosco. Parli sempre di lei!"

"Sì e con lei parlo sempre di te!"

Valentina si mise una mano alla bocca, per non far uscire più niente, nessuna parola che convincesse ancora di più Manuel che lei era perdutamente innamorata di lui. Lui se ne accorse.

"Dai morettina. Tanto so già tutto. Non mi resisti eh?"

"Ma che dici! Ti voglio solo bene"

"Sì, un bene che nella lingua italiana vuol dire amore. Comunque non preoccuparti, non rovini la nostra amicizia."

Proprio in quel momento arrivò Giulia vicino a loro. Manuel non ci fece caso. Valentina si girò verso l'amica.

"Giuly è lui!"

"Ciao! Non lo vedo. Sposta la testa."

"No. Non deve capire che lo stai guardando."

Manuel si girò verso Valentina e, ebbe come un sussulto. Anche Giulia si girò e, per un attimo i loro sguardi rimasero lì, persi, come se non si potessero più staccare. I loro occhi erano incollati, il loro sguardo intenso e, il cuore iniziò a battere un po' più forte del normale. Quel piccolo momento tutto loro, fu interrotto da un finto colpo di tosse di Valentina. "Insomma? Manuel lei è Giulia. Giulia lui è Manuel!"

"Ciao!" fecero insieme i due, riprendendosi un attimo dallo shock precedente.

"Allora sei tu la famosa Giulia. Valentina mi parla spesso di te." Le sorrise il ragazzo.

"Proprio io. Tu sei il napoletano bello e impossibile che piace tanto a lei?"

"Giulia! Ma che dici? Siamo solo amici."

Manuel e Giulia iniziarono a ridere. Tra di loro si era già creata una complicità speciale, come se si conoscessero da sempre. Iniziarono a prendere un po' in giro Valentina per questo presunto amore che diceva di provare per lui e lei, un po' stava al gioco, però sperava che quel gioco fosse solo tra due persone che avevano intenzione di essere amici.

Senza un addio (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora