Capitolo 12

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I quattro ragazzi avevano appena imboccato l'autostrada. Ciro aveva acceso l'aria calda che usciva dal cruscotto davanti.

"Hai fatto bene. Si muore dal freddo." affermò Valentina.

"Perché non metti anche un po' di musica?"

"La metto, ma ho solo cd di Gigi, non so se a Giulia piace." Disse Ciro.

"Ma come no. Mi piace tanto." Rispose Giulia.

"Allora va bene. Ho un cd misto, metto quello."

Manuel cercò il cd misto che era nel cruscotto, lo trovò e lo mise nello stereo.

Traccia 1

<<quando la musica c'è... ho un gran bisogno di te... sarà questione di pelle ma se guardo le stelle voglio stringerti a me... sull'autostrada con te... taglio correndo quei campi di grano...>>

Iniziarono a cantare tutti, chi più stonato chi meno.

"La canzone è proprio azzeccata eh?" sorrise Giulia a Manuel.

"Sì bionda. Hai proprio ragione. Non possiamo fare niente contro il destino." Scherzò lui.

"Scusa Giuly, ma da quanto è che ascolti Gigi. Se non sbaglio prima non ti piaceva."

"Da un po'. E poi ti sbagli, prima non lo ascoltavo sempre, ma qualche canzone mi piaceva."

"Non è che lo ascolti perché Matt..." Valentina si bloccò volontariamente. "Oh. Scusa, forse non dovevo dirlo. Non so se sai che Manuel è geloso."

"E te che ne sai che sono geloso?" le domandò lui.

"Istinto. Perché non è vero che lo sei?"

"Sì, lo sono e anche tanto! Ma chi è sto Matteo? Eh Giulia?"

"Nessuno. Uno, niente di speciale."

"Ma come no. È uno che ci aveva perso la testa fino a pochi giorni fa."

Giulia non ebbe il coraggio di replicare. Era vero. Non poteva negare davanti all'evidenza. Il silenzio prese il sopravvento nella macchina, c'era solo lo stereo accesso, ma l'atmosfera era pesantissima. Manuel si sentiva soffocare. Sarebbe voluto scendere da quell'auto molto volentieri.

"Perché sta uscendo con me? Magari è un modo per dimenticarlo. Per farlo ingelosire. Per far incazzare Valentina. Perché lo sta facendo?" pensò tra sé Manuel.

"Ho freddo!" disse Giulia con la voce un po' triste.

"Fermiamoci a prendere una cioccolata." Suggerì Manuel.

Il prossimo autogrill era a 500 metri. Parcheggiarono la macchina. Scesero. Manuel si incamminò verso l'edificio, lasciando gli altri vicino alla macchina. Giulia lo rincorse.

"Amore aspetta!"

"Dimmi." Si fermò Manuel.

Lei lo prese per un braccio.

"Amore hai ragione, scusa, non te l'ho detto prima e ho sbagliato. Hai ragione, scusa. Ma ormai lui non c'è più, ora ci sei solo tu."

Manuel per risposta le diede un bacio. Giulia capì che Manuel l'aveva perdonata di questa sua piccola mancanza di sincerità e, si fece trasportare in quel dolcissimo bacio che si stavano ancora dando. Poi, lui la strinse e le diede un bacio sulla guancia.

"Dai andiamo a prendere qualcosa di caldo, così ti riscaldi."

"Però dopo mi riscaldi te?" gli chiese lei con la faccia triste fatta per finta.

Senza un addio (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora