Quella notte

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Jason

La ritrovai seduta sulla sedia, con le mani tra i capelli e le lacrime che gli rigavano il viso.
La abbracciai. Lei si girò verso di me. Si asciugò le lascrime. Fece un sorriso falso. Quelli che faccio anche io quando non voglio far vedere agli altri che sto male.
Io gli sorrisi e gli sussurrai nell orecchio
" Non funziona con me!"
Lei guardò in basso. Non riuscivo a capire cosa avesse.
Così chiesi
" Cosa ti turba amore?"
" Mia madre... È... È... È morta!" Rispose tra un singhiozzo e l altro. Poi si lasciò andare. Le lacrime scivolavano veloci sul suo viso.
Pianse quasi per un tempo che pareva infinito.
Io non potevo fare altro che abbracciarla e dargli conforto. Jasmine mi aveva raccontato che sua madre era malata. Aveva un tumore ai polmoni.
Jasmine continuava a piangere con le mani tra i capelli. Non finiva più! Sembrava che il tempo si fosse fermato.
Rimanemmo a lungo in quella posizione.
Ad un tratto lei si girò e mi abbracciò. La sua stretta era forte. Non mi aveva mai stretto così!
Mi faceva tenerezza. Sembrava un piccolo micino bagnato dalla pioggia. E io non potevo fare nulla per lei.
Mi sentivo così inutile!
Io avrei dato la mia immortalità per lei. Per un suo sorriso. Per un suo bacio.
Quanto la amo!

La presi in braccio e la portai in camera. Gli asciugai le lacrime. Gli rimboccai le coperte e gli sussurrai
" Amore dormi. Devi riposare. Vuoi che sto anche io qui o vado sul divano? "
" Non andartene!" Rispose infretta.
" Non me ne andrò mai da te nemmeno se tu lo vorrai" gli feci un leggero sorriso e lei ricambiò.

Mi misi sotto le coperte con lei. La abbracciai e le baciai delicatamente il collo.
" Buona notte Bimba"
"Buona notte amore. Non so cosa farei senza di te."

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