CAPITOLO 4

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Raxor procedette ancora per alcuni metri con passo tranquillo svoltando poi dietro l'angolo dell'osteria. Non era affatto preoccupato: chiunque lo stesse pedinando non avrebbe mai potuto costituire un pericolo, in quanto si capiva che non era un sicario e neppure un semplice ladro dal fatto che non sapeva camuffare il rumore dei suoi passi.
Sguainò il pugnale dalla fodera di cuoio che portava sempre con sè legato al fianco, in attesa. Non appena il viso del suo inseguitore entrò nel suo campo visivo lo afferrò per il collo sbattendolo con forza contro il muro di legno, puntandogli la lama affilata al petto.
-Sarà meglio che tu mi dia una spiegazione valida in questo esatto istante, o giuro che ti trapasserò fuori per fuori senza pensarci due volte.- gli sibilò all'orecchio stringendo la presa. Era già piuttosto innervosito per l'inconveniente a Vilya, e un pezzente tra i piedi era un problema che voleva evitare a tutti i costi.
-Aspetta! Io posso aiutarti, non uccidermi!- esclamò l'uomo con la voce resa stridula dalla paura. Raxor sorrise dentro di sè: a quanto sembrava durante quegli anni la sua aura minacciosa non si era affatto attenuata, fortunatamente. Gli ci erano voluti anni per guadagnarsela, e gli sarebbe dispiaciuto scoprire di essersi rammollito durante quegli anni passati con Tayla.
-E come potrebbe un essere insignificante come te essermi d'aiuto?- gli chiese sarcastico, pungolandolo con il pugnale. Effettivamente era piuttosto anonimo, con un volto magro dagli occhi scuri e la corporatura esile di molte persone a quell'epoca. Gli abiti non erano di taglio pregiato, ma non poteva essere un contadino visto il suo incarnato pallido. Tuttavia addosso non portava nulla che lo rendesse riconoscibile, nè uno stemma di una casata nè quello di una corporazione. Riflettè per un istante sulla possibilità di ucciderlo direttamente, ma poi ci ripensò.
"In fondo se a Galadar è successo ciò che temo non ci perderò nulla ad ascoltare questo tipo, mentre farlo fuori per poi dover far sparire il cadavere sarebbe un'inutile perdita di tempo."
-Va bene allora.- assentì, allentando la presa alla gola lo stretto necessario per non soffocarlo. -Tu dimmi qualcosa che mi torni effettivamente utile e io non ti farò nulla. Un solo passo falso- un ghigno mostruoso comparve sul suo viso, -e ti assicuro che diventerai cibo per vermi.-
Il viso dell'uomo divenne di un bianco cadaverico, ma dopo aver deglutito varie volte iniziò incerto il suo racconto.
-Sono stato uno dei servi di Mantor.- disse, guardandolo negli occhi come una preda farebbe con il suo cacciatore mentre si trova tra le sue grinfie. -Mi occupavo principalmente delle sue necessità, portandogli i pasti e svolgendo altri compiti simili.-
-Non sono interessato ad inezie simili.- lo interruppe Raxor premendo un po' di più il pugnale.
-Ho sentito che stai cercando il mago, io so dov'è!- esclamò con l'ultimo fiato che gli era rimasto con gli occhi fuori dalle orbite. Vi si leggeva un terrore puro, che lo faceva tremare fino alle ossa. Raxor si bloccò di colpo, abbassando la mano che gli stringeva il collo, ma senza allontanare la lama di un centimetro. Non riusciva a capire se lo stesse prendendo in giro o meno, e il che lo faceva infuriare. Ciò significava anche che la notizia della sua fuga si era sparsa fin troppo presto, da un momento all'altro sarebbero potute comparire delle guardie pronte a fare di tutto per riportarlo indietro.
-Sentiamo, e perchè vorresti aiutarmi?- gli chiese, guardandosi attorno circospetto. Doveva andarsene il prima possibile, o la sua ricerca si sarebbe conclusa ancor prima di cominciare. Negli occhi dell'uomo vide passare una rabbia profonda unita ad un dolore senza pari.
-Mio figlio... ha demonizzato mio figlio!- gli rispose con voce strozzata, stringendo i pugni talmente forte che si potevano quasi intravedere le nocche.
"Demonizzato... intende forse ciò che ha fatto anche a Yesol?"
-Parla chiaro, cosa intendi con "demonizzato"?-
L'uomo si abbandonò completamente contro il muro, come se tutte le sue forze fossero state completamente prosciugate. -Faceva parte dell'esercito, era uno dei migliori. Il giorno prima della sua scesa in arena è stato convocato dal mago, e da allora non è stato più lo stesso. Il suo sguardo diffondeva solo odio, e non appena cercavo di parlargli sguainava la spada. Quella sera stessa è scomparso, e non ha fatto più ritorno.-
Raxor ripensò a Yesol, ricordandosi che anche a lui era successa la stessa cosa. -Hai notato una specie di collana con una pietra?-
L'altro rispose con un cenno negativo del capo. -No, o me ne sarei accorto.-
"Qui c'è qualcosa di strano..." pensò il mercenario.
-D'accordo, rivelami dove si trova lo stregone e io vendicherò anche tuo figlio.- gli disse, rinfoderando il pugnale. Buffo, era come se tornasse al suo vecchio lavoro, solo senza essere pagato: vendicare qualcuno che non ne aveva la possibilità o semplicemente sporcarsi le mani.
-Devi recarti a...-
Si sentì uno schiocco, e un istante dopo il collo dell'uomo venne perforato da una freccia nera. Raxor si affrettò a correre dietro ad un albero per proteggersi, andando poi a liberare il cavallo. Montò in sella, spronandolo a correre il più veloce possibile. Dubitava che fosse uno degli uomini del re, perchè non sarebbe stato così incosciente da cercare di ucciderlo, piuttosto avrebbe contato sul numero dei soldati. L'alternativa era molto meno piacevole: il mago aveva scoperto che lo stava cercando e avrebbe fatto di tutto per impedirgli di portare a termine la sua missione.
Si voltò indietro scrutando tra gli alberi, ma non vide altro che le chiome verdastre muoversi con la brezza.
"Non credere di avere a che fare con un novellino." pensò rabbioso, stringendo forte le redini dirigendosi verso Vilya. "Perchè giuro che tra non molto la tua vita sarò in mano mia."

Inizio a sentirmi come George Martin, ancora un po' e faccio fuori un personaggio per capitolo xD non che scriva bene come lui ovviamente, ma abbiamo entrambi una certa sadica tendenza all'omicidio :') Continuate pure a commentare con le vostre opinioni, ci tengo :D

The revenge of the mercenaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora