CHAPTER 1

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Odio i luoghi affollati, la gente che strilla e le persone sudate.

Odio soprattutto quando le tre cose si uniscono.

Eleonora mi trascina sempre in questo genere di posti. Sono consapevole di doverglielo per averle dato buca appena prima di un appuntamento a quattro, ma, cazzo, odio questo genere di eventi.
Parliamoci chiaro, c'è solo una cosa in cui la gente spinge e suda e urla più che alle serate in discoteca con l'open bar: gli instore. Ci sono tre fattori determinanti a stabilire quanto spossante e tragica sarà quell'esperienza: l'età; l'aspetto fisico e la sua provenienza.

Domanda numero uno: il cantante è giovane? Ecco l'età media abbassarsi drasticamente e in maniera direttamente proporzionale aumentare il volume dei ti amo urlati dalle ragazzine; perché, non mentiamoci, chi urla a un instore di Claudio Baglioni? La risposta è ? Bene, passiamo oltre.

Domanda numero due: il cantante è bello? Ognuna di quelle ragazze, ognuna, dalla prima all'ultima sperano nel loro piccolo e ingenuo cuore di poter conquistare il fantomatico personaggio dal sorriso smagliante e farlo innamorare in quei pochi secondi che condivideranno dopo ore e ore e ore di attesa estenuante. Un altro ? Oh, ma preparatevi al peggio perché quello arriva con la terza domanda.

Domanda numero tre: il cantante è reduce da un talent show? Il meccanismo dei talent intrappola le ragazze in un magico meccanismo che le porta a trovare ogni anno un cantante preferito in assoluto e per sempre che sostituirà quello dell'anno precedente.

Avete avuto tre risposte positive? Io tragicamente sì.

Lo ammetto, anche io conosco e ascolto qualche sua canzone, ma Eleonora stravede per Madh. Lo adora e idolatra in una maniera che non si è mai vista prima e, se non avesse l'età che ha, probabilmente attaccherebbe al muro di camera sua un poster gigante che lo ritrae, esattamente come fece con Zac Efron ai tempi di High School Musical.

Eleonora è una delle mie migliori amiche dall'alba dei tempi e quindi mi sono trovata a pensare, come ogni volta che m propone qualcosa di folle, come posso dirle di no?

Così mi lascio trascinare dalla sua onda di entusiasmo senza oppormi e puntualmente vengo spazzata via.
<<Alessia ci siamo!>> mi grida entusiasta bloccando il circolo dei miei pensieri. Fatico a sentirla nonostante sia a pochi passi da me. Sento la sua mano morbida strattonarmi per un polso ed è da dietro la testa di una ragazza riccia che lo intravedo seduto a un tavolo mentre firma qualche copia del nuovo cd.

Sorride, con cura e educazione a tutti, l'educazione che tanto apprezzi quando è il tuo turno ma che odi mentre sei in fila ad aspettare perché rallenta tutto a dismisura.
Fra tutta questa gente entusiasta il mio pensiero ricorrente è solo quello di poter tornare a casa, sfilarmi questa maglietta sudata e mangiare qualcosa. Una pizza forse sarebbe un'opzione valida.
Eleonora scompare alla velocità della luce, carica di entusiasmo. Si avvicina a salutarlo con un sorriso ebete che in tanti anni di amicizia raramente le ho visto stampato sul viso perfettamente tondo.
Il mio sguardo cade su di lui e mi soffermo per qualche secondo. Lo riscopro più bello di quanto pensassi. È a suo modo affascinante in quel sorriso che gli calza alla perfezione, nei suoi occhi color caffè che risultano totalmente estranei alla serietà tipica che tanto caratterizza gli occhi scuri.
Eleonora mi passa il cellulare e lo raccolgo completamente assorta nei miei pensieri. Scatto qualche foto, qualche foto di troppo, mentre li vedo sorridere attraverso lo schermo e penso che se fossi al suo posto non sopporterei di dover posare senza pausa per così tante foto. È Eleonora a ridestarmi con un colpetto fugace sull'avambraccio prima di riprendersi il cellulare sorridente pronta a scorrere tutta la galleria di foto di lei e del suo idolo.
<<Beh, tu non ne vuoi una?>> domanda decisa una voce calda con un accento ben marcato. Mi volto fino a posare lo sguardo dietro le spalle della mia amica e lo vedo, ha i capelli nero corvino e sta chino a firmare la copia di Eleonora di Madhitation.

Mantiene lo sguardo basso e ha una smorfia buffa stampata in faccia, come un bambino concentrato sui banchi di scuola alle prime armi con carta e penna intento ad imparare a scrivere il suo nome. Sospira profondamente staccando la punta del pennarello dal CD e si volta a guardarmi in attesa di risposta.
<<Non mi interessa, grazie lo stesso.>> rispondo di rimando, senza essere scortese, lasciando cadere il discorso, esausta.
Bastano pochi metri e Eleonora già mi riempie le orecchie di frasi entusiastiche, ci avviamo verso l'uscita facendoci spazio fra tutte le persone impazienti in coda.

È prima di oltrepassare la grossa porta a vetri che una guardia di sicurezza mi raggiunge a passo spedito porgendomi una copia del CD.
<<Non è mio!>> ribatto, ma non deve importargli troppo, perché prima che possa finire lui se ne è già andato.

She || MADHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora