Chapter 22 - Vai!

123 13 0
                                    

MARCO POV

<<Mi dispiace per ieri sera. - sussurra a un centimetro dalla mia faccia - Non parlo dell'averti spogliato, quello lo rifarei volentieri. Mi dispiace. Per tutto quel casino che ho tirato su per niente, ma sono un tipo geloso, è una delle prime cose che ti ho detto di me. E anche sapendo che è stato per una stupida scommessa, vorrei comunque spaccarle la faccia, credimi.>> ammette spostando lo sguardo a terra.
<<Ehi, ci ho solo guadagnato, abbiamo chiarito le cose e mi sono svegliato con te di fianco, che posso chiedere di più?>> le sorrido.
Ha i capelli umidi che le ricadono su una spalla, senza un filo di trucco, con le occhiaie fin troppo marcate ed è bella.
<<Dov'è andato Lorenzo?>> domanda corrucciando le sopracciglia. Tentenno qualche secondo di troppo e arriva da sola alla risposta. <<Non ci voglio credere..>>
<<Fregatene! - le consiglio - Tu hai di meglio da fare oggi, ti voglio portare in un posto, ma prima di uscire vestiti e non mi dire che sei vestita, perché se qualcuno ti vede così do di matto.>>
Mi strappa un bacio dalle labbra.
<<Credo che dovresti vestirti anche tu,se non ti infili una maglietta non usciamo più di casa..>> mi bisbiglia nell'orecchio facendomi fremere.

Ci vuole qualche minuto prima che Alessia torni con un paio di jeans blu stracciati e una canottiera bianca. I capelli ancora umidi, gli occhiali da sole neri premuti sul naso.
<<Ora me lo puoi dire dove andiamo?>> domanda dolcemente.
<<Abbiamo un paio di cose da sistemare oggi. Sarà una lunga giornata, per fortuna mi hai risparmiato di fare tutto da solo.>>

<<Davvero non conti di dirmi dove stiamo andando finché non arriviamo? Ma dai..>> sbuffa Alessia sul sedile del passeggero. Mi piace quando pianta il broncio, tipo una bambina.
<<Non te lo dico..>> affermo senza cedere.
<<Sai che odio le sorprese.. E se non sono vestita nel modo adatto? Sono pure truccata a malapena, in posto sbornia, gran bella impressione!>>
<<Consolati, almeno non stiamo andando a conoscere la mia famiglia. - a queste poche parole volta il viso verso di me, con uno scatto rapido, - Forse.>> Prende a tormentarsi le unghie.
<<Stai scherzando, vero? Cioè non sono davvero a Milano, no?>>
Sorridendo mi volto per parcheggiare.

Davanti al portone in legno di una viuzza del centro citofono. Porgo la mano ad Alessia trascinandola su per le scale.

<<Credevo volessi sentirmi cantare o sbaglio?>> domando prima di spalancare la porta.
Federico è al cellulare, mi fa un cenno con la testa per salutarmi. Mi dirigo verso la sala di registrazione.
<<Ciao Luca, lei è Alessia, la mia.. La mia Alessia.. Comunque oggi pensavo di provare quello che ti avevo accennato ieri al telefono.>>
<<Okay, fai una prova microfono e cominciamo. A proposito, come è andata con Lorenzo? Pensavo venisse con te oggi. Mi ha tormentato per quel tavolo al Corò di ieri sera, spero ve la siate goduta!>>
Vedo Alessia accanto a me diventare paonazza, ancor più evidenziato dalla maglia chiara che porta.
<<Credo abbia cambiato programmi all'ultimo per oggi. Non si farà vivo, ne sono quasi certo.>> rispondo vago.
<<Peccato, avrei voluto salutarlo. Allora, sua Alessia, tu resti qui con me mentre suppongo il tuo Marco va di la a cantarci qualcosa, che ne dici? Ti va l'idea?>>
Il viso di Alessia si spalanca in un sorriso smagliante, <<Certo, sarà fantastico!>> aggiunge esaltata.
<<E allora che aspetti Marco? Vai!>>

Infilo le cuffie e provo il microfono, vedo Alessia dietro il vetro, con gli occhi incollati su di me. È l'ultima scena che vedo prima di chiudere gli occhi e prendere fiato, dopodiché le parole cominciano ad aleggiare nella stanza.

She looks upon, never under.
She got a sky in her mind.

She || MADHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora