CHAPTER 2 - Chi è Marco?

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Scorre qualche nota confusa in sottofondo mente Simona non la smette di parlare.

In macchina fa caldo, tanto che quasi non riesco a pensare.

Abbasso il finestrino, ferma in coda al semaforo. Assorta dal traffico e dallo scorrere rapido di tutte queste persone, di vite che si incrociano.
<<Metto un po' di musica, okay?>> incalza Simona col suo fare irriverente. Le sorrido come riesco, mentre penso che tutto ciò che vorrei non è altro che buttarmi in doccia.
<<I CD sono nel portaoggetti..>> le rispondo, evidentemente troppo lentamente perché lei li ha già tra le mani intenta a sfogliarli con cautela.

È un pomeriggio caldo di fine estate, i miei capelli castani, troppo lunghi forse, si agitano col vento che entra attraverso il finestrino. Milano è affollata e caotica, Milano è la città dove le vite si incrociano.
Lanciò uno sguardo frettoloso alle buste della spesa sul sedile posteriore mentre Simona è china a frugare fra i CD.

Devo muovermi o i surgelati mi allagheranno la macchina - penso.
<<Eleonora ti ha attaccato il vizio?>> domanda con un sorriso sornione scuotendomi il CD davanti alla faccia noncurante del mio ruolo alla guida.
Simona è così. Caotica ed estroversa di natura, chiacchierona e rumorosa, quello che ci vuole ad una riflessiva come me, quello che invece non ci vuole quando devi preparare un esame.
<<È successo per caso in realtà, non è mio, non l'ho nemmeno pagato. Mettilo se ne hai voglia, magari ci rianima un po'.>> le propongo.

Simona preme play e le note di Sayonara partono in sottofondo.
Alla mente mi riaffiorano gli occhi scuri di quel ragazzo.
Non conosco Madh, non bene quanto Eleonora ne quanto qualsiasi altro fan, lo seguivo a XFactor ogni tanto, la sera, quando rientravo a casa dopo aver fatto da baby sitter, quando ancora vivevo coi miei, ma non mi sono mai fermata ad ascoltare troppo la sua voce, ne quello che avesse da dire.
<<È figo vero? Il tipo di musica che fa, lo stile.. È figo, non trovi?>> suggerisce Simona entusiasta. Sorrido e le annuisco presa a seguire il brano, dove ogni parola è semplicemente nel posto migliore in cui possa trovarsi.

Simona è la mia migliore amica da quando ho memoria, siamo cresciute insieme io e lei, anche se la scelta di andare a convivere mi ha portata ad etichettare il cibo per evitare di trovare la dispensa vuota al ritorno dall'università e a riordinare il doppio dei vestiti per evitare di rimanerne sommersa. Simona è sempre stata così e io avrei dovuto aspettarmelo, è rimasta la stessa bambina magra e slanciata di molti anni fa. Sorridente e pallida, con i capelli rossi morbidi e sempre arruffati, nemmeno si fosse appena svegliata.
Con lo scorrere del tempo ha messo su delle forme invidiabili che attraggono i ragazzi come miele per le mosche ma a suo svantaggio c'è da dire che la testa per una relazione ancora non ce l'ha. Simona è quella che guardi per strada se sei un qualsiasi ragazzo da 16 anni in su, quella che il tuo ragazzo guarda mentre passeggiate mano nella mano, perché infondo è di una bellezza che rende inevitabile che tutto questo accada.

Parcheggio sotto casa e raccolgo parte delle buste della spesa dal bagagliaio, la mia amica mi segue e fa lo stesso. Simona chiude la portiera della macchina ed è mentre sto aprendo il cancello di casa che la sento correre verso di me.

Col suo sorriso più furbo mi si para davanti mollando a terra i sacchetti.
Mi agita davanti un pezzetto di carta quadrato: <<Chi diavolo è Marco?>> mi domanda.

She || MADHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora