capitolo 1

1.3K 68 9
                                    

-sto arrivando.
scrivo il messaggio a mio marito, blaine.
sono uscito qualche minuto a comprare un pò di latte per la colazione.
mi avvio a piedi verso casa.
"hey te! finocchio! dove stai andando?" sento delle voci dietro di me.
mi giro di scatto sperando che la persona che ha urlato stesse solo scherzando con un amico.
ma mi sbaglio. di fronte a me ci sono 4 ragazzi che mi fissando.
"si parlo proprio con te! dove vai frocio?" urla un ragazzo armato di una mazza da baseboll che sbatte contro la mano ripetutamente.
mi giro e continuo a camminare verso casa.
"hey torna qui!" urla lo stesso ragazzo e sento i suoi amici ridere. cammino più velocemente sperando che fosse solo uno scherzo. è buio e se mi succedesse qualcosa ci sarebbero poche possibbilitá di ricevere aiuto.
i ragazzi corrono dietro di me e mi stringono le spalle.
"dove credi di andare? abbiamo un messaggio per te!" dice un ragazzo dandomi una pacca sulla spalla.
"si, è da parte di dio" dice un altro ragazzo.
due ragazzi dietro di me mi stringono le mani intorno al collo e mi portano in un vicolo cieco.
io mi divincolo, cerco di urlare ma il primo ragazzo che ha parlato mi mette una mano sulla bocca e mi stringe il naso con il pollice e l'indice.
non respiro, la vista si annebbia e sento l'ossiggeno mancare.
nel frattempo noto che un ragazzo prende un mattone e me lo sbatte in testa.
il dolore mi scorre in tutte le vene e sento il sangue caldo scorrermi sul collo.
due ragazzi iniziano a prendermi a calci, darmi dei pugni e ad insultarmi.
io raccorgo tutte le mie forze e do una gomitata al ragazzo che mi sta soffocando e gli mordo la mano. lui la toglie di scatto e geme.
"brutto frocio! come ti permetti?" urla e tira fuori un coltello da la tasca poteriore dei pantaloni.
io mi divincolo ma altri due ragazzi mi tengono fermo le braccia.
la testa sta scoppiando e credo che di avere qualche costola inclinata.
"NO!" urlo ma invano.
lui pianta il coltello del mio stomaco.
urlo dal dolore fino a quando la voce non finisce e i ragazzi mi lasciano per terra.
loro scappano e mi lasciano per terra in una pozza di sangue.
sò che presto perderò i sensi, e ci sono molte probabilità che io non mi risveglierò. ma devo sopravvivere!
cerco di prendere il cellulare nella tasca della mia giacca che ormai è zuppa del mio sangue. ad ogni mio movimento sento una fitta di dolore che mi fa lacrimare gli occhi.
digito il primo numero che mi viene in mente.
sento tre squilli e poi la solita vocetta che chiede:
"911, come posso aiutarla?"
" sono... kurt hummel... ahh, mi hanno accoltellato, sono in un vicolo cieco tra la 24° e la 25° sulla avenue. aiuto!" dico con un gemito di dolore.
sento le forze abbandonarmi e svengo.

if I die young ||kurt hummelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora