"p-p-potete lasciarmi solo con lui?" chiede papá. gli altri annuiscono e escono.
"kurt!" urla "io n-n-non pensavo che ancora ci fossero questi problemi... cavolo siamo a New York! come é possibile?!" prende la mia mano e inizia a stringerla.
"lo sai, quando ho avuto il mio attacco di cuore io sentivo tutto quello che dicevi, tutto quello che mi raccontavi. e mi chiedevi di stringerti la mano, ricordo che avvertivo la disperazione nella tua voce. capivo che il mio momento non era ancora arrivato, che dovevo rimanere per te. e adesso te lo dico, anche te devi rimanere. stai per avere un figlio! hai un marito che ti ama. hai una famiglia! non posso sopportare un' altra perdita. kurt! puoi svegliarti!" urla le ultime parole con un tono disperato tra singhiozzi vari. io mi inginocchio vicino a lui e gli stringo la mano.
"ti voglio bene figliolo." stringe la mano un'ultima volta e poi esce dalla stanza. io lo seguo.
"vi dispiace rimanere qui? io vado a comprare dei fiori e qualcosa da mangiare per tutti" dice burt e senza aspettare una risposta esce dalla stanza.
"non è la prima volta che succede!" urla rachel.
"rachel calmati" risponde will schuester ma lei fa finta di niente.
"perchè tutte a lui?" continua
"perchè lui è un combattente" risponde mercedes.flashback
ero in un ristorante, aspettando la mia amica rachel. ero impaziente di litigare con lei, aveva appena abbandonato la NYADA per mancanza di tempo. ma sembrava che si fosse dimenticata quanto sacrificio aveva fatto per entrare in quella scuola, la scuola migliore di musica.
"eccomi ciao!scusa il ritardo" disse rachel prima di sedersi al tavolo.
"tu sei pazza" le dissi "come ti è venuto in mente di lasciare la NYADA?" continuai.
"non sono pazza! è stata la scelta più intelligente, non ho tempo tra le prove e la scuola, sto rischiando, cosa che tu non hai mai fatto!" urlò queste parole come se volesse colpirmi.
"io non c'entro niente in questa storia! non tirarmi in ballo! e poi non è vero!" urlai. ricordo che nel frattempo una cameriera si era avvicinata per prendere le ordinazioni ma sentendoci urlare decise di cambiare tavolo.
"ma se passi la giornata a studiare e cucinare biscotti?" disse e in quel momento non ci vidi più dalla rabbia e prima di fare qualcosa o di rispondere alle sue critiche lei mi interruppe
"sai che ti dico? io torno a casa a studiare il copione per il mio debbutto a brodway! ciao" disse e uscì dal ristorante.
"cosa le porto?" disse la camerira dopo che rachel se ne era andata.
"niente me ne vado"dissi nero dalla rabbia. lasciai 5$ sul tavolo perchè mi dispiaceva non aver ordinato niente e me ne andai.
iniziai a camminare per la strada senza una direzione precisa.
"AIUTO!" sentii un urlo da un vicolo cieco e poi altre urla di dolore. senza pensare andai lì a controllare e vidi 3 ragazzi che stavano picchiando un ragazzo.
"sta zitto finocchio!" urlava uno. d'istinto corsi in suo aiuto, ma mentre il ragazzo riuscì a scappare i ragazzi decisero che anche io ero un'ottima vittima e iniziarono a picchiarmi. mi lasciarono per terra con il volto pieno di lividi e un braccio rotto, niente di che in confronto a questa volta.
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hey hey hey hey!
vi piacciono i flashback? o preferite senza? è solo per cambiare ambientazione e non fare tutta la storia in un ospedale.
spero vi piaccia e grazie per le visualizzazioni.
sciau
federica
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if I die young ||kurt hummel
Fanfictionuna vita passata a preuccuparsi del parere degli altri, con la paura di essere giudicato, perchè le persone come te sono poche. le persone possono giudicarti, tormentarti, insultarti. possono rendere la tua vita un'inferno. ma non ti cambieranno m...