Heaven || Zayn Malik.

1

Heaven's pov

"Stanza 21, dove cazzo sei?"
Mormoro tra me e me.
-18,19,20 eccola! 21!- esclamo sorridendo sarcasticamente.
Infilo la chiave e apro la mia nuova stanza, mi guardo attorno e noto che ci sono due letti e uno è già stato occupato.
Una ragazza é intenta a leggere un libro e i capelli biondi le coprono la faccia.
-Mm- cerco di schiarirmi la voce per attirare la sua attenzione.
Ce la faccio perché la vedo sussultare.
-Dio mi hai spaventata!- esclama la ragazza.
-Scusami, ho cercato di essere insiscreta, ma vedo che non é il mio forte.- continuo cercando di essere gentile.
-Non ti preoccupare.- dice rivolgendomi un sorriso.
-Comunque piacere, Heaven.- mi presento allungandole la mano.
-Jennifer.- risponde lei stringendola.
-Da quanto tempo sei arrivata?- le chiedo disfando i bagagli.
-Una settimana.- dice giocando con una ciocca bionda.
-Oh caspita, e io che pensavo di essere venuta qui troppo presto.- dico ridendo.
-Avevo bisogno di abituarmi al nuovo ambiente.- dice facendo spallucce.
-E ti sei abituata?- chiedo posizionando ordinatamente i miei libri nell'enorme libreria.
-Più o meno. Questo posto brulica di puttanieri e troie!- esclama buttandosi il libro sul naso.
-Beh come tutti gli altri posti del resto.- dico forzando una risata, che lei rende vera, subito dopo, unendosi a me.
-Mi stai simpatica.- annuncia quando mi siedo sul letto.
-Grazie anche tu.- rispondo sinceramente.
Mi squilla il telefono e sorrido quando vedo che mi é arrivato un messaggio da Harry.

Da H:
Ce la fumiamo una sigaretta?

-Io vado, ci vediamo dopo Jen.- dico afferrando la mia felpa e le mie Barlboro.
-A dopo Heaven.- dice rimettendo il naso tra le pagine del suo libro.
-Comunque "Uno splendido disastro", bella scelta.- dico prima di uscire dalla camera, sentendo la sua rista cristallina anche lì nel corridoio.

Esco dal dormitorio e trovo il mio migliore amico seduto su una panchina lì vicino.
-Haz.- dico sedendomi vicino a lui.
-Heav.- risponde mettendo un braccio intorno alle mie spalle, avvicinandomi a lui, accavallando le gambe alle sue.
Appoggio la testa sulla sua spalla e mi lascio coccolare un po', dopodiché prendo il mio pacchetto di sigarette e ne prendo una, per poi offrirne un'altra al riccio.
-Grazie.- dice lui con la sigaretta tra le labbra, per poi accendersela subito dopo, cosa che faccio anche io.
-Ehi voi due, noi si fuma!- ci rimprovera Louis che si é appena teletrasportato.
-Cazzo Louis la smetti di rovinare i nostri momenti "teneri"?- sbuffa Harry e io gli lascio un bacio sonoro sulla guancia, tenendo la sigaretta tra l'indice e il medio.
-Zitto Styles o ti taglio le palle.- continua mio fratello guardando in cagnesco il mio migliore amico.
-Taci Lou, non sono più una bambina.- mi lamento.
-Per me lo sarai sempre, la mia bambina.- dice sottolineando volutamente le ultime due parole.
Alzo gli occhi al cielo e scoppio a ridere buttando il mozzicone in terra.
Louis e Harry mi guaradano male, ma me ne fotto, ci sono abituata.
Il mio stomaco brontola e Harry scoppia a ridere.
-Mi sa che qualcuno qui ha fame.- dice muovendo la testa verso di me.
-Beh io e i miei amici stavamo giusto andando a mangiare una pizza, vi va di unirvi con noi?- ci chiede mio fratello.
Harry mi guarda, e io alzo le spalle.
-Okay.- dice per entrambi.
-Bene, chiamo gli altri e dico che ci siete anche voi.- dice allontandandosi col telefono all'orecchio.
-Stai bene?- mi chiede Harry giocando con una ciocca dei miei capelli.
Stai bene?
Quella domanda mi metteva dannatamente in difficoltà.
-Si.- dico guardando da un'altra parte, perché sono certa, che se l'avessi guardato negl'occhi, avrebbe capito che stavo mentendo.
-Non ti credo, Heav.- dice prendendomi il volto tra le mani.
-So che non stai bene.- conclude facendo su e giù col pollice sulla mia guancia.
-Come potrei esserlo?- chiedo posizionando la mia testa nell'incavo del suo collo.
Lo sento sospirare e stringere la sua presa su di me.
-Come potrei essere felice dopo tutto? Lui mi ha distrutta, é impossibile negarlo. Sono a pezzi e chi mi aggiusterá? Jace ha rotto in mille pezzi il mio cuore, quando mi aveva promesso di ripararlo. Ero felice. Ma da quando é successo quello che é successo non lo sono più. Mi sento vuota, persa.- concludo cercando, invano, di trattenere le lacrime, che non tardano ad arrivare.