Capitolo 10

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Aprìì gli occhi e mi sentìì protetta da un braccio attorno alla mia vita.

Ieri stavo malissimo e avevo deciso di chiedere ad Anthony di rimanere con me durante la notte,e quella notte dopo tre anni, non avevo avuto incubi.

Ora quella pazza sclerata di mia madre voleva farmi tornare a Barcellona per colpa del suo stupido lavoro.

Andiamo bene...

Vidi Anthony che mi guardava...

Da quanto mi fissava? Da quanto era sveglio?

-"Sei sveglio da molto?" dissi io con la voce impastata dal sonno.

-"No..Solo un oretta, mi ha chiamato tua madre per dirmi che tra un pò dovremmo andare..."

-"Accidenti!"

-"Dai su... Magari ci divertiamo anche!"

Mi alzai dal letto e andai a prendermi la roba per andare a farmi una doccia, ne avevo estremamente bisogno per rilassare i muscoli e rimanere calma.

-"Vado a fare una doccia." dissi ad Anthony.

-"Se vuoi ti aiuto." disse lui con un sorriso malizioso.

-"Che idiota! No grazie faccio da sola."

Lui scoppiò a ridere e andai in bagno, da una porta uscì Ariel con la faccia piena di preoccupazione, aveva saputo di Barcellona.

-"Ho saputo che... andiamo.." la bloccai.

-"Anche io..."

-"Tay..." disse lei.

In quel momento il mio corpo venne attravversato da mille brividi..

Com'era possibile che un solo nome potesse fare un effetto cosi?

-"Magari e in vacanza..."

Provai a rassicurare più me stessa che lei.

Lei annuì e io andai in doccia, per calmarmi urgentemente, prima che mi prendesse un attacco di panico.

*Barcellona*

Ri entrai in quella casa in cui avevo passato gli anni migliori con mio padre e gli anni peggiori senza di lui, in quella casa in cui avevo avuto paura che entrassero gli amici di Tay o addirittura lui per vendicarsi ancora su di me.

Poggiai il mio zaino nella mia vecchia camera mentre Ariel e Aron erano nella stanza accanto.

Mi toccava dividere la stanza con Anthony.

A sentire solo il suo nome mi facceva venire i brividi, erano brividi diversi da quelli che sentivo quando mi nominavano Tay.

Per Tay erano brividi di disgusto e paura, per Anthony non lo so nemmeno io.

Lo vidi entrare nella mia camera, e sorridere.

-"Sei tu da piccola?" chiese lui indicando,la foto appesa nella mia bacheca appesa al muro.

-"Si,ero con mio padre." sorrisi io.

-"Ti assomiglia tantissimo!"

Eh già,io assomigliavo ad entrambi i miei genitori, però più a mio padre, ero la sua fotocopia.

-"Usciamo?" chiese Erin entrando nella camera.

-"Oh io.. non penso sia una buona idea.." risposi io e Ariel e Mich capirono subito.

-"Dai non fare la guasta feste,tra un mese rincomincia la scuola."

Mi lasciai convincere... Avevo una tale paura che se la paura si trasformasse in soldi..beh.. in questo momento sarei milionaria.

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