Capiolo 24

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Se la vita per gli altri era colorata,ora per me era tutta bianco o nero.

Ero li,tremavo.

Era lì, disteso su un lettino bianco d'ospedale,che mi guardava.

Appena l'avevo visto avevo dimenticato il vero motivo per cui lui aveva dovuto fingere di star male,mi ero fiondata su di lui e gli avevo baciato ogni centrimetro del viso, e lui rideva, quella risata bella, quella che ti entra dentro fino all'anima.

-"Abbie... Cosa è successo? Perchè Ariel mi ha chiamato cosi preoccupata per te?!"

Abbassai lo sguardo, non riuscivo a dirle la verità.

Come facevo?

-"E per via della distanza?"

Negai con un segno del capo..

Cazzo, era suo figlio!

Dovevo dirglielo.

-"E che.... "

Eh no... ancora no...

Senso di nausea, vomito ... merda..

Corsi in bagno e vomitai tutta la colazione che avevo "ingurgitato" come un cucciolo d'elefante.

Dietro di me Anthony..

-"Tutto ok,piccola?"

Annuì e mi risciaquai la bocca...

-"Che succede? Sei malata?"

-"Sono incinta Ant.."

Si bloccò...

Un ragazzo può morire d'infarto per una notizia del genere?

-"Ant... so che non era nei nostri programmi ma io non voglio rinunciare al bambino, a mio, a nostro figlio... No, non voglio.."

Mi prese tra le sue braccia e inizio a baciarmi il collo, tanti piccoli baci umidi sul collo, come stavo bene.

-"E una delle notizie più belle della mia vita,Abs.. Non ti chiederò mai di rinunciare a nostro figlio, non ci ho nemmeno pensato...Neanche minimamente.."

-"Ho paura Ant.."

-"Perchè amore mio?"

-"Perchè.. e una cosa nuova, sento il mio corpo che cambia, e in più tu non ci sei, come faremmo a dirlo ai nostri genitori? Come Ant?"

-"Mi dimetto dai Marines!"

-"Non dirlo nemmeno scherzando!"

-"Non volio perdermi la gravidanza, non voglio e non posso."

-"Ant... questo e il tuo sogno."

-"Il mio sogno ora, siete tu e nostro figlio"

********************

POV.ANTHONY

Io papà...

Già mi immaginavo quel piccolo esserino che mi chiamava papà..

Come potevo tornare all'esercito se lei aveva in grembo nostro figlio? Non volevo perdermi niente... Niente, neanche un ecografia.

Uscito dall'ospedale, respirai aria pulita dopo una settimana intera..

-"Finalmente"

Lei al mio fianco sorrise debolmente.. So a cosa pensava..

-"Ora lo diremmo, okei?"

Lei annuì, ma sapevo che era tormentata, era spaventata..

Appena arrivammo fuori di casa sua, tremava..

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