La sera ormai era scesa da un bel pezzo,fuori faceva freddo e Clove,dopo aver visto suo fratello morire,uscì di casa correndo con le lacrime agli occhi.Corse il più lontano possibile dalle case abitate e arrivò in una parte del distretto dove c'erano solo due palazzi abbandonati mentre erano in costruzione;si sedette nella rientranza di una finestra,portò le gambe al petto e cominciò a piangere e ad urlare per sfogare il suo dolore,un dolore irreparabile,causato da Capitol,causato dal presidente Snow.
Suo fratello era morto,sua madre era ubriaca da qualche parte e non aveva nessuno,a parte lei,con cui sfogare il dolore o in cui trovare conforto.
Passó un'ora e mezza e lei era ancora lì,che emanava rabbia da tutti i pori e lacrime salate le cadevano sul viso candido,giá pensava all'indomani e a tutta quella gente che sarebbe andata da lei a dirle che erano dispiaciuti per l'accaduto,anche se probabilmente non potevano sapere com'era perdere un fratello.
Clove non sapeva spiegarlo,era come perdere un gamba,un braccio o una mano ma faceva più male,era come se il mondo le fosse caduto addosso schiacciandola sotto il suo peso,era come se le fosse stata sparata una palla di cannone nello stomaco.Sentì dei rumori di passi che si avvicinavano e si affrettó ad asciugarsi le lacrime con le maniche che maglioncino.
«Clove!»
La ragazza sobbalzó appena sentì pronunciare il suo nome.
«Clove,sei qui?»
La ragazza,ancora in preda alle lacrime,si lasció sfuggire un singhiozzo e immediatamente si coprì la bocca con le mani.Non voleva farsi trovare in quello stato,lei era quella dura,quella che non piangeva mai e farsi vedere così avrebbe potuto rovinare la sua reputazione.
«Clove!Sei qu...Clove!»
E alla fine l'aveva trovata,la guardava con occhi pieni di dolore e compassione.
«Clove...»continuava a ripetere Cato.
La ragazza aveva il respiro affannato,di tanto in tanto singhiozzava e lo guardava dritto negli occhi azzurri.Voleva urlargli in faccia di andarsene e che non aveva bisogno della sua compassione,ma non lo fece perchè in quel momento aveva bisogno di qualcuno e quel qualcuno era lí di fronte a lei.
Cato si sedette sulla parte opposta della finestra e continuava a guardare Clove,pensando che sarebbe stata lei a cominciare a parlare,ma la ragazza non aprì bocca.
«Come stai?»le chiese.
Gli lanció uno sguardo truce come per dire "mi prendi in giro?".
«Ho capito,non vuoi parlare ma puoi fare almeno sì o no la testa?»ritentó lui.
«Mio fratello è morto e tu mi chiedi come sto?Pensi che sia un gioco?O che cosa...?»ribattè lei.
«Lo so che è difficile per te,ma prova ad aprirti con me.»
«Lo vuoi sapere come sto?Sto male.Sto malissimo!Mio fratello è morto e tra uno o due giorni ce lo riporteranno per seppellirlo,l'ultima volta che l'ho visto abbiamo avuto solo tre minuti per salutarci e ora lo vedrò in una cassa di legno,con indosso il suo vestito migliore mentre verrá seppellito e...»
Le lacrime la stavano soffocando,le si stava formando un nodo alla gola e non riusciva piú a parlare.
«Ehi,Clove.Clove guardami.» disse Cato avvicinandosi e sfiorando il viso della ragazza«smetti di piangere,non voglio vederti così.Tu sei forte e sei una tipa dura.»
«Anche i duri piangono,a volte.»disse lei.
«Pensa solo che tuo fratello rimarrá sempre con te e ti proteggerá.»
«Cato,lui è morto!»urló lei «non ritorn...»
Le parole di Clove furono interrote dalle labbra morbide del ragazzo sulle sue.All'inizio Clove non ricambiò ma poi si accorse che quel bacio stava cominciando a piacerle e quindi cominciò a muovere le labbra assieme a quelle di Cato.Quando il bacio si interruppe,tra i due ci fu un silenzio alquanto imbarazzante,interrotto ogni tanto dai singhiozzi di Clove,che ancora piangeva.
«Ora v...vado.»disse Clove.Il mattino seguente,Clove andò al centro d'addestramento per allenarsi com'era suo solito.Aveva ancora gli occhi rossi e,in più,delle evidenti occhiaie.Che dimostrava che non aveva dormito.Il suo sguardo era spento e fissava il vuoto,
Tutti la guardavano come se lei fosse il cadavere e pochi le si avvicinavano per dirle che erano dispiaciuti,molti non le si avvicinavano perchè pensavano che lei avrebbe reagito male,invece era al contrario:lei non reagiva alle parole degli altri,cercava solo di trattenere le lacrime.
Quando arrivó alla postazione dei coltelli,cominciò a tirare su un solo bersaglio così tanti coltelli,con così tanta forza che stava quasi per trapassarlo.Angel la richiamó nel suo ufficio per parlarle del suo strano comportamento.
«Clove,so che la morte di tuo fratello ti ha sconvolto ma ti sarei grato se tu non rompessi le nostre attrezzature.E ci dispiace molto per l'accaduto.» disse Angel.
«Hai finito?!No perchè vorrei continuare ad allenarmi.E ti sarei grata se tu non mi trattassi come una povera disgraziata che ha perso il fratello.» disse Clove e poi si congedò.
Fuori dall'ufficio c'era Cato,che aspettava Clove con uno sguardo preoccupato.
«Devo parlarti,andiamo»le disse serio.
La trascinò negli spogliatoi e la fece sedere su una panca.
«Vorrei personalmente dirti che sono dispiaciuto per tuo fratello,non capirò mai come tu ti senti adesso,so solo che anche io sto male perchè lui era uno dei pochi di cui potevo fidarmi.E tu,bhe...tu puoi superare tutto questo,sei forte.»disse Cato cercando di essere il più confortevole possibile.
«Non serve che tu provi pena per me e sinceramente,credo che non riusciró mai a superare la morte di mio fratello perchè lui era la mia ancora,adesso lui non c'è e non tornerá più e se quindi prima ero sola,adesso mi sento sola il doppio senza di lui.»
Clove si alzò per andarsene ma Cato la tiró per un polso e la fece risedere.
«Aspetta,non volevo solo parlarti di questo.»le disse.
«Vuoi parlarmi del bacio?Volevo dirti che è stato bello ma non ha significato niente per me.»
«Oh,bhe anche per me non ha significato niente.» si giustificó lui.
«E allora si può sapere perchè me l'hai dato?»chise la bruna.
«Per farti smettere di parlare e magari per renderti felice,anche solo per un minuto.»
«Te l'ho detto:non devi provare pena per me,nussuno deve farlo.» concluse la ragazza.
La ragazzina si rialzò e questa volta definitivamente,lasciando Cato da solo a rimuginare sui suoi pensieri.
![](https://img.wattpad.com/cover/47412212-288-k59294.jpg)
STAI LEGGENDO
Hold my hand
RomantizmVi siete mai chiesti il perchè di quel cambio di regola che nel libro non viene spiegato?Se la risposta è sì,proveró a spiegarlo in questa fan fiction. ----------- «È tardi ormai,ma nonostante tutto ricordati che ti amo.»disse la giovane esalando il...