Capitolo 12⭐️

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Mi sono svegliata con il ciclo
( un problema in menoda pensare ) e con nessuna voglia di andare al bar . Oggi ho la mattina quindi spero di non vederlo . Dal tragitto breve : casa / lavoro mi sono convinta che lui non c è . Entro e la prima cosa : vedo lui . -buon giorno bimba -mi si avvicina e mi sussurra - ho ancora voglia della tua fichetta stretta - le sue parole oscene mi risvegliano il corpo . Lui lo sente . Lui è il cacciatore e io la sua preda , il mio corpo è suo , non ho nessun potere su esso quando lui è nei paraggi . Mi sento sporca , usata ma non posso fare nulla ..
- appena finito , tu vieni con me - non accenna ad andarsene ( evidentemente aspetta che gli dica qualche cosa )
- scusa , ma sono molto occupata ... - - certo - risponde e sorride Quell impertinente ( sa che si fa come vuole lui ) lui mi destabilizza sempre .
Indosso la divisa da lavoro e sono pronta per cominciare : fisicamente sono al bancone ma sento una stanchezza improvvisa . Non ho dormito bene e ho gli occhi pesanti , come di piombo .
Per un momento la scena di Tommaso dietro di me che mi stringe il seno al bagno , mi attraversa la mente . La rivedo nitida e precisa , sento ancora
Il rumore della sua pelle che sbatte contro la mia .
Cazzo
Un cliente è già da un po che aspetta il suo caffè e non sembra gradire .
Sono le una passate e mi rassegno a tornare a casa , anche se la giornata non è stata come avrei voluto . Praticamente una mattina buttata , solo verso la fine sono riuscita a ritrovare un po di concentrazione , ho messo da parte lui , per il momento .

Ed è stato un attimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora