Chapter nine

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Pov's Alison

Avvertivo una strana sensazione quella mattina.
Come se da un momento all'altro altro sarebbe successo qualcosa.
Il vento soffiava forte fuori dalla finestra.
Qualche foglia dai colori autunnali svolazzava adagiandosi poi sull'asfalto freddo.
La tazza ripiena di caffè mi aiutava a riscaldare le mani, lo sorseggiai lentamente sentendolo scorrere lungo la gola.
Truccai il viso, mi vestii, misi in spalla il borsone di danza e uscii.
Mi tornò in mente ciò che avevo fatto ieri sera.
Era un'attrazione fisica, nonostante fosse passato un anno, ognuno era attratto dal corpo dell'altro.
Eppure avevo tradito Mattia.
E questo non me lo sarei mai perdonata.
Il vento iniziò a soffiare più forte scontrandosi contro il mio viso, l'aria profumava di paura.
Un corvo sorvolò la mia figura gracchiando insistentemente.
Le strade erano vuote.
Io ero vuota.

"Alison"
Qualcuno alle mie spalle richiamò la mia attenzione.

Mi voltai.
Il mio cuore perse un battito, due forse, tre al massimo, per poi riniziare a battere forte, troppo forte, taticardia.
Sbiancai davanti a quella figura possente.
Iniziai a correre come non avevo mai fatto, il sangue iniziò a pompare dentro le vene, l'adrelina a scorrere in ogni parte del mio corpo.
Mi infilai in un vicolo che non avevo mai visto prima.
Un fottuto vicolo senza uscita.
Ero fottuta.

"Perché scappi dal tuo papà?"
Sorrise beffardo.

"Non sei mio padre"
Sputai.

"Abbiamo lo stesso sangue piccola"
Pronunciò avvicinandosi a me.

"Non ti ricordi tutto ciò che hai fatto stronzo? Non sei nessuno!"

Sbraitai.

"Sei una stupida troia come tua madre"
Ringhiò arrancandomi per i capelli.
Mi spinse violentemente contro il muro.
Infilò una mano dentro ai miei jeans e con l'altra iniziò a palpare senza ritegno il mio seno.
"Ti faccio vedere io adesso"
Disse mordendomi la spalla.

"No, no un'altra volta no!"
Urlai supplicandolo.

"Zitta troia"
In una frazione di secondo si slacciò i pantaloni per poi far saltare i bottoni dei miei.
Alzò la mia maglia, scostò le mutandine ed entrò violentemente in me.
Ogni spinta era più dolorosa della precedente, era come se volesse affondare sempre di più.
La sua bocca tartassava  il mio collo di baci viscidi e le sue mani scorrevano imperterrite sul mio corpo.
Nella mia mente balenò il ricordo della stessa scena riportata a anni prima.
Lo stava rifacendo per la seconda volta e io ero incapace di impedirglielo.
Urlavo, mentre lui ansimava contro di me.
"Ti piace ne?"
Si riversò dentro di me con un orgasmo.
Non avevo la forza di piangere.
Restai lì, impassibile a tutto ciò.

Pov's stash
Vaffanculo.
Per tanti sarebbe stato fantastico.
Sarebbero stati felici di aver scopato con la ragazza che gli piace.
Io no.
Io la amo cazzo.
Io volevo fare l'amore con lei, non del semplice sesso.
Delle grida disperate in cerca di aiuto colsero la mia attenzione.
Imbucai un vicolo abbastanza rozzo.
Un uomo di spalle e una ragazza accasciata a terra.
La figura alta iniziò a correre, non riuscii a prenderlo e tantomeno a venderlo in faccia.
Il viso della ragazza era pallido, le labbra socchiuse e i vestiti stracciati.

"Ali"
Riuscì a pronunciare con voce tremante.
Mi avvicinai correndo da lei e la presi in braccio.

"Stash.."
Si sforzò a parlare.

"Shh.. Ci penso io."

Non sono morta giuro!
Perdonatemi ma non ho mai il tempo di aggiornare, però oggi sono riuscita a pubblicare un nuovo capitolo finalmente!
Ringrazio tutte le persone che nonostante la mia assenza continuano a leggere la storia, e come sempre aspetto i vostri pareri!

Questo weekend leggerò finalmente anche tutte le storie in biblioteca che non riesco mai a continuare!
Un bacio
Marty

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