Incontro.

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Biiip. Biiiip.
Suona la sveglia. Sono le 8.00 del 18 luglio.
Ma Giada è già in piedi a prepararsi. Non sta più nella pelle.
Tra poche ore uno dei suoi sogni diventerà realtà.
Si sta truccando e le mani gli tremano. Non riesce a mettere quel maledetto eye liner. Non può litigarci proprio oggi. Deve essere tutto perfetto. Il trucco, l'outfit ma, prima di tutto, il momento.
Nella sua testa stanno passando tantissimi pensieri e, soprattutto, tantissime paranoie.
Sì perché Giada è una ragazza ansiosa e paranoica. E non sempre riesce a convivere con questi due sentimenti. Non ci è mai riuscita.

Dopo aver messo il burro cacao e aver controllato che nella borsa non mancasse nulla, uscì di casa.
Infila le sue adorate cuffie nelle orecchie e accende la sua prima sigaretta della giornata.
Queste ultime due cose la rilassano un po'.
Tanto che si perde a fantasticare sulla giornata che gli aspetta.
Arriva il pullman, stranamente puntuale, e Giada sale.
Si perde a guardare il cielo. Non lo aveva mai fatto prima. Guardava sempre l'asfalto. Ma oggi doveva essere un bel giorno. Giada continuava a ripeterselo in testa.

Arrivata in centro, corre verso la stazione dei treni.
Si dirige verso il distributore di biglietti e digita 1 biglietto solo andata per Milano Centrale. Quanto avrebbe voluto non dover comprare anche il ritorno.
Tolse quel pensiero dalla testa e, dopo aver preso i biglietti, si avvia al suo binario.
Accende un'altra sigaretta. Poi sale sul treno.
Tra pensieri e musica arriva a Milano Centrale.
Ogni volta che scendeva da quel treno rimaneva sempre affascinata. Guardava ogni volta verso l'alto per vedere quelle bellissime decorazioni sul soffitto che gli toglievano il fiato. Adorava quella stazione, per nessun motivo in particolare, però l'amava. Fantasticava sulle storie che racchiudeva quel posto. Gli addii, i ritrovamenti, gli amori a distanza, gli idoli, gli after con gli amici e tantissime altre.
Lo sapeva quasi a memoria.
Infatti, dopo essersi persa a guardare il soffitto si dirige verso la scalinata fantastica prima dell'uscita.
Dopo aver ripreso il controllo sui suoi pensieri ed essersi abituata ad essere a Milano, entra in un tabaccaio e prende i biglietti del pullman.
Esce dalla stazione e con una sigaretta in bocca arriva alla fermata.
Poco dopo arriva il bus, Giada sale e aspetta la sua fermata.

Eccola arrivata. Piazza Cinque Giornate.
Sono le 13.00 e l'incontro inizierà alle 14.00 ma Giada decide di andare lo stesso al posto prefissato.
Scende le scale del negozio e si ritrova tantissima gente davanti. Cerca un angolino dove potersi infiltrare senza dare fastidio a nessuno e nota sul palco Stepny e Surreal che fanno gli scemi.
Riescono a strappargli un sorriso ma il suo unico pensiero è per Giuseppe.
Dove sarà? Perché non è con loro? Magari non viene. Si sarà fatto male? Avrà ritardato il treno? O peggio sarà stato annullato?
Mille pensieri girano nella testa di Giada. Tanto che non si accorge che è già passata un ora. Sente urlare tutte le ragazzine e mette i piedi per terra. Alza lo sguardo ed eccolo. Giuseppe gli passa a 10 centimetri di distanza.

Non ho mai scritto niente. Avevo solo troppi pensieri e viaggi mentali in testa e ho deciso di farli uscire.
Questo primo capitolo è una storia vera, il continuo sarà un mio viaggio mentale di qualche mese fa. Spero che vi piaccia. Ci saranno di sicuro errori di grammatica quindi scrivetemeli che correggo :)

Tra le sue braccia. Vegas ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora