É passata una settimana da quella serata, le cose proseguono bene, trascorro le mie giornate ad organizzarmi e progettare quello che sarà il mio futuro qui a Milano.
Sfoglio giornali e controllo pagine online di annunci per trovare un lavoro con cui guadagnarmi qualche cosa: odio vivere in casa di Tatiana senza contribuire alle spese giornaliere e, anche se lei mi ripete che non devo preoccuparmene, so che solo pagandole la mia parte riuscirò a non sentirmi piú in debito.
Mi sveglio anche oggi come sempre: la sveglia suona, avvisandomi che sono ormai le 9:30; mi alzo e raggiungo il bagno, dove mi lavo e tento di domare la mia folta chioma bionda, abbandonando subito le speranze e rimediando con una semplice coda.
Torno in camera dove noto che Federico sta ancora sonnecchiando beatamente tra le coperte ed il mio istinto malvagio mi costringe a svegliarlo.
Non sono sempre cosí crudele, anzi, lo sono solo oggi dato che é il 15 ottobre, nonché il compleanno dell' amico in questione.
Mi avvicino al suo letto, osservo ancora un po' la sua espressione serena e felice per poi salire sul suo materasso e saltellarci sopra tentando, miseramente, di evitare di calpestare qualche parte del suo corpo.
Lui si sveglia di soprassalto e mi osserva con una faccia assatanata come se volesse uccidermi a momenti.
Io sorrido angelicamente di rimando e lui sbuffa coprendosi il viso con il lenzuolo.
Mi avvicino a lui scendendo dal letto e abbracciandolo subito, rischiando di soffocarlo sotto le coperte ed il mio dolce peso.
"AUGURIIIII" urlo e lui si sposta subito.
"Cazzo Bea, mi hai distrutto un timpano" dice con voce ancora assonnata tappandosi un orecchio dal dolore.
Ops.
"Hey tu" dico incrociando le braccia.
"Dopo anni di tristi compleanni puoi finalmente festeggiarne uno come si deve in mia compagnia e tu mi schifi cosí?" chiedo poi con voce fintamente arrabbiata.
Fede scosta la coperta dal suo viso e si alza abbracciandomi stretta, mentre io ridacchio per essere riuscita ad ottenere ciò che volevo.
"Grazie, per essere tornata ed aver risollevato la mia vita da un tunnel di tristezza e infelicità.. Finalmente posso tornare a vivere" dice ironico al mio orecchio.
Lascio stare l'ironia e lo prendo per i lobi iniziando a tirarglieli ad alternanza per ventisei volte, esattamente come i suoi anni.
Lui accenna un sorrisino ma so benissimo che mi sta insultando mentalmente mandandomi in chissà quali posti.
Ammettiamolo: nessuno sopporta le smancerie dei compleanni e tanto meno la canzoncina di auguri, ma adoro fare tutto ciò agli altri e soprattutto ai miei amici.
Allontano le mie mani dal suo viso e lo guardo soddisfatta, poi mi alzo dal letto e faccio per uscire.
"Alzati principino, che la colazione ci aspetta" dico voltandomi prima di uscire definitivamente dalla porta.
Lo sento sbuffare ed alzarsi mentre io, scendendo le scale, raggiungo la cucina.
Il soffitto é abbellito da striscioni e palloncini colorati, mentre la tavola ha una tovaglia rossa e blu con sopra una grande torta decorata con scritte e due candeline numerate ad indicare gli anni.
Rimango stupefatta a questa vista e mi folto verso Tatiana, intenta a lavare qualcosa nel lavandino.
"Tutto ciò é veramente per il ventiseienne di sopra o per caso mi sono persa la festa di qualche bimbo?" chiedo ironica.
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Fratelli a metà|| Fedez e Emis Killa
FanfictionBea torna a Milano dopo diversi anni trascorsi con il padre all'estero. Tornando ritrova i suoi vecchi amici, tra cui Emiliano e Federico, che si conoscono fin dalla nascita e si considerano quasi fratelli. Qui si trova in un mondo nuovo, i due ra...