Se in questo preciso istante mi chiedessero quale sia il posto che preferisco al Mondo, risponderei: tra le braccia di Federico.
Posso sembrare patetica forse, ma vicino a lui provo una sensazione che fino ad ora non avevo mai provato.
E' come stare chiusi in una bolla o in una campana di vetro: Sento solo i nostri respiri ed i nostri battiti, nessun rumore estraneo, come se fossi distante e lontana dal mondo reale.
Sento le sue dita accarezzarmi lievemente e costantemente la schiena.
Dopo ciò che ci siamo detti, l'approvazione di Tatiana ed i discorsi con Emiliano, la giornata é passata in fretta e ci siamo ritrovati a dormire nello stesso letto, avvinghiati l'uno all'altra.
Non so da quanto sono sveglia, ma il lento movimento delle sue mani su di me mi tranquillizza; c'é silenzio tra noi, nulla di troppo imbarazzante: entrambi siamo assorti nei nostri pensieri e vorrei che questo momento durasse all'infinito.
Purtroppo però i miei desideri non si avverano mai e, dopo pochi secondi, il telefono di Federico suona sul comodino posizionato vicino al letto.
Inizialmente sembra intenzionato a non rispondere ma, scostandomi leggermente da lui, lo incito con lo sguardo a farlo: potrebbe rivelarsi qualcosa di importante.
Lui allunga il braccio oltre il mio corpo e, con uno sguardo assonnato, osserva lo schermo del suo smartphone.
"E' Sopre.." sospirando e scompigliandosi i capelli già disordinati.
"Chi?" chiedo non riuscendo a capire.
"Oh.. beh, Mattia.. un mio.. amico" farfuglia tentando di spiegarsi: probabilmente sta parlando di qualche sua conoscenza che ancora non ha avuto l'opportunità di presentarmi, o che forse ho solo intravisto alla festa.
Risponde dopo pochi altri squilli, portandosi il telefono all'orecchio.
Si allontana lievemente da me, alzandosi in piedi e raggiungendo la porta; gesticola facendomi capire che tornerà tra poco ed io annuisco permettendogli di uscire.
Non so di cosa staranno parlando, ma non nego che mi dia un po' fastidio il fatto che non si fidi a rimanere qui con me.
Sono patetica, me o ripeto mentalmente da minuti, avrà sicuramente impegni di lavoro di cui parlare, o forse si staranno raccontando le solite cose da ragazzi.
Ritorna in camera dopo dieci minuti buoni, si siede vicino al letto e mi sorride lievemente.
"Tutto okay?" chiedo indicando il telefono ancora stretto nella sua mano.
Annuisce, il suo sguardo é perso ad osservare la parete di fronte a noi, i pensieri vagano chissà dove.
Decido di lasciar perdere: la paranoia di prima mattina é tutto fuorché ciò che mi serve ora.
Mi alzo e, prendendo dei vestiti di ricambio, mi avvio verso il corridoio avvisando Fede che sto andando in doccia.
Dopo essermi spogliata, entro subito nel box e lascio che l'acqua calda mi scorra su tutta la pelle dandomi quel lieve sollievo di cui tanto necessito.
L'espressione di Federico mi si proietta nella mente e non riesco a fare a meno di chiedermi che cosa lo abbia turbato.
Dopo circa venti minuti, esco dal bagno vestita e con i capelli ancora umidi legati in una coda.
Ritorno a passo svelto verso la camera da letto ed entrando trovo Fede vestito e pronto per uscire.
"Vai da qualche parte?" chiedo dubbiosa indicandogli la giacca tra le sue mani.
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Fratelli a metà|| Fedez e Emis Killa
FanfictionBea torna a Milano dopo diversi anni trascorsi con il padre all'estero. Tornando ritrova i suoi vecchi amici, tra cui Emiliano e Federico, che si conoscono fin dalla nascita e si considerano quasi fratelli. Qui si trova in un mondo nuovo, i due ra...