Federico's POV: la proposta

359 30 16
                                    

Stringo forte la mano di Bea e, ad ogni passo che faccio, riesco ad avere un po' più di sicurezza e di serenità rispetto a ciò che ho scoperto e saputo poco fa.

Sono bastati uno squillo di telefono e una breve chiamata con Sopre per scombussolare la quiete di questa mattina.

Non nego che le cose che mi ha detto non mi abbiano lasciato molto sorpreso e scosso, sono sicuro che anche Bea se ne sia accorta: la sua espressione, al mio ritorno, era cambiata in pochi secondi da serena a dubbiosa.

Il fatto è che proprio non riesco a nascondere le mie sensazioni e perplessità: quando sono con lei fingere risulta totalmente complicato e la sua presenza mi nega inevitabilmente di mantenere sotto controllo le mie emozioni.

Avrei dovuto essere felice dopo una serata ed una nottata come quella passata: dopo le parole che ci siamo scambiati, le reazioni positive di mia madre e del mio amico, le ore stretto a lei e confortato dai suoi calmi e lievi respiri; invece mi sono d'un tratto lasciato trasportare dalla travolgente ed inaspettata proposta del mio amico, nonché compagno di lavoro.

"È un'opportunità che non puoi lasciarti scappare Fede! Rifletti su quello che ti sto dicendo: non tutti hanno il culo di partecipare ad una cosa del genere e so che ne sei assolutamente consapevole! Si tratta di scegliere: una cottarella per l'amichetta d'infanzia, o questo. Hai meno di un mese, pensaci.. si tratta di te e del tuo futuro, non di cazzate!"

Mentre raggiungiamo il palazzo di mia madre, mi tornano in mente le parole dirette e coincise di Mattia.

Ho tentato di descrivergli bene la situazione, di spiegargli che quella non era solo una banale e stupida cottarella per la mia migliore amica, e lui ha tentato di assecondarmi dandomi appuntamento poco dopo per discuterne meglio.

Dopo avergli raccontato tutto ciò che riguardava me e Bea nei minimi dettagli, di come il nostro non sia un banale rapporto di pochi giorni, Sopre ha deciso di approfittare del tempo libero per farsi presentare la ragazza in questione e vedere con i suoi stessi occhi se la questione tra noi fosse tanto intensa quanto avevo descritto.

E così è stato: dopo un intero pomeriggio trascorso al bar dove lei lavora, ho potuto notare nello sguardo del mio amico, una nota di sorpresa e rivelazione.

Ha sicuramente capito e centrato il motivo delle mie insicurezze, ma nonostante questo non ha esitato a ripetermi che comunque la proposta è valida e lo rimarrà ancora per poco, a prescindere da Bea o meno.

In men che non si dica ci ritroviamo di fronte all'entrata di casa: ero e sono così assorto nei miei pensieri che non mi sono nemmeno reso conto di come il tempo è passato in fretta.

Dieci minuti in cui ho silenziato e camminato stretto alla ragazza vicino a me, dicendole poco o niente.

Prendo le chiavi e, dopo averle inserite nella serratura, entriamo, prima io poi lei, salendo velocemente le scale verso l'appartamento.

Dopo aver chiuso la porta, mi volto versori lei: i suoi occhi sono puntati nei miei, indagatori come sempre.

Probabilmente si starà chiedendo il motivo del mio mutismo, del mio cambiamento di umore, se soffro di qualche strano tipo di bipolarismo, se ho qualche problema di personalità: non ne sarei sorpreso, avrebbe tutte le ragioni per farsi queste domande.

Mi avvicino nuovamente a lei e, prima che riesca ad aprire bocca e chiedermi qualsiasi cosa, faccio ciò di cui ho più bisogno in questo momento per placare le me insicurezze: la bacio.

Un gesto lieve che lei accoglie dapprima con un sussulto, dovuto alla mia mossa inaspettata, e successivamente con graduale trasporto e affiatamento: elementi che ci contraddistinguono e ci rappresentano ogni volta che ci troviamo inevitabilmente vicini.

Fratelli a metà|| Fedez e Emis KillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora