L'amore distrugge, l'amore crea

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Il tintinnio del campanellino appeso all'entrata del bar, risuona ripetutamente dopo il mio arrivo.

Un intenso profumo di caffè invade le mie narici, una fragranza che mi regala una sensazione di sicurezza e tranquillità che solo l'aria di casa fino ad ora ha saputo darmi: nulla di meglio potrei chiedere per affrontare un momento critico come questo.

Emiliano mi aspetta seduto al bancone: è voltato di spalle, ma riesco a riconoscerlo facilmente grazie alla sua massiccia muscolatura e ad un tatuaggio posto sulla nuca, che in questi ultimi giorni ho potuto scoprire e osservare spesso.
Mi siedo sullo sgabello posizionato alla sua destra e mi appresto ad appoggiare la testa sulla sua possente spalla alla ricerca di conforto: lui allunga il braccio e lo avvolge attorno alla mia vita, stringendomi in un abbraccio che vale più di mille parole.

Rimaniamo così, ancorati l'uno all'altra per un lasso di tempo che sembra infinito.
Non parliamo, non ci guardiamo, respiriamo e ci stringiamo in un affetto reciproco che calma la mia mente ed il mio cuore.

"Signorina, posso chiederle cosa desidera?" Domanda Leo in modo garbato, dietro al banco, accompagnando la richiesta con un sorriso scherzoso.

"Un macchiato al ginseng, signor cameriere" rispondo ridacchiando di rimando.

"Spero tu intendessi signorino cameriere, sono un fiero e giovine scapolo ed esigo di essere trattato come tale!" Controbatte fintamente offeso voltandosi verso la macchina per il caffè.

"Signorino cameriere.. la ragazza al mio fianco intendeva ordinare una vodka liscia, non un macchiato."

È Emiliano a parlare, bloccando Leo prima che possa iniziare a preparare la mia ordinazione.

"Una cosa?" Esclamo sorpresa.

"Una vodka liscia" conferma lui voltandosi e regalandomi uno dei suoi occhiolini, uno di quelli che farebbe svenire sul colpo una sua qualsiasi fan.

"Emi, hai battuto la testa per caso?" Domando sinceramente dubbiosa. "Non eri tu quello che mi aveva costretto a bere un succo di frutta al posto della birra?" Aggiungo poi, ricordando ciò che è accaduto poche settimane fa.

Il mio migliore amico ridacchia scuotendo la testa.

"In un altro momento riconfermerei quell'opinione" asserisce, portandomi istintivamente ad alzare gli occhi al cielo per la sua insolenza. "Ma qui la situazione si fa seria, e quando le cose si complicano l'alcol non deve mancare" conclude convinto, assaggiando la birra posta di fronte a lui sul bancone.

Un lieve baffo di schiuma sporca le sue labbra rendendolo buffo ed allo stesso tempo affascinante; non se ne accorge e questo mi fa sorridere: la sua fama da bad boy sembra sfuggire a questo dettaglio, facendolo apparire come un semplice ragazzo in un pomeriggio di svago.
Allungo istintivamente un pollice verso di lui per pulire quel segno bianco e spumoso: lui rimane fermo osservando il mio gesto, come fosse ammaliato dai miei movimenti.

Mi osserva in ogni mia mossa, e questo suo sguardo impone in me una sensazione di disagio che in parte mi fa pentire di essermi esposta tanto: mi fa sentire in colpa, come se avessi azzardato troppo, come se fossi fuori luogo.

Ritiro immediatamente la mano in uno scatto repentino, nascondendola nella morbida e calda tasca della mia felpa informe e fuori taglia.

Emiliano scosta il suo sguardo dal mio viso, schiarendosi la voce.

"Insomma.. parlami di ciò che è successo con Federico" afferma invitandomi a parlare.

Cos'è successo? Bella domanda.
A ripensarci nemmeno io so capacitarmi di ciò che è accaduto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 30, 2017 ⏰

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Fratelli a metà|| Fedez e Emis KillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora