La verità viene a galla

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Calore.

Ecco ciò che provo in questo momento.

Un forte caldo che pulsa e si fa largo dentro di me.

Sono in dormiveglia: uno di quei momenti odiosi in cui capisci che ti stai per svegliare ma non lo fai effettivamente, perché sei ancora troppo assonnato per aprire gli occhi.

Percepisco un rumore, lo sento.

É come un sibilo o un ronzio incessante che, invece che placarsi, aumenta ad ogni secondo che passa.

Solo dopo diversi minuti, quando controvoglia apro lievemente un occhio, riesco a capire di cosa si tratta: Federico che russa.

Tento di muovermi, ma non ci riesco. Il mio corpo é bloccato tra le possenti braccia del ragazzo vicino a me: mi stringe a se ed il mio viso é appoggiato contro il suo petto che si alza e abbassa costantemente, al ritmo del suono che emana dal naso e dalla bocca.

L'istinto mi incita a tentare di uscire dal forno umano in cui sto cuocendo per tentare di rinfrescarmi.

La mente, però, mi costringe a rimanere sul divano a osservare il viso di Fede.
Non é la prima volta che lo faccio, quasi ogni mattina mi sveglio e lo osservo silenziosamente dal mio letto.

Ma questa volta é diverso: sono abbracciata e stretta a lui, il suo viso é a pochi centimetri dal mio e il suo respiro accarezza dolcemente la mia pelle.

Ecco cosa mi spinge a non andarmene: la sensazione che sto provando.
Un senso di sicurezza e serenità che ho quasi paura di perdere ad un qualsiasi mio leggero movimento.

Un livido é ancora impresso sotto al suo occhio destro.

Allungo un dito e accarezzo lievemente la pelle violacea.

É un gesto che mi risulta naturale, sposto le dita sulle sue soffici guance, tracciando invisibili ghirigori.

Continuo per diversi minuti, per poi fermarmi.

"Continua" biascica Federico.

Sussulto al suono della sua voce.

"Che colpo! Da quanto sei sveglio?" gli chiedo portando una mano al petto come per placare i battiti del mio cuore, ora accelerati.

"Circa da quando hai iniziato a muoverti come un pesce fuori dall'acqua per tentare di liberarti dalle mie braccia" dice ridendo per la mia goffaggine.

"Hai finto di dormire fino ad ora!? Sei proprio crudele!!" dico sorpresa e fintamente offesa allo stesso tempo.

"Io crudele? Tu piuttosto, volevi abbandonarmi da solo sul divano!" esclama con un buffo ghigno di delusione in volto.

"Facevi troppo caldo!" ammetto puntandogli un dito contro.

"Sono un ragazzo caloroso! Cosa pretendi in piú dalla vita?" chiede retoricamente.

Sbuffo sorridendo per la sua idiozia.

"Tralasciando il fuoco ardente dentro di me, come hai dormito?" chiede spostando dal mio viso una ciocca di capelli ribelle.

"Posso dire che sei abbastanza comodo" dico pensandoci su.

"Oh, che onore!! Tu piuttosto.. Scalci peggio di un cavallo impazzito mentre dormi!" ammette lui trattenendosi dallo scoppiare a ridere.

"Vedo che sei in vena di complimenti oggi!!" dico guardandolo male.

Non riesce piú a resistere e ride sguaiatamente.

"Se io scalcio come un cavallo, tu ridi come lui" ammetto sorridendo fiera di me stessa.

Lui tace subito.

Fratelli a metà|| Fedez e Emis KillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora