Capitolo 4

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Cande POV 

Lodo era andata via e io intanto mi preparavo per la mia uscita con Ruggero. Erano le 19:59, tra pochissimo avrebbe bussato. Mi ero messa una maglietta bianca di seta larga a fiori, pantaloncini corti neri e degli stivaletti estivi neri. Suonò il campanello proprio quando vidi che erano scoccate le 20:00; aprii e Ruggero era lì, davanti a me, elegante. 

–Andiamo Molfese?- 

-Sì, ma chiamami Cande.- 

Chiusi la porta di casa con le chiavi e ci avviammo a piedi. 

–Scusami, Cande... non sapevo ti chiamassi così- 

-Mi chiamo Candelaria, ma nessuno mi chiama così...- 

In realtà i miei genitori mi chiamavano Candelaria, ma per me ora esistevano solo Lodo e Ruggero. 

–Ti piace Ariel come soprannome?- 

-Ariel? Hahah ok, è un soprannome nuovo.- 

Si fermò un istante, mi guardò negli occhi e sorrise. Io ricambiai il sorriso mentre lui mi prese la mano destra e la incrociò nella sua mano sinistra. Da lì continuammo a camminare e le nostre mani non si staccavano, sembravano attaccate dalla colla. 

–Dove stiamo andando?- gli chiesi incuriosita. 

–In un posto...- 

-Che posto?!- Mi irrigidii pensando a tutti i posti brutti possibili e immaginabili. 

–Hahah tranquilla, non è nulla di orribile... è un posto carino, fidati.- 

-Ok... ehm... scusa se ti ho stretto troppo prima...- 

-Non ti preoccupare, non mi hai fatto male... anzi, è stato bello...- 

Feci finta di nulla e continuai a seguirlo. Ad un certo punto staccò la sua mano dalla mia e mi abbracciò la vita. Sentii un leggero brivido lungo la schiena... ok, no, non può essere! 

-Siamo arrivati- mi disse. 

Era un posto un po' isolato, ma carino. C'era della musica, alcune panchine, un piccolo bancone del bar e gente che ballava o che stava in silenzio a bere e ascoltare. 

–Possiamo sederci se vuoi- aggiunse indicando una panchina. 

–Nah, preferisco ballare!- Lo trascinai al centro della pista e iniziammo a ballare come due amici... sì, amici...

Ruggero POV 

Volevo a tutti i costi tenerla vicina a me, volevo sentire il suo respiro sul mio collo, volevo essere il suo principe azzurro. Misero una canzone più lenta e la abbracciai stringendola forte al mio petto. Lei non mi respinse, anzi, attorcigliò le sue braccia attorno al mio collo e continuammo a ballare senza fermarci e senza dire nulla. 

–Sei bellissima- le sussurrai nell'orecchio per poi darle un bacio sul collo. 

Si staccò improvvisamente e mi guardò negli occhi, come qualcuno che non ha capito bene cosa sta succedendo.

Cande POV 

Cosa?! No, non può essere... perché?! Perché quando mi ha detto 'sei bellissima' ho sorriso?! Perché quando mi ha baciato il collo mi è venuta la pelle d'oca?! No, non posso essermi innamorata di lui. Lui è famoso, lui è una popstar mondiale. Ok Cande, calmati un secondo e respira. 

–Tutto bene? Perché ti sei staccata?- 

-Eh?! Ah... sì... no, è che... devo tornare a casa. Potresti riaccompagnarmi?- dissi continuando a balbettare. 

–Sì, certo, però prima ho voglia di fare una cosa.- 

Poggiò le sue mani sulle mie guance che diventarono rosso fuoco e mi baciò lentamente. Un bacio che durò forse qualche secondo, ma non volevo finisse. 

–Possiamo andare ora?- chiesi facendo la vaga. 

–Sì, andiamo.- 

Mi prese la mano e ci avviammo verso casa. Appena arrivammo vicini al mio portone mi diede un bacio sulla guancia pronto per andare a casa sua, ma io lo fermai. 

–Aspetta Ruggero... domani pomeriggio ti va di prendere un caffè insieme a casa mia?- 

All'improvviso il suo volto si illuminò in uno dei suoi raggianti sorrisi. 

–Sì, ovvio che mi va! A domani... Ariel.- 

Se ne andò lasciandomi sotto casa e involontariamente mi scappò un sorriso. Forse mi stavo innamorando di lui, chissà...



ANGOLO AUTRICE: eheheh sta già nascendo qualcosa tra Cande e Ruggero! Ma non tutto andrà per il  verso giusto... perché? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!


Dime si esto es real - RuggelariaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora